Può non avere avuto il tempo per "farselo piacere e farsi una cultura", può essere che seguisse direttive poco chiare(una fotocopia di uno scontrino non dovrebbe poter essere giudicata valida, in questo caso particolare essendo l'originale totalmente sbiadito era l'unico modo per garantire i diritti del consumatore, ma capisco la reticenza).
Vabbè, ma una cosa del genere è probabilissima che capiti. Almeno le cose basilari...
Oppure se non era sicuro chiedeva a un collega (quello dove vado di solito sono sempre a gruppetti all'assistenza).
Secondo me è andata così:hanno direttive di non accettare(giustamente)scontrini fotocopiati come garanzia, essendo però che la fotocopia si è resa necessaria in quanto l'originale è divenuto illeggibile, ha dovuto cedere(presumibilmente anche prendendosi dei rischi di lavate di capo).
Non sempre è possibile chiedere ai colleghi:se in negozio sorge un problema che non so come risolvere, se ci sono mio padre e/o mio fratello bene, chiedo a loro, ma se ci sono gli altri devo necessariamente fare una scelta io.
Che poi io rischio poco(vendo frutta e verdura, ci perdi poco ad accontentare un cliente), ma il dipendente in questione probabilmente dovrà dare delle spiegazioni per una probabile violazione al regolamento:e nelle grandi catene non sono così teneri con chi sbaglia.
Tutto questo per dire che, da consumatore, è giusto far valere i propri diritti ma, da commerciante, è anche giusto ricordarsi che chi abbiamo di fronte non può essere giudicato con leggerezza anche se è in errore.