Busta di dimensioni più che generose e in brillanti tonalità d'arancio: non possiamo certo dire che TNT lesini sul design. Direttamente dalle mani del corriere espresso giunge dunque sul nostro tavolo da lavoro la EZ Vi: i ragazzi di Globaltecno, memori anche del disastroso trattamento riservato alla
CycloDS Evolution da noi recensita qualche settimana fa, hanno deciso di strafare nel confezionamento; le nostre fidate forbici hanno dovuto rimuovere ben due buste imbottite prima che, con un leggero tonfo, la confezione della flashcard scivolasse sul pianale. Quella che andiamo qui a recensire è una EZ-Flash Vi di seconda generazione, ossia dotata di un ampio corredo di accessori non acclusi invece alle prime, decisamente più scarne serie poste in vendita. Consigliamo di accertarsi in merito a questo dettaglio, qualora interessati all'acquisto del kit.
La EZ-Flash Vi si presenta confezionata in un compatto blister in plastica trasparente, in maniera del tutto analoga alle sue concorrenti
DSTT-i ed
AceKard 2i; in particolare, supponiamo condivida con quest'ultima proprio il ciclo di confezionamento, essendo il packaging di entrambe assolutamente identico, se si eccettua naturalmente il materiale stampato. Ma andiamo con ordine.
Sul fronte è possibile osservare con facilità la EZ Vi attorniata dal ricco cotillon di accessori con cui la flash viene fornita (nello specifico, l'ovvio lettore compatto per memorie microSD, un pennino estensibile, un pennino da pollice), ognuno di essi alloggiato in una propria nicchia e tenuto in posizione da sporgenze nello stampato, su cui avremo modo di soffermarci in seguito con maggior dettaglio; funge da sfondo il classico cartoncino bianco, il cui design pulito e volutamente essenziale è probabilmente uno dei marchi di fabbrica dell'EZ Team, a cui ci hanno abituato praticamente da sempre - la vetusta EZ-Flash I era alloggiata in una scatola nera, per far un paragone - così come lo schema di colori basato sostanzialmente su nero, bianco ed arancione.
Passando al lato posteriore, la confezione non differisce di molto da quelle delle già citate concorrenti, risultando paradossalmente ancor più ridotta all'osso. Non solo siamo certamente distanti eoni dalla completezza e precisione che caratterizzano le linee M3/G6, CycloDS o ancora le lussuose Supercard DS ONE, ma anche e persino dalla
feature list chilometrica della EZ-Flash V Plus che abbiamo sopra riportato e precisato essere in tutto e per tutto applicabile a questa EZ Vi con la sola aggiunta della compatibilità DSi. Per raffronto, riportiamo qui quanto visibile in fotografia, completo di inglese squisitamente maccheronico:
CITAZIONE
- Slot1 design
- Cleanrom support
- Cheat function
- Softreset function
- Realtime save function
- Realtime guide function
- Video playback
- Mp3 music playback
- Textbook reading
- Homebrew support
- MicroSDHC support
La veste grafica è completata da un'immagine della flashcard a lato del succitato elenco, l'inevitabile logo a tutto campo nella parte superiore, logo CE, codice a barre e dicitura
Made in China lungo il margine inferiore, tutto rigorosamente in scala di grigi ad eccezione del logo EZ nell'angolo superiore sinistro. Pur consci di sembrare ripetitivi, nuovamente sottolineiamo come simili scelte non solo non rendono giustizia alle innumerevoli funzionalità di cui una flashcard è dotata, ma possono benissimo spiazzare l'utente neofita, ben poco informato su cosa sia una
Clean ROM, il
Soft Reset o ancora il
Real Time Save; questo particolare aspetto è qui portato a ben due estremi, il primo la mancanza di una breve spiegazione per ogni punto dell'elenco, la seconda che ci riserviamo di indicare a brevissimo.
L'apertura della confezione è, tutto sommato, agevole: è sufficiente separare il labbro superiore del blister per vincere la forza d'attrito delle due rudimentali chiusure circolari, mentre il cartoncino non ha alcun tipo di fermo, scivolando immediatamente fuori; differente discorso per la flashcard ed i tre accessori, tenacemente tenuti in posizione dalle già citate dentellature delle nicchie, cosa che richiede una certa decisione nei movimenti. Una volta posto ogni elemento sul nostro piano di lavoro, possiamo andare a fornirne accurata descrizione.
