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#1
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Utente GBARL ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 34 Iscritto il: Sat 21 February 2009 - 15:21 Da: RIMINI Utente Nr.: 35.158 Feedback: 0 (0%) ![]() |
Mi stavo chiedendo perchè non venga data la possibilità a tutti i possibili acquirenti di un qualsiasi videogioco che non verrà mai localizzato nella propria lingua di autofinanziarne la localizzazione ufficale tramite raccolta fondi sulla falsariga di una campagna kickstarter.
Ad esempio un Persona 4 per psvita, qualsiasi possibile acquirente avrebbe finanziato con 5 euro per poterlo giocare nella propria lingua,oppure casi ancora più clamorosi come TESO online,se ogni acquirente italiano tirasse fuori qualche euro per la localizzazione si strapagherebbe e tutti sarebbero soddisfatti. L'ho sparata grossa? ![]() |
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#2
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Utente GBARL ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 34 Iscritto il: Sat 21 February 2009 - 15:21 Da: RIMINI Utente Nr.: 35.158 Feedback: 0 (0%) ![]() |
Giustamente tutti abbiamo la nostra opinione ma mi sento di rispondere a CapitanRichard che come molti altri quando si dibatte sull'italiano fanno la solita battuta del tipo imparati la lingua etc,senza considerare che ci sono persone che lavorano tutto il giorno e non hanno avuto la fortuna di imparare una lingua straniera ne a scuola (ad esempio a me e' sempre toccata la lingua francese) ne per le strade.Quando tornano a casa magari giocano con i figli e si fanno una partitina di un oretta magari meglio se nel loro idioma,piuttosto che tirare fuori il blocco appunti e spararsi in notturna il corso di inglese online.
Meditare e non avere solo una visione egocentrica delle cose aiuta a vivere meglio |
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#3
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![]() Expert GBA/NDS ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 2.778 Iscritto il: Mon 3 February 2014 - 16:22 Da: Reggio Nell'Emilia Utente Nr.: 61.965 Feedback: 0 (0%) ![]() 0490-5253-6562 ![]() |
Giustamente tutti abbiamo la nostra opinione ma mi sento di rispondere a CapitanRichard che come molti altri quando si dibatte sull'italiano fanno la solita battuta del tipo imparati la lingua etc,senza considerare che ci sono persone che lavorano tutto il giorno e non hanno avuto la fortuna di imparare una lingua straniera ne a scuola (ad esempio a me e' sempre toccata la lingua francese) ne per le strade.Quando tornano a casa magari giocano con i figli e si fanno una partitina di un oretta magari meglio se nel loro idioma,piuttosto che tirare fuori il blocco appunti e spararsi in notturna il corso di inglese online. Meditare e non avere solo una visione egocentrica delle cose aiuta a vivere meglio Ovvio, infatti secondo me conviene iniziare il più presto possibile, ed onestamente ora l'inglese è tipo d'obbligo in tutte le scuole, quindi se fatto bene, la generazione dagli '85 in poi non dovrebbe avere problemi (dovrebbe eh, lo so che poi non è così) a gestire l'inglese. Io ero un grande fan dei Final Fantasy da piccolo. FFIX ha una traduzione in italiano perfetta, meglio di quella inglese (che ho giocato poi). FFVIII era anche in italiano. il VII però no. Mi ricordo ancora quando mi recai in negozio a comprarlo. Guardai la confezione del gioco... era in inglese. Chiesi al commesso ed in effetti mi disse: "si è solo in inglese questo qui". Non lo comprai perché non mi sentivo pronto per godermelo. Preso Final Fantasy VIII che era in italiano. Mi misi a studiare duro, perché volevo giocare roba che non era stata localizzata in italiano ma dipsonibile comunque in formato PAL. Praticamente il videogaming è stata una mia motivazione. Ho imparato a scuola e soprattutto giocando (diavolo lo slang di alcuni personaggi in FFVII se al tempo mi diede problemi). Ma l'ho fatto volentieri. Io se per questo sono anche uno di quelli che sta attento ai cambi di traduzioni e che è anche "appassionato" dell'opera di traduzione, visto che riadattare un qualcosa da una lingua all'altra bene è una cosa anche alquanto complicata. Per quanto riguarda i videogiochi non è molto problematico secondo me per un paio di motivi: se un franchise si vende molto, stai sicuro che in multi5 lo fanno e se hai fortuna ti becchi anche il doppiaggio. Nintendo con i suoi first party anche fa un lavoro assolutamente egregio (cioè, Paper Mario ed il Portale Millenario con i suoi giochi di parole pressappoco perfetti sia in inglese che in italiano? Mario & Luigi superstar saga? Altri capolavori di adattamento). La maggior parte dei problemi di mancata traduzione si ha su giochi di nicchia. Di norma una nicchia dovrebbe metterci più passione nel seguire le proprie cose sconosciute e pertanto dovrebbe abbattere anche le barriere linguistiche. Uno dei modi per uscire dalla nicchia è anche avere una multi5, ma il gioco non vale quasi mai la candela. Io sono abituato a seguirmi i franchise Atlus, oramai ho capito che non me li tradurranno mai. Se proprio si deve finanziare una traduzione, date soldi a dei traduttori "amatoriali". Tireranno fuori una patch per il gioco, se il gioco è indie si può anche contattare l'editore stesso. Un esempio che mi viene in mente di recente è Divinity Original Sin, uscito in inglese e poi tradotto dalla community, ma gli sviluppatori hanno ufficializzato la cosa con un bellissimo video. Sostenendo i gruppi di traduzione di questo tipo è a mio avviso molto meglio che provare a fare cose come pagare direttamente la casa madre un plus o cose del genere. Tra l'altro funziona anche visto che le traduzioni amatoriali ce ne sono sempre state. Ovviamente questo ha il problema di funzionare senza problemi solo si PC praticamente visto che di solito bisogna hackerarsi le consone il qualche modo per applicare traduzioni amatoriali. Gli unici giochi refrattari a questo sembrano essere gli MMO, con tipo solo World of Warcraft in italiano ed anche lui dopo anni (malgrado la Blizzard è così maniacale che ha anche i filmati in GCI tradotti nelle varie lingue. Tipo il cartello che calpesta Kerrigan nel filmato iniziale di Starcraft II dice "Welcome to..." in inglese e "Benvenuti a.." in italiano. TANTA ROBA). Però in quel caso si cerca comunque di creare una lingua franca di base, non sapendo mai chi diavolo hai di fronte, se hai il gioco in inglese e basta hai quello come lingua neutra, specie quando poi bisogna comunicare con altri giocatori, non ci sono termini in lingue diverse che possono creare ambiguità (cosa che a me capita spesso quando parliamo dei titoli Bioware tra i miei amici. Io giocandoli in inglese ho metabolizzato tutti i termini in inglese, loro in italiano. Per Dragon Age, tra Oblio, Fade, Prole oscura e quant'altro spesso faccio confusione). Ripeto, basta non ingaggiare quelli che han fatto la traduzione di Walking Dead, c'ho trovato delle cose abominevoli. "What are you going to do" - "cosa stai andando a fare". O roba di un grossolano enorme tipo "Legno" per "Food" (probabilmente avrà digitato in qualche traduttore "Wood"). |
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