[NEW BABBO CONTEST #5] GAME (MINI-)REVIEW CONTEST!, Vota il vincitore! Opzioni

[Gid]

Ed eccoci giunti al momento tanto desiderato: il sipario cala sul Game (Mini-)Review Contest!
Come promesso ecco tutti gli elaborati pervenutoci, tra i quali dovrete scegliere il vostro preferito: anche questa volta dovrete votare un solo elaborato, pertanto scegliete con cura!

Bene, via al (tele-)voto!

P.S.: le votazioni si chiuderanno Mercoledì 12 Gennaio!

1. Fattanz
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   Limbo

   
   
   Limbo è oscurità, angoscia, terrore ed orrore.
   Limbo è la ricerca della sorellina smarrita, ma è in realtà un pretesto per un viaggio cupo fra foreste e rovine di una decadente e crepuscolare civiltà industriale, ove si affrontano dapprima paure infantili e poi angoscie puramente adulte in un contiuum, lineare ma stratificato, totalmente rivolto al coinvolgimento emotivo del giocaotre.
   Impersonare un bambino è, senza tema di smentita, potente rafforzativo dell'intentio auctoris in cui si prende il comune credere dell'innocenza infantile e lo si fa a pezzi, attraverso una narrazione veicolata attraverso le meccaniche di gioco, ove è quello che si fa che racconta e non tanto quello che si vede.
   Un Kratos qualunque come protagonista avrebbe reso il tutto meno d'impatto e disturbante, qui si pone la violenza come rimedio alla violenza, versare il sangue altrui per non versare il proprio e, similmente al Lindqvistiano "Lasciami Entrare", il porre un fanciullo quale riferimento per il fruitore produce effetti di sicura resa.
   Le interpretazioni per il titolo Playdead sono varie(in particolar modo per il finale), ma è certamente presente una componente di crescita del protagonista/giocatore(inscindibili) per la quale le insidie del percorso vanno affrontate con risolutezza, costringendo più volte a riflessioni che si perpetueranno anche a console spenta.
   Limbo coinvolge, rapisce e mette in discussione, noi e le nostre concezioni obbligandoci a forti prese di coscienza, lecito o non lecito?
   
   Il titolo Playdead soffre il tentare di classificarlo:lo si potrebbe definire Action/Platform Puzzle-oriented, ma ritengo che un nome dica più di tutto:"Another World".
   E' infatti nella scia della concezione Chahiana sviluppatasi ad inizio anni 90 che si inserisce Limbo, spariscono punteggi e vite in favore di un approccio per forza di cose ragionato, una strada porta al successo, qualunque deviazione è morte.
   Morte che è protagonista, sia per la crudità con la quale viene somministrata, sia perchè strumento pedagogico per la comprensione di gioco ed enigmi:mi approprio della definizione che Liliana di Retrogamer.it ha coniato per l'occasione:Trial and Death.
   Più volte ci sarà impossibile far nostri i meccanismi di ogni rompicapo proposto senza prima perire nel tentare di sbrogliarli, vedere quando la morte colpisce per analizzare, ragionare e capire come evitarla:approccio antico ma non inefficace nè frustrante, bensì sfida a tratti ardua ma quasi sempre onesta una volta metabolizzate le regole generali, a memoria ravviso solo un salto al buio piuttosto guidato dalla sorte.
   In Limbo si usano pochi tasti ed azioni, ma sono ampiamente sufficenti a permettere interazioni variegate e mai fotocopiate, richiedendo più applicazione mentale che ginnastica per dita restituendo più volte, sia in caso di riuscita o meno, input emozionali di forte impatto sul giocatore.
   
   Il cercare di coinvolgere psiche e sfera emotiva del fruitore riguarda anche l'aspetto tecnico:partendo dal cinema espressionista tedesco(i cui rimandi si trovano anche nel disegno delle strutture industriali), Playdead ha creato un mondo 2d in totale bianco e nero(presente anche un leggero effetto di pellicola rovinata quale rafforzativo), a prima vista semplice ma in realtà assai curato e dettagliato, dove fonti di luce e di ombra rivestono un ruolo primario nella costruzione di un'atmosfera cupa ed orrorifica, in cui l'inquietudine è protagonista anche grazie alla costante simbologia della paura presente.
   Menzione particolare per le scene di morte del protagonista:crude e spietate malgrado l'assenza del rosso del sangue, sapranno disturbare forse come mai si è visto nel medium videogioco.
   La costruzione sonora è totalmente delegata agli effetti(non esiste musica) pensati e realizzati, anche questi, per avere forte presa emotiva:il ronzio degli insetti, lo stridio delle seghe circolari, il rumore delle scariche elettriche sono stilettate per le orecchie e brividi per la pelle.
   
   Limbo è stato creato con l'obbiettivo di colpire, disturbare e rapire, ogni elemento si muove in quella direzione riuscendo a sfruttare molto bene le potenzialità del medium videogioco ponendosi come metro di paragone per molte produzioni a venire.
   Certamente è un titolo che ha fatto discutere:osannato da alcuni, affossato da altri ha, a mio parere, l'indubbio pregio di coinvolgere(in negativo e in positivo)meritandosi quindi una partita da chiunque abbia la possibilità di giocarlo.
   E' corto, caro se raffrontato ad altri Live Arcade, per taluni forse difficilmente digeribile e magari non rifinitissimo come il suo maestro Another World o (sempre miglior gioco di questa generazione)Braid, ma certamente non lascia indifferenti.
   E ditemi voi, cosa ricercate in un'opera se non coinvolgimento?