Cominciamo proprio dal pieghevole in cartoncino lucido che abbiamo già osservato, che ora andiamo ad aprire per rivelare... due facciate perfettamente bianche. Questo è il secondo estremo a cui prima accennavamo e di cui siamo
assolutamente insoddisfatti; si tratta di un marcatissimo passo indietro rispetto alle altre soluzioni concorrenti sia per DSi che per la serie classica, dotate se non di un manuale elettronico quantomeno di una guida rapida al primo utilizzo, inestimabile per chi una flashcard non la immaginava nemmeno possibile e dunque ignaro anche delle più basilari operazioni da compiere - a farla breve, copiare il kernel sulla memoria microSD. Nemmeno un richiamo a visitare il sito Internet della casa madre, un accenno a quali formati compatibili col motore trucchi, una menzione al sistema di
skinning: nulla di nulla. Questo aspetto viene lenito dalla presenza, nell'OS, di un corposo manuale d'uso da leggere direttamente sul DS, tuttavia rimane comunque il problema di fondo, ovvero arrivare al punto di rendere la flashcard funzionante e la manualistica accessibile. Sempre in quest'ottica assume contorni maggiormente peggiorativi l'assenza di un disco driver, ma se non altro è un difetto condiviso da approssimativamente l'80% dei flash kit attualmente in commercio.
Prima di proseguire vorremmo sottolineare che gli accessori acclusi alla EZ Vi altri non sono che quelli già forniti con la
EZ-Flash V Plus: come già denotato per altre flashcard dunque, c'è una sostanziale possibilità che essa vada in toto a rimpiazzare le precedenti soluzioni EZ V/V+, forte anche della duplice compatibilità. A onor di cronaca tuttavia, diamo descrizione di suddetti accessori.
Il lettore di memorie microSD accluso opta per un design notevolmente compatto, abbandonando il tradizionale spinotto USB a piena dimensione per sfruttare quello
contacts-only già visto in altra elettronica minuta ma, a dire il vero, oggi non troppo comunemente usato data la fragilità intrinseca. E proprio a questo proposito non depone certo a favore della solidità complessiva l'ulilizzo di comune plastica, esente da scricchiolii ma al tatto ben poco piacevole, con una sensazione generale di manifattura al risparmio che di nuovo ci fa consigliare l'acquisto di un lettore di schede di maggiore solidità. Molto positivo invece come la microSD venga accolta interamente nella scocca, al contrario di molti altri lettori inclusi a flashcard, con la stessa che può venire agevolmente rimossa semplicemente applicando leggera pressione col polpastrello o spingendone il bordo con un'unghia. E' infine presente un essenziale gancetto, dato comunque di non eccessiva rilevanza.
Gingillo decisamente curioso, ma sulla cui praticità d'uso non siamo esattamente convinti, il "pennino da pollice": si tratta di un disco di plastica nera la cui faccia inferiore è foggiata a monticello, la cui punta può essere utilizzata, almeno nelle idee di chi ha inventato questa diavoleria, in giochi che richiedono l'utilizzo del touchscreen in maniera simile ad un mouse (Metroid Prime Hunters, MOON, etc.) o anche solo per non sfilare il pennino dal suo alloggiamento. Lo abbiamo definito "da pollice", ma l'uso della fettuccia elastica consente di assicurarlo a qualsiasi dito; nuovamente, però, sottolineiamo la nostra fedeltà al caro vecchio stilo Nintendo.
Proprio parlando di pennini, la EZ Vi ripropone il già apprezzato stilo metallico già incluso nella revisione Plus; lungo 8,7 centimetri, è dotato di impugnatura in alluminio e punta in plastica chiara, mentre al capo opposto è presente una placchetta circolare sempre in plastica recante il logo dell'EZ Team. Agendo proprio su questa e tirando dolcemente verso l'alto, è possibile estendere lo stilo sino alla lunghezza di 11,8 centimetri, opzione certamente gradita ai giocatori con mani più grandi e durante sessioni a titoli particolarmente frenetici come la serie
Ouendan! di iNiS. Con nostro sommo piacere, notiamo che tale pennino, una volta retratto, può comodamente essere inserito nel vano preposto del DSi, assicurandone dunque un facile trasporto a patto di sopportare il prevedibile spessore che la placca alla sommità comporta e che va a sbilanciare la console.
Ed arriviamo finalmente all'elemento centrale dell'intera recensione, ovverosia la EZ Vi in sè. Come già visto nella EZ V+, la flashcard è racchiusa in un essenziale porta-cartucce in plastica chiara recante il logo EZ sul fronte, utilizzabile anche per qualsiasi altra scheda di gioco DS; la fattura è soddisfacente, dando un senso di solidità incrementato dal non esattamente debole meccanismo di apertura - si fatica un non poco per vincere la resistenza dei due gancetti. Fatto ciò, possiamo apprezzare la flashcard, che naturalmente non differisce in forma e dimensioni sia da altre soluzioni analoghe che da hardware ufficiale Nintendo (a questo scopo, in iconografia abbiamo raffrontato la EZ Vi con una AceKard 2i ed una DSVision). Ma andiamo con ordine.
