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Versione completa: Keiji Inafune lascia una porta aperta per Capcom
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rdaelmito


In un'intervista rilasciata al magazine GameInformer, Keiji Inafune torna a parlare del suo nuovo progetto Mighty No. 9 e del controverso rapporto con la software house Capcom, con la quale ha lavorato per ben 23 anni. La fortunata raccolta fondi su Kickstarter ha generato grande entusiasmo attorno al progetto, tanto che in molti si sono chiesti se tutto ciò sarebbe stato possibile all'interno di Capcom.

Nell'intervista, Keiji Inafune risponde a due domande ben precise. Per non creare confusione, si ribadisce come si tratti di semplici ipotesi e nulla più.
  • Cosa succederebbe se Capcom decidesse di pubblicare Might No. 9
    CITAZIONE
    I would hear their terms. If they had the best terms, I would go with Capcom. There is no reason not to publish with Capcom, and I certainly don’t feel like there’s a reason that I have to publish with Capcom. Literally it would be a very cut-and-dried business negotiation. If they had the best terms, the logical businessman in me would say, “Yes, let’s go with them.”

  • Cosa succederebbe se Capcom volesse sostituire il personaggio di Beck con Mega Man
    CITAZIONE
    If Capcom came up with really great terms to make it a Mega Man game, then of course I would listen and that would be an option. But the base of this game is that we wanted to create something original. If they gave us an offer we couldn’t refuse, that would mean having to change the main character into Mega Man. On top of that, it would still have to be our IP, which is what we want. I can’t foresee that happening. We really want this to be our thing.

Senza mezzi termini, Inafune si dice pronto ad ascoltare un'eventuale proposta e se i termini dell'accordo fossero ottimi, con le migliori condizioni possibili, non avrebbe nessun problema a lasciar pubblicare il gioco a Capcom, semplice logica di mercato.
Un po' più cauto sul cambio del protagonista. Con Mega Man, il gioco diventerebbe una proprietà intellettuale di Capcom, mentre Inafune vuole ardentemente che questo nuovo progetto resti nelle mani sue e del team che ci sta lavorando. Anche qui, comunque, ascolterebbe i termini dell'accordo e se ci fosse la cosiddetta proposta non rifiutabile, non negherebbe a priori l'uso del personaggio Mega Man.

Might No. 9 è in sviluppo per tutte le console di gioco, compresi Wii U e 3DS.
»Vincænt™
Sono simili, ma non uguali. Il personaggio di M#09 può riequipaggiarsi man mano che sconfigge i nemici, mentre Mega Man non "funziona" proprio così. Anche le ambientazioni: sembrano più mature, cosa che non si addice con l'universo Mega Man. Sicuramente poi, cambiando personaggio, verranno meno anche degli equilibri che porteranno il gioco a perdere personabilità e/o perdere appeal, cucendo qui e toppando là. Se il gioco è nato così, deve rimanere così. Un minimo di personalità Keiji, Crapcom non ti merita.
Lok88
Non ci vedo niente di male a tutelare i propri affari, ma nei limiti però!
Voglio proprio vedere se Keiji avrebbe dato le stesse risposte prima della raccolta fondi rolleyes.gif
Visto che è un progetto finanziato dagli utenti, mi sembra il minimo rispettare il progetto e gli utenti stessi che hanno creduto e contribuito economicamente.

Ocio a non fare cavolate Keiji....ok decidere dove andare a lavorare (sono affari tuoi) ma non fare il mercenario con la fiducia di chi ha creduto in te e nel progetto!
Lybra
Si chiama "potere contrattuale"
Se vai dai publisher come Indie è una cosa, se vai come Capcom è tutt'altra cosa...almeno non ti tritano le ossa.

Comunque alla fine "pecunia non olet" altro che il "volemose bene" "la raccolta fondi proletaria" e altre menate da centro sociale...alla fine sono aziende e imprenditori e guardano al profitto, punto..se trovano il modo di aumentare il proprio profitto lo fanno
Snakefabri
CITAZIONE (Lok88 @ Wednesday 9 October 2013 - 18:37) *
Non ci vedo niente di male a tutelare i propri affari, ma nei limiti però!
Voglio proprio vedere se Keiji avrebbe dato le stesse risposte prima della raccolta fondi rolleyes.gif
Visto che è un progetto finanziato dagli utenti, mi sembra il minimo rispettare il progetto e gli utenti stessi che hanno creduto e contribuito economicamente.