   
   
2. Pie
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   Donkey Kong Country Returns
   

   • STORIA
     ZzzZZzz... eh?!? Ah, sì, ciao! No, non stavo dormendo, ma riflettendo. Sono molto anziano (chi mi chiama vecchio si piglia una bastonata sulla testa!) ma, nonostante passi metà del mio tempo sulla sedia a dondolo, e l'altra metà a dormir... ehm, a riflettere, oggi dedicherò un po del mio tempo a narrarti una storia, a cui ho partecipato attivamente. Ok ok, non ho partecipato, ma assistito.
     Io sono Cranky Kong.
     Un giorno di non molto tempo fa mio nipote Donkey Kong se ne stava a... ZzzZzzZZ... ehm, riflettevo scusate! Dicevo, se ne stava come al solito a mangiare banane nella sua capanna in mezzo alla foresta, tutto il dì. Ma cercarsi un lavoro no? Va bene, non divaghiamo. 7 maschere Woodoo uscirono dal Vulcano dell' Isola dove abito. Dicevano di essere della tribù Tiki Tak (mai sentita) e, comandate dal loro Boss, portarono scompiglio nella foresta. Anzi, a dire il vero non fecero grossi danni. Vabbè, ad ogni modo, attraverso strane melodie riuscirono ad incantare gli animali della foresta che, sotto completa ipnosi, cominciarono a rubare le banane, per portarle al Boss nel Vulcano. Diddy Kong, piccolo scimmiotto amico di mio nipote, dopo aver assistito alla scena corse da Donkey per avvertirlo. "ARGH! Toccatemi tutto, ma non le mie banane!" esclamò mio nipote. In preda ad una crisi di astinenza da banane, partì quindi all'inseguimento delle maschere Woodoo, per riprendersi il suo tesoro più grande.
   • GAMEPLAY
     Gameplay? Non so cosa vuol dire. (ndPie: Vuol dire giocabilità, ossia come si controlla il gioco, le mosse che si possono fare e via dicendo).
     Ah, grazie amico! Ora ho capito!
     Il ghemplei era semplicemente perfetto! Si poteva controllare mio nipote Donkey sia con il solo Wiimote in orizzontale, che con l'accoppiata Wiimote e Nunchuk. Con un tasto si saltava, con un altro si afferravano e lanciavano le varie cose, come i barili, oppure ci si aggrappava a corde e ambienti. Se scuotevi il Wiimote mio nipote sbatteva i suo pugni a terra (tanta rabbia repressa). E se lo scuotevi mentre camminava allora faceva una capriola in avanti, che spazzava via tutti i nemici! A volte li faceva fuori saltandoci in testa. Pensa che se lo scuotevi quando Donkey era abbassato, soffiava pure (con la bocca, che altro?). E se nel livello trovava il suo amico Diddy, poteva poi usare una sorta di jetpack che gli permetteva di prolungare un po i salti. Gran bella cosa la tecnologia, anche se non la uso. Ogni livello era pieno di banane e monete. Ah, le monete! Se Donkey ne aveva a sufficienza passava da me, e in cambio gli vendevo oggetti utili per l'avventura. Inoltre in ogni livello erano nascoste 4 lettere che formavano la parola KONG, e diversi pezzi di Puzzle che, se trovati tutti, sbloccavano extra. Chi voleva finire al 100% tutto aveva da sudare parecchio e, se voleva, poteva provare pure la prova a tempo, ossia finire il livello entro un tot di minuti, così da guadagnare una medaglia oro, argento o bronzo. E non parliamo dei livelli segreti sbloccabili in ognuno degli 8 Mondi. Eh sì, se non avessi avuto a schiena piegata dall' età, non mi sarei fatto scappare un' avventura simile!
   • ASPETTO TECNICO
     Non ci vedevo molto (non che oggi veda di più!), così misi gli occhiali per mettere bene a fuoco. OH, che meraviglia! La foresta non è mai stata così bella! Ricordo che rimasi di stucco davanti a tanta perfezione. 8 Mondi, ognuno dei quali suddiviso in tanti livelli, ed ognuno di loro era pieno di tocchi di classe! Tutti diversi, mai avuta la sensazione di già visto, anzi, nonostante viva da sempre qui, non li riconoscevo nemmeno. Pensati e realizzati in maniera incredibile, con tocchi di classe sparsi qua e la. Non ricordavo che l' Isola dove abitiamo fosse così varia di ambientazioni! Tutto era molto fluido, anche se non so cosa voglia dire. I fondali erano sempre vivi, in movimento, e spesso distraevano mio nipote dalla sua avventura. Si fermava a guardarli, pensate un po che testa di scimmia!
     Donkey è pesante, a forza di mangiare banane, e le animazioni rendevano davvero bene questa cosa. Lo stesso per Diddy, bello leggero e rapido. E vogliamo parlare di Rambi? L'amico rinoceronte di mio nipote che, quando sono insieme, non li ferma più nessuno! Ma devo dire che anche tutti i cattivi di turno erano animati bene, soprattutto i miniboss di fine Mondo. Avevano carisma da vendere, lo ammetto. E poi da vecchietto quale sono, il 2D è il mio genere preferito. Quanto erano belle le musiche e i motivi, riportavano la mia mente a quando ero giovane anche se, all'epoca, ero gia vecchio (ehm).
   • GIUDIZIO FINALE
     Siamo giunti alla fine della nostra storia (meno male, devo tornare a riflettere!). Come dicevo, tutto questo avvenne non molto tempo fa, e ne ho ancora un vivo ricordo in mente. Ho letto su tante riviste umane, dallo strano titolo, che anche questa volta Nintendo e i Retro Studios (chi???) hanno superato loro stessi, proponendo un videogioco classico in 2D che sprizza stile da ogni banana. Donkey Kong ritornava nel Mondo degli umani dopo tanti anni, e lo faceva con gran classe e stile (Classe? Mio nipote? AHAH!). Viene da molti considerato il miglior platform 2D di questa generazione e, da gorilla assolutamente non di parte, devo dire che è vero. Un' avventura simile non l'avevo mai vissuta, e me la ricorderò sempre. Anche perchè il mio Donkey, da amante del 100%, tentò di raccogliere tutto durante la sua avventura, e questo gli portò via oltre un mese. Speravo che il lungo camminare gli facesse perdere un po di KG ma, ahimè, non fu così. Mi raccontava spesso e volentieri di come fu difficile portare a termine la sua sfida, ma che ogni errore da lui commesso era imputabile sempre e comunque a una sua distrazione. Eh sì, a questo ci credo, mio nipote è uno zuccone!
     Insomma, tutti voi dovreste avere l'occasione di partecipare a un' avventura simile. Lo so che non vivete su un' Isola come me, però mi dicono che sia possibile farlo attraverso una cosa chiamata Wii. Non so cosa è, non so quante banane costa, ma di certo varrà la pena.
     Fine della storia. Ora fuori dalla mia capanna che devo... devo... ZzZZZzzzz
   
   
3. Wise Yuri
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   Bioshock 2 (PS3, 360, PC)
   
   
   
   STORIA: Ambientato 10 anni dopo il primo episodio, Bioshock 2 vi riporta nella utopia subacquea di Rapture,
   e vi mette nei panni di un Big Daddy chiamato Delta, alla ricerca della sua Sorellina, alla quale è legato in maniera inscindibile.
   Ryan è morto, ma la follia che pervade questo paradiso imperfetto è più presente che mai, e la storia, come si sa, tende a ripetersi......
   Un nuovo culto sta raccogliendo sempre più adepti tra gli ormai disperati abitanti della città, delusi dalla Grande Catena del fu Ryan,
   e pronti a credere ad un' ormai impossibile redenzione....
   