Scorrendo con il polpastrello lungo il fronte della flashcard, si apprezza la superficie lucida dell'etichetta, recante impresso un semplice design del tutto simile a quello della confezione, ma anche la solita protuberanza appena al di sotto. Più volte abbiamo accennato come la EZ Vi altri non sia che una EZ V+ modificata all'uopo, ed in effetti la conferma ci arriva anche dal grosso ACTEL ProASIC3 A3P250 in tandem con una EEPROM, elementi hardware assolutamente fondamentali per l'apparato gestendone il bootloader ed i salvataggi e già utilizzati nella suddetta precedente flashcard della linea EZ. Anche qui si applicano le consuete lamentele: le continue revisioni hardware a cui è stata soggetta la Supercard DS ONE insegnano come non sia mai una buona idea esporre a stress meccanici od urti componenti hardware di tale importanza. Inoltre, ad una più attenta osservazione del margine inferiore, si denota come la scocca sia composta da due metà, di cui la frontale è poco più di una semplice e sottile lamina quadrata in cui sono stati praticati i fori per i due microchip di cui sopra.
Passando al lato posteriore della EZ Vi, ritroviamo una finitura ruvida tipica delle cartucce prodotte da Nintendo, ma che rivela la sua natura inferiore quando si vanno ad apprezzare i punti in cui essa manca: sebbene l'hardware sia esente da scricchiolii o cedimenti di alcun tipo, è inevitabile iniziare a supporre che ci siano stati alcuni errori in fase progettuale; l'ingresso microSD è posto lungo il margine destro, poco sopra l'indentatura per il meccanismo di blocco a molla dello Slot-1, mentre inferiormente andiamo a ritrovare i classici contatti che, a differenza di quanto ritroviamo nelle cartucce originali, non sono protetti dalla tipica griglia in plastica. Invero ciò non era presente nemmeno nella EZ V+, tuttavia se consideriamo che anche nel Nintendo DS è a volte necessario "soffiare sulla cartuccia" (come ai tempi del caro vecchio e mai abbastanza celebrato NES/Famicom), un livello di protezione aggiuntivo non sarebbe poi guastato.
Giungiamo ora alla prima nota dolente, che ci sentiamo in dovere di sottolineare pur essendo una stroncatura bella e buona: lo slot microSD è a dir poco
orrendo. Non dotato di molla, pare essere stato disegnato per avvolgere la memoria come un guanto, al punto che non solo è necessario applicare una certa forza per inserirla, ma rende il disinserimento pura e semplice tortura: siamo stati costretti ad utilizzare un guanto in lattice per evitare che le unghie potessero scalfire la microSD, tanto tenace era la presa del meccanismo sul minuscolo rettangolino in plastica.
Nelle foto vi proponiamo l'aspetto della EZ Vi durante queste fasi, anche se naturalmente le immagini sono silenti del calvario che abbiamo appena descritto; abbiamo visto flashcard non dotate di molla, abbiamo visto flashcard in cui l'inserimento della memoria era difficoltoso, ma mai abbiamo dovuto usare letteralmente i guanti, e potete ben immaginare la nostra sorpresa quando ne siamo stati costretti dopo aver visto la microSD a rischio di danneggiamento. Non escludiamo che possa trattarsi di una peculiarità del nostro sample, tuttavia è nostro dovere sottolineare questo comportamento anomalo e decisamente poco gradito.
Nel complesso, possiamo valutare in maniera quasi del tutto positiva la presentazione di questa EZ-Flash Vi: rispetto alle soluzioni concorrenti ad oggi disponibili sul mercato, essa presenta un tangibile valore aggiunto. Sostanzialmente, trattasi di una EZ V+ che va a conservare inalterate le sue prerogative hardware e software, sia in positivo che in negativo - purtroppo quest'ultimo aspetto è a nostro avviso inficiato da alcuni grossolani sbagli progettuali, di cui assolutamente clamoroso quello riguardante il meccanismo relativo alla microSD, cosa che potrebbe causare non pochi grattacapi se andasse a costituire non un eccezione bensì la regola. Ha il suo peso naturalmente anche l'assenza di un manuale d'uso e di un disco driver, particolarmente in mano ad utenti neofiti, mentre apprezziamo la scelta degli EZ di lasciare inalterato il comunque gradito corredo di accessori, alcuni utili altri meno, che aveva contraddistinto gli ultimi prodotti della marca. Ciò detto, passiamo a preparare l'hardware per le prove di funzionalità.