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.: GBArl.it :. News sulle Console Nintendo - Emulazione - Flash Cards - Trainer _ Off-Topic _ Ricerca per una tesina

Inviato da: SupEr yOshI93 il Wednesday 11 January 2017 - 11:03

Buongiorno a tutti! Sto lavorando su una tesina per un'esame di Teoria e Critica dei Media ed avrei bisogno di raccogliere dati in merito all'introduzione del supporto di memorizzazione del CD-ROM in merito al campo dei videogiochi e console.

Quello che vorrei chiedervi è di esprimermi la vostra opinione ed esperienza in merito a quel periodo, cosa avete pensato o/e provato quando è stato introdotto/annunciato, come secondo voi è cambiato o no il panorama videoludico, come è stato accolto in generale in maniera positiva o negativa, se ha risolto o no problemi che oggi giorno ancora si presentano, se ha portato innovazioni o se ha creato nuove problematiche.

Tenete a mente che non voglio mettere su una discussione di gruppo di quale sia il supporto di memorizzazione migliore o di come uno sbaglia o sia giusto di più rispetto ad un altro, avrei semplicemente bisogno delle vostre singole opinioni e sensazioni. Nel commento potete fare riferimenti anche a fonti esterne, se necessario, per poter arricchire il vostro contenuto.

So che ce ne sono di articoli e saggi che possano darmi informazioni in abbondanza sull'argomento ma il punto è che voglio fare una ricerca basata direttamente sui commenti di utenti ed ho pensato che come archivio di raccolta dati, questo bel foro (ed un'altro) potesse essermi d'aiuto. biggrin.gif Se qualcosa non vi fosse chiaro, chiedetemi pure!
E probabilmente potrei fare riferimenti ipertestuali o direttamente riportare i vostri commenti nel mio scritto. Quindi se non volete essere eventualmente citati, scrivetelo pure direttamente a fine commento. In ogni caso ad esame finito e se non farà troppo schifo, vi pubblicherò ben più che volentieri la tesina. olee.gif

Vi STRAringrazio in anticipo per ogni eventuale risposta. Se qualcosa non andasse bene, chiedo cortesemente ai moderatori di scrivermi direttamente in PM. happy.gif

Inviato da: CiccioFritz il Wednesday 11 January 2017 - 18:01

CITAZIONE (SupEr yOshI93 @ Wednesday 11 January 2017 - 11:03) *
..cut...


bellissimo argomento, anche perchè mi riporta alla mia infanzia, dove si girava con i pacchetti di floppy disk un po' come le figurine...

L'introduzione dei CDROM è stata per me una grande rivoluzione: finalmente potevo dormire sonni tranquilli che quello che era presente sul disco (tranne in casi di disgrazie totali o smarrimenti) era lì per sempre. Chi ha vissuto nell'era dei floppy (o delle cassette ancora prima, ma sopratutto l'era dei floppy) sa benissimo il patema che si soffriva ogni qualvolta si inseriva il supporto nel computer e iniziava la lettura

molti si ricordano questo:



ed era il terrore di tutti i videogiocatori. Io stesso ho rovinato una copia originale di Monkey Island su floppy (il 3° floppy, me lo ricordo ancora) perchè in quel gioco lo swap dei floppy era talmente intenso che alla lunga si rovinavano.

Il CD-ROM mi ha liberato da questo incubo, dandomi l'illusione che avessero creato il supporto eterno, perfetto, indeteriorabile (beata gioventù). La velocità maggiore, lo spazio maggiore, la comodità maggiore, tutte cose che fino a quel momento erano impensabili. Il salto tecnologico dal floppy al CD-ROM è, secondo me, una di quelle cose che hanno cambiato il mondo degli home-videogame, portandoli da una cosa "per pochi smanettoni" alle masse.

Sarebbe bello scrivere fiumi di parole, ma il tempo è tiranno. Se riuscirò, integrerò più avanti. Spero di leggere tante cose interessanti sull'argomento

Ciao!!