   GAMEPLAY: Se avete già giocato al primo Bioshock, vi troverete subito bene, in quanto il sistema di controllo è rimasto invariato,
   e il gameplay stesso non ha subito cambiamenti radicali, ci sono ancora plasmidi, sorelline, Adam, ricombinanti,Big Daddy, etc.
   La più grossa aggiunta è la possibilità di adottare una sorellina e portarla con voi a recuperare Adam dai corpi, preparando con
   cura trappole (presenti in grande varietà) per affrontare l' ondata di ricombinanti che vogliono portarvela via. Le armi sono tutte nuove,
   la trivella va a sostituire la chiave inglese come arma da mischia, la fotocamera di ricerca è sostituita da una cinepresa con la stessa funzione.
   I vecchi plasmidi hanno subito delle rifiniture e maggiore differenziazione tra le varie versioni, e quelli nuovi si rivelano utili.
   
   In linea generale, Bioshock 2 migliora ed espande quanto visto nel primo episodio. Un "more of the same" fatto bene.
   La modalità multyplayer è una graditissima e ben realizzata aggiunta a lo "story mode", con sfide varie, deathmatch online,
   e una buona personalizzazione del vostro personaggio. Le regole sono semplici da apprendere e c'è modo di divertirsi fin da subito.
   
   
   
   
   
   ASPETTO TECNICO: Rapture è ancora più curata, e mantiene l' atmosfera apocallitica del primo Bioshock, una città in cui la ricerca
   della perfezione ha portato solo alla follia, all' omicidio, ad esperimenti genetici senza morali di sorta, contornata di cadaveri,
   angoscianti scritte sui muri.... La grafica ha subito un moderato ma notabile miglioramento, sia nei vari effetti (esplosioni, acqua, sangue, etc.)
   sia nei modelli poligonali dei personaggi e nella realizzazione dei vari scenari. La fisica ragdoll è ancora ottima, se non leggermente migliore di prima. Piccoli miglioramenti di un comparto tecnico già ottimo nell' originale. Stavolta potrete esplorare parte del mare che avvolge Rapture,
   il quale prima potevate solo vedere dagli oblò; queste parti sono un vero piacere per gli occhi, e sono un' esempio della cura riposta da 2K Marin.
   
   GIUDIZIO CONCLUSIVO: Bioshock 2 riprende la formula del primo, migliorandola e espandendola con cura,
   dimostrando che questa commistione tra FPS e GDR funziona ancora benissimo alla seconda iterazione.
   La storia è affascinante, la narrazione è di ottima fattura, e ancora una volta trascinante, il gameplay è addirittura migliore,
   la longevità è assicurata da un' ottima rigiocabilità del prodotto e ben 6 diversi finali.
   All' esperienza single player i ragazzi di 2K aggiungono una curata e godibile modalità multiplayer.
   Difficilmente si può chiedere di più ad un sequel. Consigliato.
   
   
   
   
   
4. .:Niki:.
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   Kingdom Hearts Birth by Sleep (PSP)

   
   

   

   
   
   

   Storia

   
   La storia si svolge 10 anni prima delle vicende narrate sul celeberrimo gioco Kingdom Hearts, narra di Terra, Ventus (il più giovane con un passato misterioso) e Aqua tre apprendisti che desiderano diventare Keyblade Master.
   Il giorno dell'esame sembra che tutto stia procedendo a meraviglia ma l'oscurità si impossessa del cuore di Terra e il maestro Eraqus decide di dare il titolo alla sola Aqua, all'esame un losco personaggio di nome Xehanort si compiace di Terra per l'oscurità posseduta. Da questo momento l'avventura dei personaggi si divide in tre appassionanti avventure. Chi è veramente Master Xehanort? L'oscurità avrà la peggio? Quali sono i segreti di Ventus? Lo si scoprirà solo giocando a Kingdom Hearts Birth by Sleep!
   
   

   

   
   
   

   Gameplay

   
   Il gioco si suddivide in vari mondi Disney e i personaggi valicheranno questi mondi in momenti differenti per narrare la storia in momenti diversi (ma i personaggi in alcuni momenti si incontreranno) , i combattimenti sono in tempo reale grazie a un menù di selezione, i minigiochi sono abbastanza belli ma non indispensabili nel proseguio della storia. Nel complesso il gameplay è ottimo per un gioco del genere e veramente si ha una libertà di combattimento incredibile.
   
   

   

   
   
   

   Aspetto tecnico

   
   Passiamo alle note dolenti. La grafica è ottima ed è la migliore insieme a God of War nella PSP. I video in alta definizione sono uno splendore per gli occhi. I caricamenti sono legnosi, ci mette circa 20 secondi per caricamento (e non sono pochi) ma si può migliorare la situazione installando i dati sulla Memory Stick con l'apposito menù; con 624 MB di installazione i tempi si riducono drasticamente. Il gioco difatti è stato spremuto all'osso, difatti riesce a occupare tutti i 1686MB di un UMD
   
   

   Giudizio conclusivo

   
   Un ottimo gioco dopo il pessimo 358/2 Days, la sincronia tra musiche grafica e storia rende un gioco perfetto sotto ogni punto di vista. I personaggi carismatici rendono l'esperienza di Birth by Sleep un ottimo gioco. Il tempo si attesta sulle 30 ore (10 per personaggio) e il finale segreto lo fa prolungare ancora di più. Una perla del maestro Nomura, chiunque abbia una PSP (Che non sia il modello Go!) deve averlo nella sua collezione
   
   10/10
   
   
5. PiKaKeRoRo
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   Tutti dovrebbero conoscere Pac-Man....
   Credo che tutti siano capitati nell'affrontare delle dure sessioni in sala giochi ad uno dei più belli e difficili puzzle game di sempre, e adesso con questo nuovo titolo il divertimento viene raddoppiato!
   Pac-Man Championship Edition DX (da ora in poi scriverò semplicemente "Pac-Man DX") riprende il sistema di gioco di Pac-Man Championship Edition, suo predecessore, in cui l'obbiettivo non è passare di livello in livello ma di accumulare il maggior numero di punti in schemi che si aggiornano durante il gameplay, in cui i fantasmini sono ormai vittime dello stesso Pac-Man che, a velocità incredibili, sfreccia nelle varie mappe accumulando una quantità di punti che fino ad ora, con l'ordinario Pac-Man, vi siete solo sognati....
   Ma scendiamo più nello specifico....
   
