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Avendo al momento a disposizione solo un
New Nintendo 3DS Ambassador Edition, tralasciamo la nostra consueta analisi della scatola (che sarà ovviamente diversa per le console destinate al mercato di massa). L'analisi del packaging, per questa specifica edizione, è comunque disponibile nell'apposita sezione
New Nintendo 3DS Ambassador Edition.
Al contrario della scatola, il confezionamento interno è identico al normale
New Nintendo 3DS che si potrà comprare in negozio. Molto semplice e basilare, saranno presenti soltanto:
- New Nintendo 3DS
- cover decorativa per lo schermo 3D (anteriore)
- manualistica + carte RA (Realtà Aumentata)
La prima cosa che si nota è la
mancanza dell'ormai classico
Blocco Alimentatore per Nintendo 3DS (WAP-002), e questa volta vale per tutti i mercati senza nessuna distinzione. Nintendo era tornata sui suoi passi con il
2DS, console
economica della
famiglia 3DS, e invece siamo di nuovo punto e a capo con il
New 3DS, console che costa considerevolmente di più. Le scuse più gettonate: per ridurre i costi e perché
il Blocco Alimentatore ce l'hanno tutti (è lo stesso dal lontano
DSi). Ok, ma resta il fatto che il
2DS ha il suo caricatore, il
New Nintendo 3DS no. La scelta sembra saggia, anche per questioni di smaltimento ambientale, ma sarebbe il caso di decidere definitivamente se includere il
Blocco Alimentatore in tutte le console oppure toglierlo da qualsiasi modello.
Una piccola nota sul
manuale e le
carte RA: il primo sarà lo stesso sia per il
New Nintendo 3DS che per il
New Nintendo 3DS XL (console identiche, se non per le dimensioni), e anche le
carte RA restano le medesime incluse dal 2011 in ogni modello della
famiglia 3DS.
Altro particolare che salta all'occhio, la presenza della sola cover decorativa anteriore, poiché
la cover destinata al retro della console è già montata sul New Nintendo 3DS. Possono venire alla mente tanti motivi per questa scelta, ma una volta smontata anche la seconda cover tutto è più chiaro: questa, infatti,
funziona come un vero e proprio sportello per la batteria, che altrimenti rischia di staccarsi dal suo alloggiamento. Allo stesso modo,
sotto la cover decorativa posteriore, è situato senza ulteriori protezioni lo slot per inserire la microSD (quella presente nell'
Ambassador Edition è marchiata Toshiba, classe 4 e prodotta a Taiwan). Scelta molto, ma molto discutibile: ogni volta che si necessita di estrarre la microSD, per cambiarla o per leggerne i dati da un PC, occorre smontare la
cover posteriore, fissata al corpo della console con due viti. Non c'è rischio di perdere queste viti (sono bloccate sulle plastica della cover), ma di certo non è consuetudine girare con un cacciavite in tasca. Per questo motivo, Nintendo ha introdotto la possibilità di trasferire i dati via Wi-Fi... ma il Wi-Fi è presente in tutte le abitazioni? Ogni computer all'interno di una rete Wi-Fi è già abilitato alla ricezione e condivisione di file? Se ho un PC con un sistema operativo diverso da Windows 7 e Windows 8.1 (gli unici OS al momento supportati)? Tante domande che forse meritavano un minuto in più di riflessione.
La
cover decorativa anteriore, invece, è
semplicemente ad incastro, molto facile da posizionare sia in fase di montaggio che di smontaggio.
Il feeling che restituisce il New Nintendo 3DS è davvero ottimo. Grande impressione di solidità, design davvero bello, i due schermi non si toccano a console chiusa (famose le righe lasciate dal touch screen sullo schermo 3D del classico
3DS a causa di un errore di valutazione di Nintendo). Unico neo, guarda caso, le cover decorative. Non che siano fragili, incastrate male o altro. Però... c'è proprio la sensazione che si poteva fare un pelino di più. Mentre la cover anteriore tutto sommato si potrebbe definire quasi perfetta,
la cover posteriore tende a farsi notare più del previsto. A causa del sistema ad incastro e della pressione esercitata dalle due viti, nel mezzo si crea un piccolissimo vuoto d'aria che tende a
bombare la cover, dando una minima sensazione di
plastica piegata. È veramente una sciocchezza, a livello visivo non si raggiunge neanche il millimetro, ma c'è, non si può negare.
