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> [RECENSIONE] [3DS] Attack Of The Friday Monsters - A Tokyo Tale -
Wise Yuri
messaggio Thursday 25 July 2013 - 15:59
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Introduzione


Ed eccoci all'ultimo titolo di Guild 02, in un certo senso il più curioso di tutti, un'avventura/simulatore ambientata in un Giappone anni '70 realistico (sebbene in stile manga), eccetto che per i Kaiju (mostri giganti come Godzilla o Rodan, spesso combattuti da supereroi in tuta attilata e costumi assurdi) degli show televisivi che ogni venerdì prendono vita e si aggirano nei quartieri!
N.B. Come per gli altri titoli Guild, il testo è completamente in inglese, mentre il doppiaggio è quello originale giapponese.

Storia e Gameplay


Ambientato negli anni '70, il gioco vi mette nei panni di Sohta, un bambino di 10 anni che si è appena trasferito in un villaggio nella parte rurale di Tokyo e adora gli show televisivi in cui squadre di ranger spaziali combattono contro mostri giganti, dei quali ama collezionare carte.
L'unica cosa strana del posto in cui vive è che regolarmente, ogni venerdì, appaiono dei mostri reali; al contrario di quelli della TV, questi mostri sono difficili da vedere, ma lasciano sempre diversi segni del loro passaggio. Il tutto è raccontato dal punto di vista dei bambini, ed assieme a Sohta scoprirete le varie bizzarre vicende e i misteri del luogo, imparando a conoscere i bambini del villaggio ed anche gli adulti.
La storia è molto semplice, ed è appunto incentrata su questa strana ricorrenza del villaggio, cioè la periodica apparizione di un mostro gigante, e su come i bambini vivano la vicenda, ma ci sono alcune sorprese ed un paio di colpi di scena ben congegnati che rendono le vicende sempre curiose ed interessanti da seguire; ad aiutare il tutto ci sono dei dialoghi scritti molto bene, che strappano spesso qualche risata e inchiodano perfettamente il tono ed il setting.



Parlando di gameplay... non c'è molto da dire, visto che come per The Starship Damrey (o titoli come Flower e Sun and Rain) è la storia a far da padrona, e il gioco si basa più sull'immergere il giocatore nel suo mondo e nelle sue vicende che sul gameplay, decisamente scarno visto che il consiste per lo più nel girare nel villaggio, premendo A per parlare con i personaggi, il che fa avanzare i vari episodi in cui è suddiviso, e dunque la storia.
A questo riguardo, il titolo è diviso in diversi episodi, come una serie tv, ma questi non vanno in ordine cronologico, e spesso alcuni si muovono in parallelo con altri, o si possono completare solo dopo aver fatto progressi in un altro, il che permetta alla trama di non essere troppo rigida o controllata, sebbene ci sia comunque un ordine preciso in cui avanza il tutto, e non sempre abbiate due o più obiettivi sulla mappa.
A questo proposito, lo schermo inferiore del 3DS gestisce la mappa, che mostra dove sono i personaggi e dove andare per continuare un episodio, e serve anche da menu, in cui potete vedere i glim raccolti, le carte possedute, e combinarle se potete, salvare, o anche modificare le parole dell'"incantesimo" da lanciare su chi ha perso contro di voi al mini-gioco delle carte mostro (ne parliamo sotto).

Oltre all'esplorare le zone della città rurale ed al backtracking, potrete trovare degli oggetti luccicanti per terra, e dopo che avrete raccolto il numero richiesto di questi piccoli oggetti chiamati glim otterrete una carta di un mostro gigante. Una volta ottenute 5 carte potrete giocare a Monster Cards contro gli altri ragazzini; vincendo una battaglia si diventa il "boss", mentre l'avversario diventa il sottoposto e potrete lanciargli un "incantesimo" (che non fa nulla a parte far cadere il personaggio e vederlo rialzarsi), oltre a ricevere informazioni extra da lui e da altri vostri sottoposti. È una distrazione divertente, e sebbene più un extra che un elemento essenziale del gioco, in alcuni punti dovrete giocare a Monster Cards per far avanzare la storia.

Questo mini-gioco di carte funziona in maniera un po' strana: dopo aver messo cinque carte coperte sul tavolo, il gioco fornisce una stima sulle vostre vincite, perdite e pareggi, e ipotizza il risultato tra due o più carte vostre e quelle dell'avversario. Dunque potrete scambiare di posizione due delle vostre carte (mentre l'avversario fa lo stesso), ed infine vengono mostrate le carte mostro, che vincono o perdono secondo le classiche regole "sasso-carta-forbici", o nel caso di carte dello stesso tipo secondo la loro forza. Ci sono anche carte con un doppio tipo, che a loro volta vincono contro due tipi, e più carte dello stesso mostro possono essere combinate per potenziarle; le carte da raccogliere sono una quindicina, quindi, sebbene il mini-gioco sia molto semplice, è un'aggiunta gradita che nel post-game assicura una buona rigiocabilità (forse persino troppa).