Ocio a non fare cavolate Keiji....ok decidere dove andare a lavorare (sono affari tuoi) ma non fare il mercenario con la fiducia di chi ha creduto in te e nel progetto!



Esatto...Quoto tutto
Comunque d'accordo voler fare il business man però mi pare un po' eccessivo cosi. Non lo so ci vedo un non so che di "Datemi i soldi e vediamo cosa si può fare" spero di sbagliarmi. Non bisogna mai dimenticare che i videogames sono stati, sono e resteranno per sempre un arte e l'arte non si è mai lasciata corrompere dai soldi. Non sto dicendo che questo sia il caso di Keiji eh, ci mancherebbe,
Lybra
Finanziato dagli utenti? Eh no eh...mica siete azionisti di Inafume, Kickstarter non è un finanziamento vero e proprio, è una raccolta fondi spontanea e chi partecipa sa che addirittura il progetto potrebbe arenarsi nel nulla.

Ragazzi miei è per quello che a me sta sulle palle Kickstarter: se io finanzio qualcuno quel qualcuno dovrà poi rendermi conto di come ha utilizzato il mio denaro e questo qualcuno quindi dovrà stare molto attento e soprattutto se mi propone un progetto poco valido io sono libero di non finanziarlo.
Così è come funzionano le aziende di tutto il mondo...ma invece ormai anche persone come Inafume hanno capito che è molto meglio sparare qualche cavolata su Twitter o Facebook, lanciare campagne di raccolta fondi su Kickstarter e poi gestire i fondi come meglio crede proprio perché voi non siete azionisti dell'azienda di Inafume e nemmeno avete sottoscritto una tranche di finanziamento...avete aderito ad una raccolta fondi spontanea.

Adesso vi lamenterete ma è così...per uno come Inafume è stato molto più semplice buttare due righe e un concept di gameplay sui social network piuttosto che andare a bussare alle porte di banche e grandi publisher, ora però con i soldi raccolti fa quello che gli pare...giustamente


Quanto alle opere d'arte non contaminate dal denaro mi pare una grossa distorsione della realtà, quando sappiamo che, anche senza andare indietro all'era dei Romani, i grandi pittori rinascimentali italiani hanno potuto lavorare e creare capolavori perché dietro avevano un "mecenate" che oggi sarebbe chiamato un finanziatore...Leonardo da Vinci a Milano aveva Ludovico il Moro, Michelangelo aveva il Papa ma anche quelle opere d'arte non sono nate di certo dalla passione dell'artista, sono state tutte finanziate da qualcuno.
Anche l'artista non vive di aria e buoni propositi wink.gif deve mangiare, bere e dormire al caldo...da secoli è così
Snakefabri
CITAZIONE (Lybra @ Saturday 12 October 2013 - 10:33) *
Finanziato dagli utenti? Eh no eh...mica siete azionisti di Inafume, Kickstarter non è un finanziamento vero e proprio, è una raccolta fondi spontanea e chi partecipa sa che addirittura il progetto potrebbe arenarsi nel nulla.

Ragazzi miei è per quello che a me sta sulle palle Kickstarter: se io finanzio qualcuno quel qualcuno dovrà poi rendermi conto di come ha utilizzato il mio denaro e questo qualcuno quindi dovrà stare molto attento e soprattutto se mi propone un progetto poco valido io sono libero di non finanziarlo.
Così è come funzionano le aziende di tutto il mondo...ma invece ormai anche persone come Inafume hanno capito che è molto meglio sparare qualche cavolata su Twitter o Facebook, lanciare campagne di raccolta fondi su Kickstarter e poi gestire i fondi come meglio crede proprio perché voi non siete azionisti dell'azienda di Inafume e nemmeno avete sottoscritto una tranche di finanziamento...avete aderito ad una raccolta fondi spontanea.

Adesso vi lamenterete ma è così...per uno come Inafume è stato molto più semplice buttare due righe e un concept di gameplay sui social network piuttosto che andare a bussare alle porte di banche e grandi publisher, ora però con i soldi raccolti fa quello che gli pare...giustamente


Quanto alle opere d'arte non contaminate dal denaro mi pare una grossa distorsione della realtà, quando sappiamo che, anche senza andare indietro all'era dei Romani, i grandi pittori rinascimentali italiani hanno potuto lavorare e creare capolavori perché dietro avevano un "mecenate" che oggi sarebbe chiamato un finanziatore...Leonardo da Vinci a Milano aveva Ludovico il Moro, Michelangelo aveva il Papa ma anche quelle opere d'arte non sono nate di certo dalla passione dell'artista, sono state tutte finanziate da qualcuno.
Anche l'artista non vive di aria e buoni propositi wink.gif deve mangiare, bere e dormire al caldo...da secoli è così