Ad eccezione del D-Pad e del Pad analogico, tutti il resto è stato ridisegnato e/o riposizionato.Il restyling maggiore è quello subito dal bordo anteriore della console quando questa è chiusa, in un unico lato sono presenti:
- lo slot per le cartucce di gioco
- la presa per le cuffie tramite un jack audio standard da 3,5 mm
- lo slot per l'alloggiamento del pennino
- il pulsante Power
- i tre led indicanti la carica residua della batteria / la ricarica della batteria / il segnale wireless
La scelta di posizionare sul fronte lo slot per le cartucce di gioco è davvero buona. Il cambio di cartuccia è ora molto rapido e dà anche una sensazione di naturalezza. Non sembra esserci il rischio di un'espulsione involontaria della cartuccia, il palmo della mano non fa pressione sullo slot. Da segnalare che nel
New Nintendo 3DS Ambassador Edition a disposizione, la cartuccia non rimane perfettamente dritta all'interno dello slot, ma come nel caso della cover posteriore, bisogna davvero
voler notare questo difetto.
Per la terza volta su quattro modelli prodotti, il pennino cambia di nuovo... lato, anch'esso finisce davanti. Scelta non proprio brillante, ma sempre meglio del posizionamento sul classico
3DS, dove era davvero inarrivabile. Il problema è che per estrarlo bisogna completamente staccare una mano dalla console e soprattutto andare alla ricerca del pennino, quando con il
3DS XL e il
2DS (pennino sul lato di destra) era davvero un attimo. Purtroppo non è questo il problema peggiore:
se da un lato la console è cresciuta, il pennino invece si è ridotto, non solo in lunghezza, ma anche nello spessore, e
risulta davvero scomodo da usare. Tutto ciò è una diretta conseguenza dell'aver posizionato il pennino in verticale, occupando dunque il lato più corto della console (nel classico
3DS, Nintendo aveva risolto con un pennino allungabile).
Il confronto con i pennini degli altri modelli della famiglia 3DS è impietoso.Altra nota stonata, il pulsante Power. Su
3DS XL e
2DS si era raggiunto un ottimo compromesso tra posizione e pressione da applicare, sul
New Nintendo 3DS il problema principale è proprio il modo in cui questo pulsante va premuto. Probabilmente per evitare pressioni accidentali, il
pulsante Power deve essere premuto fino in fondo per accendere / spegnere la console, e con il solo polpastrello di un dito non sempre ci si riesce al primo colpo. Se poi tutto funziona per il verso giusto, visto che premendo il
pulsante Power si applica una forza che spinge la console all'indietro, bisogna anche reggere la console in maniera non del tutto naturale. Dato che di spazio ce n'è in abbondanza attorno al
touch screen, forse non era il caso di spostare il
pulsante Power.
Nessuna novità per i due led che indicano la carica residua della batteria e la ricarica della stessa, mantengono la loro posizione in basso a destra sulla scocca del
New Nintendo 3DS. Al contrario,
il led del segnale wireless è ora posizionato al loro fianco, mentre nelle precedenti console della
famiglia 3DS era sempre stato sul bordo destro. Inoltre, come successo per il
2DS,
è stato eliminato il pulsante per attivare / disattivare il segnale wireless, operazione ora eseguibile soltanto attraverso il menu di sistema. Da segnalare anche qui un leggerissimo passo indietro:
la luminosità dei tre led, infatti,
è più bassa (davvero di poco) rispetto al passato, differenza che si nota maggiormente con il led rosso della batteria scarica. Il quarto led del
New Nintendo 3DS, quello dedicato alle notifiche
SpotPass /
StreePass /
Amici, mantiene la sua classica posizione sul perno della cerniera destra. La sua forma è molto simile al led presente sul classico
3DS, solo leggermente più arrotondato lungo i bordi.
Sui lati della scocca principale del New Nintendo 3DS non ci sono pulsanti, mentre sono presenti
due levette (una per parte) sui bordi dello schermo 3D. A sinistra è stato riposizionato il
controllo del volume, mentre a destra rimane nella sua classica posizione il
controllo per la profondità del 3D. Entrambe le levette ereditano una miglioria vista fino ad oggi solo sul
3DS XL, ovvero il
click di fine corsa che segnala anche la disattivazione totale del volume e/o dell'effetto 3D.
