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#1
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Utente GBARL ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 34 Iscritto il: Sat 21 February 2009 - 15:21 Da: RIMINI Utente Nr.: 35.158 Feedback: 0 (0%) ![]() |
Mi stavo chiedendo perchè non venga data la possibilità a tutti i possibili acquirenti di un qualsiasi videogioco che non verrà mai localizzato nella propria lingua di autofinanziarne la localizzazione ufficale tramite raccolta fondi sulla falsariga di una campagna kickstarter.
Ad esempio un Persona 4 per psvita, qualsiasi possibile acquirente avrebbe finanziato con 5 euro per poterlo giocare nella propria lingua,oppure casi ancora più clamorosi come TESO online,se ogni acquirente italiano tirasse fuori qualche euro per la localizzazione si strapagherebbe e tutti sarebbero soddisfatti. L'ho sparata grossa? ![]() |
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#2
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![]() Expert GBA/NDS ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 1.813 Iscritto il: Fri 14 July 2006 - 10:20 Utente Nr.: 12.279 Feedback: 0 (0%) ![]() 1676-3666-4454 ![]() 6800-2198-1135 ![]() |
Dico la mia da normale impiegato e traduttore freelance.
Sono dell'83, l'inglese l'ho imparato inizialmente a scuola, poi quello che mi ha veramente incuriosito (oltre ai videogiochi) è stato il Rap, e più precisamente Eminem: ogni testo necessitava (e necessita tuttora) di una capacità di comprensione incredibile, per cui la cosa mi ha portato a leggere e rileggere i testi fino ad oggi, ancora oggi. I videogiochi, come il cellulare, il computer, e qualsiasi altra cosa, a casa mia vengono impostati sempre in inglese salvo rare eccezioni. Le serie TV e i film, se devo vederli con mia moglie allora in italiano, altrimenti inglese e senza sottotitoli. Per cui non diciamo cazzate con "l'inglese lo si impara per cose importanti". Non sono un genio, sono portato per carità, ma niente che un'altra persona con un po' di forza di volontà non possa fare. La traduzione, come detto da altri, è un lavoro lungo e meticoloso, raramente fatto da una persona sola, e il più delle volte ultimamente fatto da team che conoscono bene una/due/tre lingue, e le altre sommariamente. Il risultato è che il 70% dei consumatori è felice di avere la propria lingua tradotta bene, il restante 25% è contento di avere un idioma comprensibile (sempre valutando che parecchie persone fanno fatica ad articolare una frase nel propria, di lingua), e il restante 5% rimane con l'amaro in bocca. Quando è uscito OlliOlli per PSV, ho scritto al team Roll7 via Twitter, ho detto loro che la traduzione italiana faceva schifo (quando il gioco invece è una chicca), e mi sono offerto di tradurre, anche senza compenso. L'ho fatto, e l'unico motivo per cui l'ho fatto è perché il gioco mi piaceva, e per aggiungere una riga al mio curriculum (anche perché tuttora lo gioco in inglese). Alla fine ho guadagnato un articolo su IGN, una tavola marchiata OlliOlli2, e OlliOlli2 gratuito (non solo col plus in pratica). Sono contento così, ma se avessi dovuto fatturare come faccio con traduzione di libri articoli ecc, avrei preso un millino come niente, per il tempo impiegato. Quando mi sono proposto per il sequel, mi hanno risposto che avevano un contratto con un'agenzia che fa tutte le traduzioni... ed è finita lì, amici come prima. Ed è un gioco di skateboard, non un RPG. Questo per dire che i progetti casalinghi resteranno sempre questo, casalinghi. Senza contare che appena dichiari di voler fare qualcosa, subito mille messaggi mail ecc per chiederti quandofinisciquandoescequandoquandoquando. Cosa importantissima poi è soprattutto il processo di certificazione, per cui NESSUNA SH vi darebbe in mano la traduzione di un loro progetto così, solo perché siete fan. Io stesso ho dovuto interfacciarmi con una persona che ha revisionato il mio lavoro (nonostante non capisse un'acca di italiano). My 2 cents obviously. ![]() Messaggio modificato da fast83 il Saturday 15 August 2015 - 21:15 -------------------- |
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