Hai perfettamente ragione...Però sottolineo il fatto che, certamente fa quello che gli pare con i soldi che gli utenti di kickstarter gli hanno "regalato" (ovviamente io non ne faccio parte) ma è anche ovvio che se alcune mosse che il produttore o l'ideatore dell'IP fa non mi piacciono io giustamente non acquisto il gioco e buonanotte. Insomma, ognuno fa quel che gli pare con i propri soldi per farla breve. I giocatori hanno aiutato il parto di un progetto ma se quel progetto va a cambiare radicalmente per me può morire anche li. Ecco perchè come diceva giustamente Lok88 "Keiji non fare cavolate", la peggio è solo e soltanto la sua.
Per il discorso delle opere artistiche hai perfettamente ragione anche lì, anche se io non ho mai considerato, ritratti di nobili OPERE D'ARTE è un qualcosa che non lascia spazio all'immaginazione e per quanto possa essere ben realizzato per me rimane un riccone impresso su tela. Questo ovviamente è un mio punto di vista.
senseiken
Appena ho letto il titolo mi sono CADUTE LE BRACCIA. Se andate a leggere un mio intervento nel thread dedicato ho scritto piú o meno che "qualcuno alla Capcom stava rischiando il posto". Stai mooooooolto attento Keiji, le proposte che non si possono rifiutare non sempre sono la cosa migliore...
»Vincænt™
CITAZIONE (Lybra @ Saturday 12 October 2013 - 10:33) *
Finanziato dagli utenti? Eh no eh...mica siete azionisti di Inafume, Kickstarter non è un finanziamento vero e proprio, è una raccolta fondi spontanea e chi partecipa sa che addirittura il progetto potrebbe arenarsi nel nulla.

Ragazzi miei è per quello che a me sta sulle palle Kickstarter: se io finanzio qualcuno quel qualcuno dovrà poi rendermi conto di come ha utilizzato il mio denaro e questo qualcuno quindi dovrà stare molto attento e soprattutto se mi propone un progetto poco valido io sono libero di non finanziarlo.
Così è come funzionano le aziende di tutto il mondo...ma invece ormai anche persone come Inafume hanno capito che è molto meglio sparare qualche cavolata su Twitter o Facebook, lanciare campagne di raccolta fondi su Kickstarter e poi gestire i fondi come meglio crede proprio perché voi non siete azionisti dell'azienda di Inafume e nemmeno avete sottoscritto una tranche di finanziamento...avete aderito ad una raccolta fondi spontanea.

Adesso vi lamenterete ma è così...per uno come Inafume è stato molto più semplice buttare due righe e un concept di gameplay sui social network piuttosto che andare a bussare alle porte di banche e grandi publisher, ora però con i soldi raccolti fa quello che gli pare...giustamente


Quanto alle opere d'arte non contaminate dal denaro mi pare una grossa distorsione della realtà, quando sappiamo che, anche senza andare indietro all'era dei Romani, i grandi pittori rinascimentali italiani hanno potuto lavorare e creare capolavori perché dietro avevano un "mecenate" che oggi sarebbe chiamato un finanziatore...Leonardo da Vinci a Milano aveva Ludovico il Moro, Michelangelo aveva il Papa ma anche quelle opere d'arte non sono nate di certo dalla passione dell'artista, sono state tutte finanziate da qualcuno.
Anche l'artista non vive di aria e buoni propositi wink.gif deve mangiare, bere e dormire al caldo...da secoli è così