Inviato da: Moro45 il Wednesday 11 January 2017 - 18:39

Il CD-ROM fu una rivoluzione visto che moltiplicava per quasi 500 la capacità dei supporti di archiviazione, da 1,44Mb a 640Mb. Non se ne poteva più di giochi su 10 o più floppini che per installarsi ci mettevano una mezza giornata. Inoltre gli sviluppatori avevano delle forti limitazioni proprio per questo, non potendo eccedere troppo nel numero dei floppy.
Mi ricordo che il primo che comprai era un Sony con controller proprietario, ovviamente, su scheda slot ISA. Costato un mezzo sproposito (circa 400000 lire) era però fighissimo anche perchè ero praticamente l'unico ad averlo pinch.gif
Comprai anche uno dei primi giochi CD-ROM only ovvero Star Wars: Rebel Assault, che spesso usavo per far rosicare i miei amici in visita.
Insomma, una esperienza che non si dimentica wink.gif

Inviato da: SupEr yOshI93 il Thursday 12 January 2017 - 11:21

Intanto grazie per le vostre risposte! Purtroppo so che ci sarebbe da spendere molto tempo (che molti non hanno) ed immagino che neanche un commento in sè possa riassumere totalmente tutti gli aspetti dell'esperienza che fu' in quel periodo ma anche un semplice commento, non troppo lungo o troppo complesso, può andare benissimo. smile.gif
Comunque per le risposte che fino ad ora ho ricevuto, vedo che il salto si è più sentito dal floppy al CD. Ho sottovalutato l'ampiezza dei supporti di memorizzazione, m'aspettavo cartucce a confronto con i CD ma ben venga sbagliarmi pinch.gif

Inviato da: CiccioFritz il Thursday 12 January 2017 - 14:10

CITAZIONE (SupEr yOshI93 @ Thursday 12 January 2017 - 11:21) *
m'aspettavo cartucce a confronto con i CD


Da sempre esistono 2 tipi di videogiocatori: i consolari e i pcari (e nessuno vieta che una persona li sia entrambi). Io (e penso anche Moro45 da come scrive) sono un pcaro, cresciuto ad atari, commodore, specturm e poi passato al computer (8086, 80286, 80386, etc..), quindi, almeno nel mio caso, la cartuccia è stato un qualcosa che non mi ha toccato direttamente.

Forse il passaggio da cartuccia a DVD è stato meno eclatante di quello da Floppy a Cd, ma posso garantirti che in ambito PC è stato qualcosa che ha reso la vita dell'utente molto più semplice ed è servito a ridurre l'odio provato nei confronti del PC.

Avete presente che conservo ancora una copia di installazione in floppy di windows 95? 15 floppy da cambiare uno dopo l'altro per un'installazione che sembrava un travaglio laugh.gif

Inviato da: Senso il Thursday 12 January 2017 - 14:32

Il fatto è che, in ambito consolle, il passaggio da cartuccia a cd ha comportato il cambio di consolle, quindi non è possibile fare un paragone in quanto tutta la consolle veniva sostituita, passando ad un sistema potenzialmente migliore.
Il passaggio da floppy disk a cd, per un possessore di pc, poteva essere fatto semplicemente montando un nuovo componente hardware, per cui il vantaggio era reale e percepibile.
Quando dovevi installare un gioco ed avevi dieci floppy disk, passavi le ore a cambiare dischi. Lo stesso gioco veniva invece installato e giocato in pochi minuti se su cd rom (basti pensare a tutti i giochi della lucas games...), ma anche a doom o ad alone in the dark e ultima VII).
L'ultima consolle montante cartucce e convivente con una con cd rom, è stata il Nintendo 64, che aveva come concorrenti PSX e Sega Saturn. Il livello di qualità dei giochi era praticamente lo stesso, ma con le cartucce non c'erano mai problemi di caricamento o di conservazione del gioco nel tempo, tanto è che ancora oggi posso utilizzare il mio N64 senza paura di vedere un errore di caricamento disco.
Pensando alla praticità del disco unico rispetto ai dischetti, anche alcuni giochi su cd prevedevano il cambio, ad esempio Shenmue su Dreamcast o Final Fantasy su Playstation, mentre un gioco su cartuccia era tutto su quella e non prevedeva alcun sbattimento di cambio supporto
L'altro problema/vantaggio era legato alla maggiore possibilità di piratare i giochi se su supporto a disco, ma questa è un'altra storia.
Per quanto riguarda la mia esperienza in merito, considera che ho iniziato a giocare con pong...
Per rispondere invece alla parte relativa alle sensazioni provate nel cambio di supporto, mi ricordo che ho provato la netta sensazione di entrare in una nuova era videoludica, cioé il cd era il futuro, mentre la cassetta era roba da bambini, al di là del gioco stesso. E' stato esaltante e molto piacevole. Era come se tutto funzionasse meglio, quando non dava errore di caricamento :-).

