Le prestazioni con i videogiochi PC
Dopo aver esaminato a fondo com'è
GPD Win, arriva il momento di chiedersi cosa fa
GPD Win. La piattaforma
Cherry Trail di
Intel può davvero regalare gioie ad un videogiocatore? L'
Atom x7-Z8700 è un omonimo (forse bene) o un lontano parente (probabilmente male) dei processori
Atom che una decina di anni fa diedero vita al fenomeno
netbook (scomparsi senza rimpianto date le ridicole prestazioni)?
GPD afferma sul suo sito che
Win è in grado di riprodurre titoli PC come
Batman Arkham City,
Grand Theft Auto e
Tomb Raider... really???
Prima di tutto
occorre esaminare più da vicino il gamepad integrato. In precedenza è stato spiegato il suo funzionamento come
mouse, tempo di capire se ha un futuro come vero e proprio gamepad.
I tasti non mancano, ci sono praticamente tutti i controlli disponibili sugli odierni gamepad: quattro
tasti azione, quattro
tasti dorsali, due
levette analogiche, due tasti per simulare il
click degli analogici, una
croce direzionale e i due tasti
Start /
Select.
GPD enfatizza la
qualità di questi pulsanti, come le levette analogiche create dall'azienda giapponese
ALPS o i tasti dorsali di produzione
Omron, altra famosa azienda giapponese.
I tasti azione ricalcano fedelmente il
layout dei tasti Xbox, il cui controller è ormai lo standard nel mondo PC, ma in seconda stampa sono rappresentati anche i
simboli PlayStation, molto utili con gli emulatori di questa piattaforma.
Il
feeling restituito è generalmente buono, con dei distinguo: ottimi gli
analogici e i
tasti azione, i
tasti dorsali non sembrano il massimo al tatto ma la loro pressione è sempre riconosciuta, la
croce direzionale è troppo sensibile e non di rado si sbaglia direzione, i tasti
L3 /
R3 sono del tutto estranei al gamepad e risulta quasi impossibile usarli quando hanno funzioni importanti all'interno di un videogioco (ad esempio far correre un personaggio oppure accedere allo zoom di un'arma).
Nonostante i difetti, ergonomicamente si difende bene, ma soprattutto...
funziona con TUTTO! Proprio TUTTO!!! Meglio ripeterlo, TUTTO!!!!! Tramite il selettore al centro della scocca di
GPD Win si può indicare a
Windows di considerare il gamepad come
Dinput oppure
Xinput. In parole poverissime:
Dinput è un'interfaccia ormai abbandonata che però potrebbe essere l'unica riconosciuta da vecchi, vecchissimi videogiochi,
Xinput nella pratica è lo standard adottato dai controller
Xbox e di conseguenza dagli odierni controller di terze parti. Nelle varie e tante prove non è mai stato necessario usare
Dinput, ma avere questa possibilità male non fa. Essendo
Xinput interpretato come controller
Xbox, con le applicazioni / videogiochi degli ultimi anni si può cambiare la posizione del selettore in qualsiasi momento: la transizione mouse / gamepad e viceversa risulta immediata, come se si collegasse / scollegasse una periferica USB. Con software più vecchio o magari non propriamente programmato, bisogna prima selezionare
Xinput e poi aprire il programma di turno. Problema: come apro un programma senza mouse (il gamepad può funzionare solo in un modo tra
Dinpunt, mouse,
Xinput)? Banalmente, o si usa il
touch screen oppure si collega un mouse esterno USB / bluetooth. Bisogna ammettere che le prime volte il sistema disorienta l'utente, ma basta davvero poco per prenderci la mano. Ciò che conta è il risultato finale perfettamente centrato: se serve un gamepad, quello integrato di
GPD Win funziona, SEMPRE. E se proprio non piace basta ricordarsi della presenza di una porta USB o del bluetooth così da collegare un proprio controller. Fidatevi però, non serve.
Una doverosa precisazione: una cosa è la campagna pubblicitaria, una cosa è
conoscere i limiti dell'hardware che si ha in mano.
GPD cita tanti titoli famosi, ma come sa ogni appassionato di PC un videogioco è un software "scalare", un software che deve essere capace di funzionare su milioni di configurazioni hardware. Per questo vengono sempre elencati almeno due diverse liste di requisiti: minimi e consigliati. Con
GPD Win esiste un solo assunto fondamentale:
tutto gira al minimo. Partendo da questo presupposto, se le performances sono buone, si può pian piano alzare l'asticella... ma in un secondo momento, mai prima! L'obiettivo finale è quello di
ottenere una media di 30 FPS, più che sufficienti per una partita dignitosa.
Finalmente si può passare dalla teoria alla pratica. Ciò che seguirà è solo una piccolissima parte dei millemila test che si potrebbero fare. Credo il campione sia stato abbastanza rappresentativo, ma se vi interessa qualcosa in particolare provate a cercare su
Youtube "
gpd win *nome gioco*", i test si sprecano. Passiamo dunque subito ai risultati, con alcune premesse.