Lybra, convidido appieno il tuo discorso. Kickstarter può essere in effetti un modo lecito per far solamente caparra visto che il donatore non ha un minimo di - come dici tu - carta e/o altro che ne indichi la sua posizione di pseudo-finanziatore. Quindi ecco che i soldi potrebbero essere impiegati male, il risultato finale lontano dalle premesse etc. etc.
Però se un Keiji Inafune apre una raccolta fondi per vari motivi palesi a tutti, è ovvio che hai quel minimo di fiducia in più. Ritornando al discorso iniziale, se si lasciasse andare a CAPCOM è ovvio che le regole del gioco cambieranno, quindi CAPCOM si fregierà non solo del capitale, ma anche della "proprietà" intellettuale per poi porgere sul tavolo un prodotto finito che potrebbe anche non essere più nemmeno lontanamente paragonabile al concept originario. Sì, in questo senso Kickstarter è proprio un'arma a doppio taglio. Dovrebbero rivedere le regole, la gestione dei fondi e quant'altro. Alla fine, ottengono comunque grosse somme di denaro con cui farci, potenzialmente, ciò che vogliono (in ambito videoludico insomma).
Lybra
CITAZIONE (Snakefabri @ Saturday 12 October 2013 - 10:43) *
Però sottolineo il fatto che, certamente fa quello che gli pare con i soldi che gli utenti di kickstarter gli hanno "regalato" (ovviamente io non ne faccio parte) ma è anche ovvio che se alcune mosse che il produttore o l'ideatore dell'IP fa non mi piacciono io giustamente non acquisto il gioco e buonanotte. Insomma, ognuno fa quel che gli pare con i propri soldi per farla breve.

Assolutamente si, ma con una differenza:
_Con Kickstarter prima proponi sogni (e speranze) e poi fai quello che vuoi, puoi addirittura tenerti il tutto e fare arenare il progetto anche a costo di una pessima figura -> rischio imprenditoriale inesistente
_Con il metodo classico (azionisti,banche,strategie aziendali ecc ecc) puoi anche iniziare a programmare e far arenare il progetto...però ci hai messo del tuo o se non è tuo e te lo hanno prestato devi restituirlo (banche) -> rischio imprenditoriale altissimo

Quello che voglio dire è che con Kickstarter viene meno l'intero motore dell'imprenditoria moderna, quell'imprenditoria che nel bene o nel male negli ultimi 150 anni ha fatto da spartiacque tra le aziende capaci (di sostenersi) e quelle incapaci.

Perdonatemi se la vedo sempre così dal punto di vista commerciale/economico, ma purtroppo è così che anche Inafume ragiona perché sarà un genio di game design ma è comunque una persona che a fine mese deve pagere stipendi, luce, gas, tasse, vigilanza ecc ecc...come ogni imprenditore


CITAZIONE (»Vincænt™ @ Saturday 12 October 2013 - 11:38) *
Lybra, convidido appieno il tuo discorso. Kickstarter può essere in effetti un modo lecito per far solamente caparra visto che il donatore non ha un minimo di - come dici tu - carta e/o altro che ne indichi la sua posizione di pseudo-finanziatore. Quindi ecco che i soldi potrebbero essere impiegati male, il risultato finale lontano dalle premesse etc. etc.
Però se un Keiji Inafune apre una raccolta fondi per vari motivi palesi a tutti, è ovvio che hai quel minimo di fiducia in più.

Premetto: non conosco a fondo le policy e i termini di Kickstarter...potrei anche quindi basare i miei ragionamenti su conoscenze errate, tuttavia bene o male tutti sappiamo come funziona.
Quanto alla fiducia...beh francamente su Inafume massima fiducia sulla qualità finale del titolo (resta un professionista di altissimo calibro), meno fiducia su possibili "giochetti" rolleyes.gif gira che ti rigira resta uno dei "pochi ma epici" game designer giapponesi degli anni'80 e '90...sicuramente qualche aggancio lo ha ancora e dal titolo di questa news parrebbe che voglia andare in quella direzione.

Toh mi fiderei di più di un Naka o di un Yu Suzuki, gente che è fuori dal "giro che conta" da molto tempo

CITAZIONE (»Vincænt™ @ Saturday 12 October 2013 - 11:38) *
Dovrebbero rivedere le regole, la gestione dei fondi e quant'altro. Alla fine, ottengono comunque grosse somme di denaro con cui farci, potenzialmente, ciò che vogliono (in ambito videoludico insomma).

Bravo, la verità è tutta qui.
L'idea iniziale non è male quella di KickStarter: dare la possibilità di esprimersi a chi fondi non ne ha (quindi giovani scrittori o sviluppatori) per emergere o dare la possibilità anche a qualche vecchio bollito di togliersi qualche sassolino dalla scarpa a fine carriera.
Purtroppo tra teoria e pratica c'è una distanza enorme e quando ci sono di mezzo tanti (troppi) soldi tutto si complica.


A me sinceramente non interessa che il gioco esca come Capcom, Megaman, Mighty No. 9...a me interessa solo che esca e che sia di qualità, perché alla fine è questo che a noi consumatori dovrebbe interessare: pagare un prodotto per il suo rapporto qualità/prezzo, non metterci a fare i finanziatori e consumatori del prodotto stesso.
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