Inviato da: averino il Saturday 14 January 2017 - 10:27

Per me nulla... anzi è stato l'inizio della fine per i giochi di qualità e l'inizio del regno dei pirati. Un poco come il 3d per il cinema.... ma per fortuna ora c'è una controtendenza

Inviato da: CiccioFritz il Tuesday 17 January 2017 - 11:10

CITAZIONE (averino @ Saturday 14 January 2017 - 10:27) *
..anzi è stato l'inizio della fine per i giochi di qualità e l'inizio del regno dei pirati...


Non capisco in cosa il CD avrebbe portato alla fine della qualità... se dici che Internet e l'abitudine tutta moderna di rilasciare giochi incompleti perchè tanto si patcha al D1 ha portato a non avere più giochi di qualità, allora ti potrei dare ragione, ma il CD-ROM (e non il DVD, attenzione) non penso abbia portato un abbassamento della qualità dei videogiochi, ma ha dato spazio alla creatività, prima vincolata a spazi troppo stretti (perchè comunque anche se le cartucce era più capienti, parliamo sempre di 650mb contro 64mb max - 512mbit, quindi 10 volte tanto..)

Parlando sempre della differenza tra console e pc,su quest'ultimi i crack c'erano prima e ci sono stati dopo l'arrivo del CD-ROM. Cosa diversa sono le MOD per console, ma semplicemente perchè il mondo console era ancora relegato al mero "gioco da bambini" e la tecnologia di hacking hardware non era pronta per l'utente finale. Se le cartucce avessero durato ancora, sarebbero state hackerate come e forse più dei CD-ROM (come poi hanno dimostrato le varie schedine, non dimentichiamoci la nostra mitica R4....)



Inviato da: averino il Tuesday 17 January 2017 - 15:24

L'uso del cd ha portato la pirateria che ha portato la diffusione massiccia del videogioco rispetto al passato che ha portato l'uscita di prodotti di bassa qualità. Esattamente come nella musica e nel cinema.

QUOTE (CiccioFritz @ Tuesday 17 January 2017 - 11:10) *
QUOTE (averino @ Saturday 14 January 2017 - 10:27) *
..anzi è stato l'inizio della fine per i giochi di qualità e l'inizio del regno dei pirati...


Non capisco in cosa il CD avrebbe portato alla fine della qualità... se dici che Internet e l'abitudine tutta moderna di rilasciare giochi incompleti perchè tanto si patcha al D1 ha portato a non avere più giochi di qualità, allora ti potrei dare ragione, ma il CD-ROM (e non il DVD, attenzione) non penso abbia portato un abbassamento della qualità dei videogiochi, ma ha dato spazio alla creatività, prima vincolata a spazi troppo stretti (perchè comunque anche se le cartucce era più capienti, parliamo sempre di 650mb contro 64mb max - 512mbit, quindi 10 volte tanto..)