   Gameplay: come anticipato il gameplay di Pac-Man DX è molto differente dal classico Pac-Man sotto molti aspetti:
   Il nostro eroe infatti sfreccia su molteplici mappe, molto differenti le une con le altre,in cui gli schemi delle palline si ricreano con progressione: se uno mangia tutte le palline da un lato dello schermo, riappariranno in quella zona solo dopo che ha mangiato le palline dall'altro lato.
   La velocità di gioco aumenta progressivamente con l'aumentare dei punti e del tempo.
   I fantasmini, il cui numero è salito sensibilmente, tendono a inseguire Pac-Man formando lunghe file, che possono essere smorzate lanciando una bomba (item che viene assegnato con il progredire del punteggi, che spedisce tutti i fantasmini nella "casina", da dove ricominceranno l'inseguimento dopo una breve sosta).
   

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   Esempio di un "treno" di fantasmini, da notare i fantasmini che si sono accorti di Pac-Man, contrassegnati da un"!"

   
   Esistono 3 modalità di gioco:
   1a-Attacco punteggio 5min; in cui l'obbiettivo è raccogliere più punti possibili nel tempo dato(si può scegliere il livello di difficoltà, più è alto, e più è alta la velocità iniziale e la velocità massima)
   1b-Attacco punteggio 10min; come il precedente ma il livello di difficoltà è fisso su normale.
   2-Combo Fantasmi;in cui l'obbiettivo è divorare il maggior numero di fantasmi mentre essi sono nella fase di "stordimento"
   3a-Cronometro;in cui bisogna mangiare tutti i frutti che compaiono progressivamente a schermo.
   3b-Cronometro breve; come nella prova "Cronometro" ma il numero di frutti è molto minore
   è inoltre disponibile una modalità pratica denominata "Libero" in cui si dispone di vite e bombe infinite ed è possibile impostare molte cose, come il numero di inseguitori iniziali.
   
   Grafica e musica:grazie alle capacità delle console fisse, possiamo goderci Pac-Man DX con un grafica estremamente accattivante, infatti sono disponibili numerosi sfondi e skin per i personaggi, il tutto guarnito da vari sottofondi musicali di genere tecno.
   Oltre alla possibilità di scegliere tra 7 opzioni per categoria (sfondo, skin pg, musica) è possibili anche variare leggermente i colori dello sfondo con la semplice pressione di un tasto, in modo da aver una combinazione di nostro gradimento o semplicemente per dare un tocco personale a tutto.
   Infine è possibile lasciare le categorie su "automatico", in questo modo potremmo goderci i livelli, esattamente come sono stati concepiti.
   

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   Dall'alto vero il basso:
   1-Inizio gioco
   2-Difficoltà (novizio, normale, esperto)
   3-Visuale (sfondo)
   4-Personaggi (cambia le skin dei personaggi, in basso ci sono dei prewiev)
   5-Sottofondo musicale

   
   
   Giudizio conclusivo:Pac-Man DX è un titolo che tutti dovrebbero acquistare, forse i fan del classico Pac-Man rimarranno un po' delusi dal fatto che grazie alle nuove feature (tra cui anche la possibilità di entrare in slow motion quando si è troppo vicini ai fantasmini) diventa forse anche troppo facile, ma, nonostante ciò, il gioco è estremamente longevo (si contano circa 15 sfide per mappa, e le mappe sono in tutto 8), guarnito anche da alcuni trofei e una classifica on-line che permette di confrontarsi con gli altri giocatori che hanno acquistato Pac-Man DX.
   Dal menù iniziale è possibile leggere le novità da parte di Namco Generation, che consistono in annunci di nuovi giochi scaricabili, mappe aggiuntive, o semplicemente pubblicità, feature che trovo abbastanza utile, soprattutto quando riguarda dei livelli bonus o degli annunci di titoli di cui sono interessato.
   Riassumendo Pac-Man DX è forse il miglior modo per festeggiare il trentennale dalla nascita di Pac-Man, ed è un titolo che consiglio a tutti, specialmente a chi, come me, non è mai stato bravo a Pac-Man ed è bramoso di vendetta nei confronti di Plinky e la sua combriccola....
   
   
6. Luxray313
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   Disney Epic Mickey: La Leggendaria Sfida di Topolino
   
   

   
   