- Per scelta ho sempre usato la risoluzione massima 1280x720, ridurla porta benefici in termini di FPS, ma la grafica peggiora.
- La scheda video integrata sfrutta una parte della memoria RAM come memoria video, se un gioco richiede 4 GB di memoria RAM di sistema idealmente già si parte male.
- GPD Win sembra uscire di fabbrica impostata più per il risparmio energetico che per le prestazioni. È possibile intervenire su numerosi parametri per sfruttare fino all'ultimo megahertz, rinunciando a qualcosina di autonomia. I test sono stati effettuati "liberando" tutta la potenza della piattaforma Cherry Trail.
Da amante della serie, e leggendo il nome sul sito ufficiale, la mia prima prova è stata con
Batman Arkham City (anno 2011): obiettivo 30 FPS raggiunto in scioltezza con impostazioni al minimo. Cominciamo benissimo! I requisiti minimi non sono comunque eccezionali:
processore Intel Core 2 Duo 2.4 GHz o AMD Athlon X2 4800+, 2 GB di memoria RAM e scheda video ATI 3850HD 512 MB o nVidia GeForce 8800 GT 512 MB.
Altra bella serie,
Tomb Raider nel suo reboot del 2013: consuete impostazioni grafiche al minimo e 30 FPS in tranquillità. Grande merito però va allo sviluppatore
Crystal Dynamics con la creazione di un motore grafico fluido e capace di adattarsi a qualsiasi configurazione hardware. I requisiti minimi parlano chiaro:
processore dual core AMD Athlon64 X2 2.1 GHz o Intel Core 2 Duo 1.86 GHz, 2 GB di memoria RAM e scheda video AMD Radeon HD 2600 XT 512 MB o nVidia GeFroce 8600 512 MB.
GPD nomina un generico
Grand Theft Auto, nella mia libreria
Steam ho
GTA IV (anno 2008). I requisiti minimi non sono eccezionali:
processore Intel Core 2 Duo 1.8 GHz o AMD Athlon X2 64 2.4 GHz, 1.5 GB di memoria RAM e scheda video nVidia 7900 256 MB o ATI X1900 256 MB. Purtroppo la media FPS è più vicina a 20 che non a 30. Un passo falso di
GPD Win? No, per nulla, semplicemente
GTA IV è tra i peggiori porting mai realizzati (che brutta cosa da dire, un tempo i PC regnavano sovrani sulle console). Ci sono molti tutorial su come ottenere un frame rate ben superiore a 30, a patto di giocare con una grafica di fine anni '90. Resta però il risultato: il titolo è ampiamente giocabile e quindi una media di 20 FPS è da considerarsi sufficiente.
Ricordate il tormentone "Ci gira
Crysis?". Per chi non lo sapesse, il titolo di
Crytek è uno degli ultimi rari casi di sviluppo vero e proprio su PC (anno 2007), tanto che la versione console arrivò dopo ben quattro anni. Ciò che lo rendeva "divertente" - ovviamente per coloro a cui NON interessava giocarci - era la quasi impossibilità di avere un frame rate decente (con le impostazioni video al massimo) nonostante configurazioni di fascia ultra (e ribadisco ultra, non alta). Beh a noi interessano i 30 FPS con impostazioni al minimo... E
GPD Win riesce tranquillamente a mantenere questa media. I requisiti minimi infatti facevano ben sperare:
processore Intel Pentium 4 2.8 GHz o AMD Athlon 2800+, 1 GB di memoria RAM e scheda video nVidia GeForce 6800 GT 256 MB o ATI Radeon 9800 Pro 256 MB. Curioso il fatto che il motore di gioco rilevi un hardware sufficiente per un dettaglio grafico medio... ma il sogno è durato poco, oltre il dettaglio minimo
Crysis non gira per nulla bene.
Ho voluto provare anche
Crysis 3 (anno 2013), sviluppato come multipiattaforma fin dall'origine: in media i 30 FPS ci sono, ma con sbalzi sia in alto che in basso a seconda dell'ambiente e del numero di nemici presenti. Ad ogni modo si riesce a giocare bene essendo i requisiti minimi abbordabili:
processore Intel Core 2 Duo 2.4 GHz o AMD Athlon64 X2 2.7 GHz, 2 GB di memoria RAM e scheda video nVidia GTS 450 1GB o AMD Radeon HD5770 1 GB.