Parlando sempre della differenza tra console e pc,su quest'ultimi i crack c'erano prima e ci sono stati dopo l'arrivo del CD-ROM. Cosa diversa sono le MOD per console, ma semplicemente perchè il mondo console era ancora relegato al mero "gioco da bambini" e la tecnologia di hacking hardware non era pronta per l'utente finale. Se le cartucce avessero durato ancora, sarebbero state hackerate come e forse più dei CD-ROM (come poi hanno dimostrato le varie schedine, non dimentichiamoci la nostra mitica R4....)


Inviato da: GioSolia il Tuesday 17 January 2017 - 18:07

Sto maturando una risposta... però non sono d'accordo sul discorso pirateria esisteva già con le cassette sul c64 e con i floppy dopo... prima che con i CD...

Per me, che all'epoca ero piccino piccino il passaggio fu epocale! Niente swap di floppy niente rischio di distruzione incontrollabile, mi ricordo che ogni volta che inserivo una cassetta nel C64 prima di giocare c'era da fare i fioretti per sperare partisse tutto senza problemi.

Inviato da: Moro45 il Tuesday 17 January 2017 - 18:32

CITAZIONE (averino @ Tuesday 17 January 2017 - 15:24) *
L'uso del cd ha portato la pirateria che ha portato la diffusione massiccia del videogioco rispetto al passato che ha portato l'uscita di prodotti di bassa qualità. Esattamente come nella musica e nel cinema.


Ma neanche per sogno, anche perchè prima che i masterizatori e i supporti fossero costati poco ce ne è passato del tempo!!!
Viceversa copiare un floppy o un audiocassetta era molto più facile.
Ma ti rendi conto che stai facendo un discorso del tipo "ai miei tempi si che era tutta un'altra cosa.." e mi vien da sorridere visto che dubito fortemente ti possa avvicinare all'età del sottoscritto wink.gif

Inviato da: averino il Tuesday 17 January 2017 - 19:36

La possibilità tecnica esisteva... ma non esisteva un mercato. Dalla ps1 si è creato un mercato degno da scomodare gli investitori. Io la penso così. Ora esiste tanta roba, tra cui tanta roba brutta. Prima era un commercio ma più di nicchia e quindi uscivano cose pensate non il gioco annuale di calcio.

Lo stesso per le console... ora come ora facciamo da beta tester quando escono e poi correggono i bachi...

QUOTE (Moro45 @ Tuesday 17 January 2017 - 18:32) *
QUOTE (averino @ Tuesday 17 January 2017 - 15:24) *
L'uso del cd ha portato la pirateria che ha portato la diffusione massiccia del videogioco rispetto al passato che ha portato l'uscita di prodotti di bassa qualità. Esattamente come nella musica e nel cinema.


Ma neanche per sogno, anche perchè prima che i masterizatori e i supporti fossero costati poco ce ne è passato del tempo!!!
Viceversa copiare un floppy o un audiocassetta era molto più facile.
Ma ti rendi conto che stai facendo un discorso del tipo "ai miei tempi si che era tutta un'altra cosa.." e mi vien da sorridere visto che dubito fortemente ti possa avvicinare all'età del sottoscritto wink.gif

Inviato da: CapRichard il Tuesday 17 January 2017 - 19:52

Beh sulla questione CD, potrei dire che la cosa più importante ed interessante per me all'epoca fu il fatto di poter finalmente avere un'evoluzione audiovisiva tangibile. Sapevo che i CD avevano tanto spazio ed i programmatori non tardarono a capire come riempirli. La qualità audio da pochi bit a qualità CD da sola per me valse il passaggio tecnologico, con le colonne sonore dei nuovi Final Fantasy che riuscirono a prendermi su nuovi livelli. Lo spazio per i filmati in computer grafica e per mondi più grandi, avventure più lunghe e complesse, nonché lo spazio per il doppiaggio, hanno davvero aperto un mondo nuovo nel gaming.