   
   Il 25 Novembre 2010 e` uscito in Italia "Disney Epic Mickey: La Leggendaria Sfida di Topolino" solo per Wii, nuovo gioco dedicato al pupillo Disney, che diverrà protagonista di una delle avventure più oscure di sempre. Ogni volta prima di accedere al menu ci viene mostrato il prologo: Topolino, in età giovane, dopo aver finito di leggere “Attraverso lo specchio” tentò nella stessa impresa con il suo e si ritrovò nel laboratorio del mago Yen Sid, suo maestro nel film musicale “Fantasia”, notando che il mago non c’ era, il nostro amico si avvicinò al plastico di Rifiutolandia dove abitavano tutti i personaggi dimenticati, e prendendo il pennello tento` di creare una sua sagoma dando pero` vita a Macchia Nera che poi sciolse subito con il solvente distruggendo pero` anche il plastico; e percio` Topolino fuggi` subito. Dopo molto tempo usci` dallo specchio una mano di Macchia Nera che lo tiro` nel plastico, riuscendo pero` a fuggire dallo Scienziato Pazzo che voleva rubargli il cuore. Nel corso della sua avventura il grande Topolino diverrà amico di Gus, un gremlin capo di una tribu` protagonista di un film che non e` mai stato pubblicato, poi riuscirà a diventare alleato e poi amico di Oswald The Lucky Rabbit, il fratellone di Topolino che accusa il topo di avergli rubato la fama che gli spettava; e poi man mano incontrerà Orazio, Clarabella, Pippo, Paperina,Paperino, Spugna, Capitan Uncino e Gambadilegno in varie spoglie (Gamba piccolo, Gamba amatronico, Pietro Pan, ecc.) Cosi` Topolino dopo vari tentativi si lancerà nel corpo di Macchia Nera e lo sconfiggerà, riportando la pace a Rifiutolandia per poter tornare a casa.
   Il gioco e` semplice nei comandi nonostante vengano usati Wiimote + Nunchuck: ci si muove con la rotella analogica del Nunchuck, si spruzza la pittura che materializza alcuni oggetti parzialmente visibili fatti in cartone animato o si usa il solvente che li scioglie avendo cosi’ odo di rimuovere ostacoli e accedere a luoghi segreti, puntando sullo schermo e premendo rispettivamente B o Z. In base all’ utilizzo di questi due “poteri” e del modo di fare del giocatore, si possono vincere missioni secondarie e sbloccare vari premi, per esempio puoi battere Capitan Uncino sia salvando la fatina di Pietro Pan e vincendo una spilla per avergli restituito la nemesi, sia tramite il movimento di alcuni barili. Per passare da mondi o stanze ad altri di solito si attraversano dei piccoli livelli-scenari ispirati ai vecchi film Disney ed in ognuno di essi vi e` una pellicola; se ne vengono raccolte in quantità si possono sbloccare 2 divertentissimi cortometraggi: “The Mad Doctor” con Topolino (1933) e “Oh, what a Knight” con Oswald e la moglie Ortensia (1928).
   Il gioco gode di una buonissima grafica (molto piu’ buona rispetto a giochi come Wii Sports, Mario Kart Wii e Animal Crossing Let’s go to the City) che risponde molto bene alle esigenze di un gioco che punta particolarmente sugli effetti grafici , il sonoro e` stato fatto molto bene in particolare la simpatica ed entusiasmante soundtrack del menu principale, i comandi come gia’ scritto sopra sono molto semplici.
   Trovo che questo gioco sia bellissimo in ogni aspetto: dalla grafica al sonoro, ma soprattutto per il gameplay, rivoluzionario per un gioco Disney; vi consiglio di provarlo, infatti anche un mio amico scettico che non impazzisce per Topolino, quando l’ ho comprato e gliel’ ho fatto vedere se n’e` innamorato e l’ ha comprato anche lui.
   Voto Grafica: 9/10 (la grafica e` bellissima ma comunque e` per una console non troppo sviluppata graficamente)
   Voto Sonoro:8/10 (buono ma lievemente peggiore di Super Mario Galaxy 2)
   Voto Gameplay: 10/10 (gameplay fantastico e interattivo anche per il grande uso del Wiimote)
   Voto Finale (media dei 3 voti) : 9/10
   
   Ecco uno screen dei livelli scenari 2D ispirato ad uno dei cortometraggi disneyani piu` famosi di sempre:
   
   
   *Altra immagine in spoiler, non aprite se non volete spoilerarvi un boss del gioco *
   

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   Ecco, invece uno screen della lotta contro Gambadilegno amatronico, in questo caso Topolino, usando la pittura vuole placare il boss in modo da ricevere oltre al premio della vittoria, il premio di Gambadilegno che vuole far rinsavire il parente:
   
   
   
7. JerryUomoFagiolo
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   In Monster Hunter Tri, d'ora in poi abbreviato in MH3, la trama ha un ruolo molto marginale (si parla di caccia, mica di Tolkien) vestiremo i panni di un cacciatore che approdato in un villaggio su un’isola, riceverà ingrati compititi via via più difficili e dovrà scoprire la causa dei terremoti che l'affliggono, come trama può sembrare un po' piatta e banale, ma condita di alcuni colpi di scena, che in qualche modo possono sorprendere piacevolmente il giocatore, ad aiutarci nelle battute di caccia o raccolta, si unirà un'amico che incontreremo nel proseguoio della nostra avventura e a discapito degli insegnamenti di Ockham non sempre la prima soluzione è quella esatta.
   La meccanica di gioco rispecchia fedelmente il più classico degli RPG di fattura orientale, infatti a centro schermo avremo il nostro alter ego virtuale, nella parte superiore della videata c'è la solita barra salute accompagnata da una seconda di resistenza e la possiblità di aprire il menù con informazioni sul personaggio e opzioni per rendere la nostra vita da cacciatori il più facile e piacevole possibile, infine possiamo ruotare la telecamera in modo da avere inquadrature a 360 gradi e in questo modo tenere d'occhio ogni cosa intorno a noi, aspetto fondamentale e da tenere sempre presente durante tutte le missioni, non solo quelle di caccia.
   Tecnicamente la fattura di MH3 non delude per niente, anzi è più che buona, le potenzialità della consolle sono state sfruttate bene, gli effetti, siano essi di acqua, luce, fumo o altro genere, sono resi in modo accurato, le texture hanno una qualità e un livello di dettaglio davvero apprezzabile, si ha l'impressione che sia un luogo reale, e anche il sonoro (compresi effetti audio che riguardano esplosioni, o il semplice suono di una pietra)segue fedelmente il gioco, mantenendo un ritmo calmo o più incalzante a seconda della situazione, un punto negativo riguarda la collisione dei poligoni che alcune volte fa storcere il naso, ma nulla di eclatante.
   L'originalità del titolo (che può piacere o no senza mezzi termini), fa di MH3 un prodotto tranquillamente godibile, anche se i vecchi fan della serie MH potrebbero trovarlo un po' troppo facilotto e poco profondo rispetto ai suoi predecessori, ma come per loro e i neofiti del genere, è un prodotto che vale la pena di essere giocato e, il multiplayer permette di incontrare altri cacciatori e avere così modo di migliorare le proprie tecniche e approfondire la conoscenza (che di certo non sarà completa neanche dopo aver finito di ottenere anche gli oggetti più rari del gioco) di questo variegato mondo: il mondo di Monster Hunter Tri.
   