Grafica e Sonoro




Attack Of The Friday Monsters unisce dei personaggi realizzati in un buon cel shading a sfondi ed ambientazioni disegnate a mano; i due stili si uniscono perfettamente, dando al gioco un'atmosfera da manga/anime slice of life molto adeguata, ed il 3D è molto piacevole. Il sonoro è composto principalmente dai rumori ambientali, ma ci sono alcune tracce musicali, tutte piacevoli. C'è anche un po' di doppiaggio (principalmente la voce narrante e dei messaggi d'avviso), che è stato lasciato nella sua versione originale giapponese. Lo stile è quello di una storia che vede come protagonisti e focus i ragazzini, e cattura questo feeling anche grazie ad una narrazione nello stile di un manga/anime per ragazzini, ma non è mai eccessivo a questo riguardo. È tutto sempre molto allegro e colorato, ma mai melenso.

Longevità


La notizia cattiva è che il titolo Millennium Kitchen richiede poco meno di 3 ore per arrivare ai crediti finali (e l'abilità del giocatore ha poca importanza, visto che a parte il mini-gioco Monster Cards, il gameplay consiste nel parlare con i personaggi e girare nel villaggio); la notizia buona è che c'è un po' di contenuto post-game, tra episodi potenzialmente non conclusi e la collezione di carte mostro da completare, ed è sempre possibile sfidare liberamente gli altri ragazzini a Monster Cards per scoprire qualcosa di nuovo. Il tutto aggiunge circa 3 o più ore, ma più che altro perché avrete difficoltà a trovare il modo di completare un episodio, o vi manca un glim per ottenere una carta, ma non riuscite ad ottenerlo facilmente (perché i glim vinti come ricompensa delle vittorie sono casuali). Quindi sì, il post game probabilmente vi prenderà molto più del previsto, ma non per i motivi giusti. Come negli altri titoli Guild, se avete un salvataggio di un titolo Guild nella scheda SD del 3DS, potete sbloccare un piccolo extra (qui una collezione di artwork e sketch dei personaggi e delle ambientazioni).

Commento Finale


Attack Of The Friday Monsters è un altro titolo Guild che non cerca di inserire meccaniche di gioco innovative o gameplay da applausi, ma vuole essere più un'esperienza che un gioco tradizionale, facendovi immergere nella storia e nei personaggi; riesce perfettamente a calare il giocatore in questo setting da Giappone rurale degli anni '70, in cui i bambini vanno matti per gli show che vedono supereroi come Ultraman combattere mostri giganti mutati o venuti dallo spazio, e cattura perfettamente lo spirito di queste vecchie serie tv (in maniera un po' nostalgica), e il punto di vista di un bambino del tempo, che gioca a carte con gli amici e segue rapito questi show, che adora i mostri giganti quanto ammira i supereroi che difendono le città da questi ultimi. È come un film d'animazione interattivo, e vi dà quel feeling delle produzioni Ghibli.



Ha il suo fascino ed è certamente un titolo unico, ma se non siete interessati a titoli che pongono la storia come elemento centrale e focus del tutto (con il gameplay ridotto all'osso, quanto basta per servire alla storia), non cambierete idea con questo titolo. D'altro canto, se il concept ed il setting vi sembrano di vostro gusto, questa avventura grafica light/visual novel vi piacerà sicuramente, e vi ritroverete sempre curiosi di sapere come procederà il tutto, soddisfatti e con un sorriso allegro dipinto sulla faccia. Un peccato però che il post-game possa risultare così eccessivo e ripetitivo in quello che vi richiede di fare per completare la collezione e tutti gli episodi rimasti aperti, richiedendo più del tempo necessario a finire la trama principale. Sarebbe stato preferibile qualche episodio extra accessibile solo nel post game, invece di cercare di forzare questo tipo di gameplay in un titolo che è tutto incentrato sulla narrazione e sulla storia, ma questa è una lamentela minore.

Il prezzo non potrà convincere tutti per la longevità esigua del gioco principale, ma finché dura, è davvero una bella esperienza; d'altra parte volendo proporzionare il prezzo alla durata, non so quanti titoli triple A risulterebbero validi! Quindi fate i vostri calcoli e decidete se può essere un buon modo di spendere i vostri soldi; se però siete interessati ma non particolarmente affascinati dal setting e dai temi, converrebbe aspettare uno sconto, anche minimo.

Pro
+ Atmosfera, setting e tono da giappone rurale anni '70 in stile manga perfettamente azzeccati...
+ Esperienza particolare e che rende omaggio al genere dei super sentai e dei mostri giganti con affetto...
+ La storia è scritta molto bene, ed il mini-game di carte diverte ed aiuta molto il gameplay...


Contro
- ...ma non è qualcosa apprezzabile da tutti i palati.
- ...ma se non avete interesse o curiosità in questi due generi, non cambierete idea.
- ...ma diventa un po' ripetitivo ed eccessivo se volete completare la collezione di carte.


VOTO FINALE: 7


Recensione scritta da Wise Yuri per GBArl.it.
La riproduzione della stessa, senza il consenso dell'autore, è severamente vietata al di fuori di GBArl.it e Go!PSP.it.
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