Tra le serie citate da
GPD compare
Need For Speed, senza indicazioni di un capitolo in particolare. Io ho provato
Need For Speed Most Wanted... in entrambe le versioni, l'originale del 2005 e l'omonimo del 2012. Nel primo caso i requisiti minimi sono davvero ridicoli:
processore Intel Pentium 4 1.4 GHz o AMD equivalente, 256 MB di memoria RAM e scheda video ATI Radeon 7500 32 MB nVidia GeForce2 MX/GTS 32 MB. Tutte le opzioni video possono essere impostate al massimo, il gioco è fluido senza nessun lag. Nel secondo caso invece... le opzioni video devono naturalmente essere impostate al minimo. Il titolo mantiene la media dei 30 FPS... ma non il fascino dell'originale
Most Wanted. I requisiti minimi sono alla portata anche questa volta:
processore Dual Core a 2 GHz, 2 GB di memoria RAM e scheda video compatibile DirectX 10.1 con 512 MB di memoria.
Avendo provato fin'ora giochi non proprio recenti, ho cercato nella mia libreria qualcosa per spingere al limite
GPD Win, trovando il candidato ideale in
Bioshock Remastered. Rilasciato verso la fine del 2016, i requisiti minimi richiesti sono:
processore Intel E6750 Core 2 Duo 2.66 GHz o AMD Athlon X2 2.7 GHz, 4 GB di memoria RAM e scheda video AMD Radeon HD 7770 2 GB o nVidia GeForce GTX 670 2 GB. Il titolo non richiede un mostro di processore, ma le schede video indicate sono molto prestazionali, così come la memoria RAM è proprio al limite. Onestamente? Pensavo ad un fiasco certo, sapendo per altro che questa rimasterizzazione soffre di molteplici bug mitigati da alcune patch, ma tutt'oggi non risolti. Invece stupore totale: si avvia, è possibile giocare e i 30 FPS non sono un miraggio. Il frame rate è un po' ballerino, nei momenti più concitati si scende anche intorno ai 20 FPS, ma non si ha mai la sensazione di giocare al rallentatore. Chapeau!
Dato il successo di
Bioshock Remastered, ho subito avuto un dubbio: "se questo gira così bene, quali possono essere le prestazioni dell'originale?". Detto fatto, l'installazione di
Bioshock (anno 2007) è stata immediata, con grandi speranze dopo la lettura dei requisiti minimi:
processore Intel single-core Pentium 4 2.4 GHz, 1 GB di memoria RAM e scheda video nVidia 6600 128 MB o ATI X1300 128 MB. Un solo commento: perfetto! 30 FPS solidi... al massimo del dettaglio grafico! Fenomenale.
Chiudo con un videogioco leggero e frenetico:
PAC-MAN Championship Edition DX+ (anno 2013). Visto il genere, i requisiti minimi potrebbero anche essere inutili da conoscere:
processore 1 GHz, 1 GB di memoria RAM e scheda video compatibile DirectX 9. Difatti in questa occasione ben 60 FPS granitici e divertimento assicurato. Quasi... è un ciuccia-batteria per eccellenza!
GPD Win conferma di essere in grado di gestire le nostre librerie su
Steam,
Origin,
uPlay ecc..
Non si può comunque fantasticare più di tanto: i giochi AAA degli ultimi mesi richiedono requisiti minimi semplicemente troppo elevati, a partire da 8 GB di memoria RAM. A grandi linee ciò che uscito fino al 2015 è perlomeno giocabile, nel futuro chissà.
GPD Win ha d'altronde
un notevole pregio: permette di sfoltire senza troppi patemi tutto ciò che si è accumulato fino ad oggi nelle nostre librerie, in mobilità. Scusate se è poco.
Un appunto finale sul
throttling, il processo per il quale la frequenza di CPU e GPU viene ridotta al raggiungimento di alte temperature così da evitare rotture indesiderate. Per "alte temperature" si intendono pochi gradi Celsius di differenza dalla temperatura massima di sicurezza - 90° per l'
Atom x7-Z8700 - il
throttling di certo non si attiva a 50°, ma neanche a 70°.
Come si comporta
GPD Win? Parlando della ventola, abbiamo detto di come i primi esemplari di test - che ne erano privi - andassero in blocco per le alte temperature e dunque quanto fosse importante tenerla sempre attiva. Alcuni problemi si sono verificati anche sulle prime unità commerciali, ma sembra che la versione "rivista" di gennaio 2017 abbia portato significativi miglioramenti. Ho usato
Bioshock Remastered come banco di test, in tre diverse sessioni da 20 minuti l'una:
- ventola disattivata - temperatura 78°
- ventola attiva al minimo - temperatura 74°
- ventola attiva al massimo - temperatura 68°.
Nonostante la ventola disattivata, lo
Z8700 non ha mai superato 80°, temperatura alla quale pare entrare in funzione il
throttling per i chip
Atom in generale. Cosa significa? Banalmente: CPU e GPU sempre al massimo della potenza quando serve. Esatto,
quando serve: se non c'è richiesta per il 100% di potenza, le frequenze scendono per abbassare temperatura e consumi.