   
8. poké-man
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   Pokémon Ranger: Tracce di Luce
   
   
   
   Storia
   Questo nuovo Pokémon Ranger è il terzo capitolo della saga di genere Action RPG, sviluppato da HAL Laboratory e distribuito da Nintendo in esclusiva per Nintendo DS. E' uscito in Europa il 5 novembre 2010.
   Testi a schermo in Italiano.
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   Il gioco si svolge nella piccola regione di Oblivia, dove vengono mandati due Pokémon Ranger in aiuto all'unico Ranger di zona. L'avventura comincia con il nostro personaggio affiancato dal suo collega che sfreccia tra i cieli in groppa ad uno Staraptor inseguendo i Bricconieri, il team malvagio del gioco. Il nostro eroe viene colpito e cade in mare, ma si salva e il collega viene rapito. Comincia così la nostra avventura, per salvare inizialmente l'altro Ranger, poi l'intera Oblivia!
   Dovremo inseguire i Bricconieri tra terra, cielo e mare con l'aiuto dei Pokémon catturati per la regione, del piccolo Pichu Ukulele e di alcuni Pokémon Leggendari!
   Dovremo inoltre salvare l'Oblivia del passato con delle missioni a tempo da svolgere con gli amici (o anche da soli)!
   
   Gameplay
   Il gameplay è quello classico della serie Ranger con qualche gradita aggiunta. Oltre a dover catturare i Pokémon facendo cerchi intorno ad essi, ci saranno anche fasi di esplorazione e inseguimento subacqueo e in volo. Inoltre si potranno evocare alcuni Pokémon Leggendari che ci aiuteranno nelle varie fasi di gioco. Sono presenti anche missioni a tempo da svolgere in multiplayer tramite wireless locale.
   
   Aspetto tecnico
   
   Grafica
   Stesso motore grafico dei precedenti due capitoli. Le ambientazioni non sono il massimo come caratterizzazione ma quel che c'è è ben fatto. Gli sprites dei Pokémon rispettano proporzionalmente le dimensioni “reali”.
   Audio
   Le musichette sono carine e ci accompagnano nel modo giusto per tutta l'avventura. Si passa dalla tranquilla sinfonia del piccolo villaggio di Cocona ad una melodia più “avventurosa” quando si è in groppa ad Entei, Raikou o Suicune.
   Tempo
   Questo terzo capitolo è il più longevo della serie Ranger. L'avventura principale si può completare in meno di 15 ore, ma il gioco vanta un ricco post-game: 301 Pokémon da catturare, 52 incarichi, 6 missioni extra da scaricare via Wi-Fi, oltre a 2 già incluse nel post-game e le missioni a tempo in Wireless con gli amici.
   Sfruttamento Touch Screen, wireless e Wi-Fi
   Il gioco può essere completato usando il solo Touch Screen, il wireless è usato solo per le missioni in multiplayer (da 2 a 4 giocatori) e il Wi-Fi solo per scaricare missioni extra. Alcune di queste missioni danno diritto a trasferire nei giochi Pokémon della serie principale di 4^ generazione dei Pokémon leggendari.
   
   Giudizio conclusivo
   Pokémon Ranger: Tracce di Luce è un valido Action RPG, che però alla lunga può risultare ripetitivo, soprattutto se fare cerchi intorno ai Pokémon non è la vostra passione.
   Penso però che il difetto più grande di questo gioco sia la troppa facilità.
   Per giocare a questo capitolo della serie Ranger non dovete aver giocato ai precedenti, dato che la storia è a sé, a parte qualche apparizione dei vecchi personaggi.
   Detto questo, se vi sono piaciuti gli altri Pokémon Ranger vi piacerà anche questo, ma se non avete mai provato un gioco della serie, è meglio se prima lo provate per non rischiare di esserne delusi.
   
   
9. UNNAMEDPLAYER
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   Se preferite la recensione è disponibile QUI in .doc.
   
   

   FLIGHT CONTROL
   -REVIEW-
   
   

   
   
   

   Data uscita: 19/02/2010
   Piattaforma: DSi Ware
   Sviluppatore: Firemint
   Categoria: Simulazione
   Prezzo: 500 DSi Points (5€)

   
   
   

   -PRESENTAZIONE GENERALE-

   
   
   Ecco a voi un titolo che non può mancare sulle vostre amate console a due schermi targate Nintendo: Flight Control per Dsi Ware!
   In questo gioco, sviluppato dall'emergente software house Firemint (già famosa per altri titoli su iPhone), dovrai guidare vari veivoli (tra cui elicotteri e aereoplani di varie dimensioni e velocità) che compaiono da diversi lati sullo schermo alla loro corretta pista di atterraggio senza farli collidere fra di loro.
   Il gioco è un porting del capitolo affermatosi da oltre un anno nell'App Store di Apple con una piccola differenza, il prezzo, che sulla piattaforma della mela è circa la metà; questo aumento è giustificato dagli sviluppatori affermando che è più dispendioso sviluppare un titolo su DS rispetto ad iPhone/iPod Touch.
   Questo porting confrontandolo con la controparte non evidenzia assolutamente la bassa risoluzione e le esigue capacità grafiche del Nintendo Dsi, ma al contrario conferma l'accoppiata vincente schermo touch screen inferiore-schermo superiore, usato in questo caso per segnalare i punteggi del giocatore.
   
   

   -GAMEPLAY-

   
   
   

   

   
   Veniamo ora al gameplay del gioco, in cui dovremo vestire i panni di un controllore di volo a cui viene affidata la gestione del traffico aereo di un areoporto.
   La divertente dinamica di gioco è semplice e innovativa, infatti basta poco tempo per imparare a giocare a Flight Control; nello schermo superiore vi sono i punteggi del giocatore, mentre nello schermo inferiore touch screen è visualizzata la schermata di gioco in cui compaiono la pista di atterraggio con attorno lo spazio aereo da cui arrivano i veivoli da selezionare e da trascinare alle corrette piste di atterraggio, il tutto tramite pennino.
   Vi sono oltre 10 tipi di veivoli differenti, tra cui jet, idrovolanti ed elicotteri: ogni categoria deve essere indirizzata alla propria pista di atterraggio, evitando di perdere troppo tempo aumentando il traffico nello spazio aereo (anche perché alcuni aerei sono più veloci di altri), ma soprattutto evitando le collisioni, che porteranno al game over. Anche le ambientazioni sono varie, potendo scegliere fra cinque diversi aeroporti, fra cui una portaerei e un habitat ventoso (in cui vengono abilitate o disabilitate le piste di atterraggio a seconda della direzione del vento, segnalata da una bandierina centrale).
   Vi è anche una divertente modalità cooperativa multigiocatore*: bisognerà guidare i velivoli nello spazio aereo del tuo amico aiutandolo nel compito di controllore di volo.
   *è necessario avere installato Flight Control in entrambe le console.
   