Sul bordo posteriore, i due classici pulsanti R e L sono affiancati dai nuovi pulsanti ZR e ZL, derivanti dall'integrazione del
Circle Pad Pro nel
New Nintendo 3DS. La loro presa è ben fatta, si arriva a premerli senza la minima difficoltà, e anche la risposta pare buona.
Il connettore per il
Blocco Alimentatore è ora situato al centro, occupando lo spazio lasciato libero dallo
slot per le cartucce di gioco.
Ai lati del connettore, rispettivamente a destra e a sinistra, l'
attacco per il laccetto da polso (il quale era sempre stato posizionato nel bordo anteriore della console) e il
modulo a infrarossi.
Aprendo il
New Nintendo 3DS, la prima, positivissima, sorpresa:
la cerniera dello schermo 3D non emette più alcun fastidioso click al raggiungimento di una delle due posizioni di bloccaggio (come avviene sul
3DS XL), e nonostante ciò continua ad avvertirsi chiaramente il momento in cui lo schermo viene bloccato.
Continuando ad osservare lo
schermo 3D, si nota come accanto all'obiettivo della fotocamera interna sia ora presente un
led a infrarossi: la sua funzione è quella di aiutare l'obiettivo interno nel tracciamento del volto per la funzione di
3D super-stabile, in scarse condizioni di luminosità.
Passando ora alla parte inferiore, anche qui i cambiamenti sono notevoli. Per prima cosa,
è stato interamente rivisto il bordo del touch screen. Dove nel
3DS e nel
3DS XL erano presenti i pulsanti
Select /
Home /
Start, trova ora spazio il solo
pulsante Home, ed è uno dei migliori tasti mai realizzati fino ad ora: si preme con facilità e risponde all'istante, perfetto. I pulsanti
Start e
Select sono stati spostati sul lato destro, in stile
2DS: anche questi risultano molto funzionali e decisamente più facili da raggiungere senza dover staccare la mano dalla console.
Rimanendo sul lato destro del
touch screen, altre due novità.
I pulsanti A / B / X / Y sono ora colorati (rispettivamente rosso / giallo / verde / blu), riproponendo lo stesso schema già apparso sul controller del
Super Nintendo. La vera rivoluzione, però, è l'
introduzione del cosiddetto C-Stick. Tutti volevano un secondo analogico, Nintendo come sempre risponde a modo suo. In realtà è un secondo analogico, ma oltre ad essere davvero piccolo, è anche incredibilmente... fermo. Provando a muoverlo si ha proprio la sensazione di un perno bloccato, di un pezzo di plastica che non gira e non si preme, eppure in-game (così come nel menu di sistema) a volte è anche troppo sensibile. Per farsi un'idea sarà meglio attendere qualche gioco in grado di sfruttarlo a dovere, ma le prime impressioni non sono malvagie, probabilmente si tratterà solo di farci l'abitudine.
Nulla da segnalare alla sinistra del
touch screen, rimane immutata l'accoppiata
Pad analogico /
D-Pad, e non sembra ci siano stati clamorosi miglioramenti.
Cosa dire dei due
schermi del New Nintendo 3DS? L'
aumento delle dimensioni, seppur non così eccessivo sulla carta, ha finalmente reso appetibile anche la versione più piccola dell'handheld Nintendo. La risoluzione rimane sempre la stessa, ma rende comunque in maniera ottimale anche sugli schermi del
New Nintendo 3DS, forse così bene che molti potranno effettivamente chiedersi se vale ancora la pena usare un
modello XL. La risposta scontata è: dipende. Tra
3DS e
3DS XL, a parte un evidente motivo di portabilità, la maggior parte dell'utenza non riuscirebbe più a tornare ad un
3DS dopo aver provato un
3DS XL. Tra
New Nintendo 3DS e
New Nintendo 3DS XL (o anche il classico
3DS XL) c'è ancora un punticino a favore dei
modelli XL, ma non dovrebbe più essere un trauma usare un normale
New 3DS.