   

   -ASPETTO TECNICO-

   
   
   L'elemento tecnico su questo gioco è buono, infatti il tutto è mantenuto a un framerate costante e fluido (è anche possibile aumentare la velocità utilizzando il tasto >> a sinistra del touch screen).
   Inoltre l'accoppiata schermo inferiore-schermo superiore è estremamente funzionale per tenere d'occhio i propri punteggi e l'uso del pennino è incredibilmente efficace per direzionare i veivoli.
   L'unica pecca è l'audio, praticamente assente durante il gameplay eccetto la musica iniziale di introduzione.
   
   

   -GIUDIZIO FINALE-

   
   
   Il giudizio finale è quasi a pieni voti per questo divertente gioco di strategia simulativa sviluppato da Firemint, il gioco si presenta benissimo nel suo insieme, è estremamente coinvolgente e riempierà sicuramente ore del vostro pomeriggio. Un titolo che non può mancare nelle case di ogni videogiocatore.
   
   
   
10. filomancio
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    Pokémon Oro HeartGold / Argento SoulSilver
    TRAMA
    Il gioco parte con il protagonista che si sveglia e viene chiamato dalla mamma, che gli dona un PokéGear, esso funziona da radio (non subito ottenibile), telefono e mappa. Il ragazzo entra poi nel laboratorio del Professor Elm che gli dona un Pokémon a scelta tra 3 Pokémon di tipo Erba, Acqua o Fuoco per andare da Mr Pokémon. Lì incontra anche il Professor Oak che regala al giocatore un PokéDex, un'enciclopedia Pokémon. Uscendo dalla casa di Mr Pokémon si viene contattati da Elm via telefono che ci dice che un ragazzo dai capelli rossi gli ha rubato un Pokémon, tornando al laboratorio del professore si incontra il ragazzo, che deve essere battuto. Una volta tornati al laboratorio si deve dire il nome del ragazzo ad un poliziotto, e qui comincia l'avventura. Lo scopo del gioco è battere la lega Pokémon, presidiata dai SuperQuattro e dal Campione. Per accedere alla lega Pokémon bisogna raccogliere 8 medaglie battendo i rispettivi 8 capipalestra della regione di Johto. L'avventura però non finisce qua, altri capipalestra ed allenatori fortissimi sono lì ad aspettare per lottare!
    
    Scelta dei Pokémon iniziali
    GAMEPLAY
    Il gameplay del gioco (rimasto quasi invariato da più di 10 anni) è di stampo jRPG strategico, si dovranno far combattere i propri mostriciattoli con quelli degli avversari, insegnandogli mosse che impareranno via livello, via MT (macchine tecniche) o MN (macchine nascoste). Ci sono dei minigiochi come il Gira-Voltorb del casinò, che permette di vincere dei gettoni scambiabili per MT, oggetti o Pokémon, o il Pokéathlon, dove si faranno fare delle gare sportive ai propri Pokémon. C'è anche un posto speciale chiamato Parco Lotta, dove ci sono 5 edifici dove poter far lottare i propri Pokémon (ma anche affittati nell'Azienda Lotta) in condizioni di lotta diverse dalle solite. In più nella confezione di gioco è presente il Pokéwalker, un contapassi su cui inserire un Pokémon via infrarossi, che potrà essere allenato semplicemente camminando, su esso si possono catturare vari Pokémon, anche non catturabili nel gioco, oppure trovare MT ed oggetti.
    Il Pokéwalker
    ASPETTO TECNICO
    Grafica: putroppo non è molto curata in confronto ad altri titoli usciti per Nintendo DS ma, secondo me, è un particolare trascurabile.
    Audio: per gli amanti della serie fin dall'inizio è una goduria risentirsi la vecchia colonna sonora di Oro e Argento riarrangiata, oppure riascoltabile originale grazie al Lettore GB (). Purtroppo i versi dei Pokémon sono gli stessi dal GB mattone.
    Il gioco ha degli scatti in situazioni di sovraccarico.
    CONSIDERAZIONI FINALI
    Il gioco è un must per gli amanti della serie, ed un eccellente gioco sia per i neo-fan di Pokémon sia per chi non si è mai avvicinato alla serie. Le musiche degli originali riarrangiate sono la ciliegina sulla torta di un gioco che, seppur non avendo una buona trama o una buona realizzazione tecnica, è molto bello. L'uso dello stilo non è fondamentale ma può essere usato in sostituzione dei tasti a destra della console (A,B,X,Y,R,Start,Select) avendo tutte le funzioni accessibili a quei tasti nel touch screen.
    I VOTI
    Grafica: 7.5, purtroppo non è un granché come grafica
    Audio: 8+, le musiche di O/A sono fantastiche, non do 9 per via dei versi dei Pokémon che rimangono uguali a loro stessi da tempo
    Durata: 10-, per ottenere tutte le stelline della scheda allenatore ci vuole un sacco di tempo ed è anche abbastanza difficile. Potenzialmente infinito in WiFi.
    Gameplay: 8.5, buonissimo, ma si sente che è lo stesso da tempo
    Voto Personale: 10, per me è un gioco perfetto (a parte la grafica, ma come ho detto per me è un particolare trascurabile), più di 300 ore giocate solo ad allenare Pokémon, ancora dovrei finire il Pokédex (anzi, sono agli inizi)
    
    
11. CityHunter1996
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    Darksiders
    Trama

    
    Darksiders narra le vicende di Guerra, uno dei cavalieri dell’apocalisse. Sin dall’alba dei tempi la guerra tra il paradiso e l’inferno era incessante finchè non intervenne l’Alto Consiglio. Durante questo caos nacquero gli uomini, l’Alto Consiglio riuscì a far stipulare un patto di pace tra Inferno e Paradiso (Anche grazie all’aiuto dei propri servi, i cavalieri dell’apocalisse) a cui verrà messo fine quando il terzo regno sarà pronto per la grande guerra che inizierà quando il settimo sigillo verrà sciolto e i cavalieri dell’apocalisse verrano evocati causando l’apocalisse sulla terra. 2010: Guerra, uno dei cavalieri dell’apocalisse viene evocato mettendo fine al patto e facendo iniziare l’apocalisse. Durante la ricerca dei suoi fratelli Guerra perde i suoi poteri e viene catturato dall’Alto Consiglio. Guerra scopre di essere l’unico cavaliere risvegliato e che il settimo sigillo non sia stato sciolto, inoltre viene accusato di aver tradito, così è costretto a partire alla ricerca del vero traditore.
    

    Gameplay

    
    Giudicare Darksiders in base alle prime ore di gioco è la cosa più sbagliata che si possa fare. All’inizio del gioco Guerra perde i suoi poteri e quindi potrebbe risultare lento e goffo ma grazie ad un “negozio” potrà scambiare Anime(La moneta corrente) in cambio di nuove abilità/armi. Un’altra cosa sbagliata da fare è paragonare Darksiders agli altri Action famosi quali GOW o DMC, Darksiders è un ibrido tra i titoli sopracitati e gli action quali Zelda e Metroid restituendo una ottima varietà di gioco. Il team di Vigil Games è riuscito a rendere molto vario il gioco grazie alla grande varietà di situazioni proposte, degli enigmi ben congeniati e delle divertenti Boss Battle che non stancano mai. Per correttezza sento di dover segnalare alcuni problemi con qualche enigma, non perché questi siano troppo difficili, piuttosto per la mancanza di indizi che potrebbero renderli meno frustanti.
    

    Aspetto tecnico

    
    La resa grafica è ottima grazie all’ottimo utilizzo di contrasti e delle scelte cromatiche che fanno passare in secondo piano alcune texture di basso livello. Ma la cosa che rende l’aspetto di Darksiders fantastico è merito della direzione artistica. Dietro alla direzione artistica c’è un BIG della Marvel, Joe Madureira che ha creato personaggi di grande spessore e ambientazioni belle e varie. La sountrack è composta da brani di grande spessore che rendono epica l’avventura.
    

    Giudizio Finale

    
    Darksiders non è un capolavoro, ma è un ottimo gioco che merita di essere giocato e se non fosse per i pochi difetti (Elencati nella recensione) potrebbe aspirare al titolo di capolavoro.
    
    
12. Emapika
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    Dragon Ball Origins 2
    
    
    
    STORIA
    Dragon Ball Origins 2 è appunto il sequel di Dragon Ball Origins. La storia riprende esattamente da dove termina nel 1° capitolo. Dopo la sconfitta di Goku da parte di Jackie Chun (che in realtà è il maestro di Goku,il Maestro Muten) nello scorso torneo Tenkaichi,Goku parte subito alla ricerca della Sfera del Drago dalle 4 Stelle,un vecchio cimelio del suo defunto nonno Gohan,approfittando del fatto che in viaggio potrà anche allenarsi. Dopo un breve tutorial,Goku comincia a girare per il mondo alla ricerca di questa sfera. Lungo il suo viaggio incontrerà un esercito malvagio,il Red Ribbon,che intende ottenere tutte le Sfere del Drago per poter esaudire un loro misterioso desiderio. Infatti,se tutte le 7 Sfere del Drago,compresa anche la sfera che cerca Goku,sono riunite,apparirà il Drago Shenron,in grado di esaudire qualunque desiderio. Goku è determinato a trovare la sua sfera e a combattere il malvagio Red Ribbon,che intralcia la sua ricerca che sottomette i più deboli!
    
    GAMEPLAY
    Il Gameplay è molto simile al capitolo precedente,ma con qualche piacevole miglioria. Innanzitutto,all’inizio del gioco vi chiederà se volete giocare con i tasti,con lo stilo o con entrambi i metodi. Se scegliete di utilizzare i tasti,potrete muovere il personaggio con il D-Pad,e con gli altri rispettivi tasti potrete compiere altre azioni,come aprire il menù o attaccare.Se scegliete di giocare con lo stilo,tutte le azioni saranno regolate da un preciso uso dello stilo,come ad esempio un semplice tocco per colpire,tenere premuto in una direzione per muoversi…….In questo capitolo la combinazione degli attacchi è molto più curata a differenza del 1° capitolo.Potrete creare una combinazione ed infine utilizzare un’attacco finale differente a seconda della combo.Potrete ad esempio lanciare un nemico in aria per seguirlo e scatenarvi in una combo aerea o lanciarlo lontano. Come nel primo capitolo anche qui potrete usare il Bastona del potere per attacchi a distanza.Un’interessante novità è la possibilità di poter usare non solo Goku,ma anche altri personaggi,come Bulma o Crilin. Potrete anche giocare una partita in Multiplayer con un vostro amico,in cui ognuno muoverà il proprio personaggio.
    
    
    ASPETTO TECNICO.
    Il gioco vanta un’ottima grafica,tutti i personaggi e scenari sono ben modellati e tutto nel gioco scorre fluidamente,senza nessun tipo di blocco o scatti. Le vostre avventure saranno accompagnate da un discreto accompagnamento musicale,con alcune melodie che potrebbero rimanervi in testa anche dopo aver spento il DS,come quella all’avvio del gioco. Le melodie sono scelta accuratamente in basa all’atmosfera dello scenario. I controlli sono comodissimi,e con la scelta di utilizzare tasti o stilo,i controlli sono molto facili e accessibili a tutti. Questo sequel corregge inoltre alcuni difetti del primo,come il difficoltoso sistema di combattimento.
    
    
    GIUDIZIO FINALE
    Questo può essere in breve Dragon Ball Origins 2. Consiglio a tutti,fan e non,di giocarsi questo validissimo titolo,capace di intrattenere con ore di divertimento,grazie ai divertenti combattimenti,la coinvolgente storia,e,come se non bastasse,anche la risoluzione di alcuni enigmi per riuscire ad accedere all’area successiva. Potete ritenervi più che soddisfatti dalla realizzazione tecnica di questo titolo,ben realizzata e curata. Un titolo DS che molti dovrebbero possedere. Se lo avete già….complimenti per l’acquisto! Se non lo avete,rimediate al più presto.
    
    Recensione realizzata da Emapika in occasione del 5° Contest del Babbo Contest 2010/2010 di Gbarl,è vietata la copia senza il consenso dell’autore.