CITAZIONE (averino @ Tuesday 17 January 2017 - 19:36) *
La possibilità tecnica esisteva... ma non esisteva un mercato. Dalla ps1 si è creato un mercato degno da scomodare gli investitori. Io la penso così. Ora esiste tanta roba, tra cui tanta roba brutta. Prima era un commercio ma più di nicchia e quindi uscivano cose pensate non il gioco annuale di calcio.


Mai vista tutta la libreria NES e SNES allora mi sa.... o l'AVGN. Puoi pensarla come vuoi, ma esistono fatti abbastanza evidenti, dove il mercato esisteva ben prima di quanto si pensi, visto che il NES lo salvò e gli investitori sono in giro da ben prima, dalla famosa Atari. Le schifezze ci sono sempre state ed in % siamo sempre stati là. I giochi belli sono sempre stati pochi anche. Senza considerare che Fifa 90, 95,96,97 e world cup 98 uscirono su SNES e Megadrive e la serie fifa partì da prima dell'uscita di PS1.

Inviato da: bombottino il Tuesday 17 January 2017 - 21:19

Non dimenticate comunque che fino al 1990 la pirateria in Italia era legalizzata per il fatto che le leggi sui diritti d' autore del 1941 non prevedevano lo sviluppo software. Quinda bastava cambiare nome e schermata iniziale ed era possibile duplicare e vendere i videogames commerciali come se fossero prodotti differenti, anche se il codice dietro era palesemente lo stesso. Le edicole si riempirono così di riviste come Peek, Poke, Logica 2000, Gruppo Editoriale Jackson, Linguaggio Macchina etc. che per la modica cifra di circa 8000 lire permettevano di portarsi a casa 10 o più videogames su cassetta, compresi i tripla a dell' epoca (ma anche tanto tanto pattume). E per controbattere la concorrenza delle edicole anche i (pochi) negozi di informatica di allora iniziarono a vendere le copie. I dispositivi a cartuccia si salvavano principalmente per due motivi:
1) L' elettronica commerciale di allora era molto più costosa di adesso e creare il clone di una cartuccia sarebbe costato molto di più della cartuccia originale stessa.
2) Non esistevano supporti di memoria adeguati per contenere le ROM, come si farebbe adesso con una SD o una penna USB. Basti pensare che i PC XT uscivano con un hdd da 20MB e gli AT invece 40MB, e parliamo di hdd enormi, grandi come uno slot da 5 pollici e un quarto.

Per quanto riguarda il CD-ROM i primi approcci su PC non furono proprio rosei, in quanto inizialmente erano unità molto costose, spesso esterne, ingombranti e lavoravano su schede dedicate. I driver per MS-DOS venivano forniti in C e dovevano essere adattati e compilati sistema per sistema. I sistemi di backup più usati rimasero a lungo quelli a nastro, il più diffuso era il Iomega Zip da 100MB facilmente trasportabile perché su porta parallela. Solo con WIn 95 si ebbe Plug'n'Play e unità che si interfacciavano con schede SCSI o EIDE e quindi relativo driver Atapi. La PS1 ha contribuito alla diffusione del CD-ROM soprattutto grazie ad un piccolo PIC che simulava in hardware la traccia 0 (detta traccia incopiabile) riportando così la pirateria ai tempi del C64 (però le leggi ormai erano differenti, basta chiedere ai B.A.D.) smile.gif


Inviato da: hem il Tuesday 17 January 2017 - 21:32

PS.: Se vuoi citarmi nella tua tesi, citami con il nome Iko, non come Hem, dato che già ho provato a richiedere un cambio di nome utente ma dai piani alti mi hanno detto che non si può fare tongue.gif

Io ho cominciato ad usare i PC un pò tardi rispetto alla mia generazione... ho comprato un pc usato con Windows 3.1 quanto già tutti avevano Windows 95 e stavano passando a Windows 98.

Ho ereditato da mio zio alcuni floppy disk con dei giochi, alcuni originali, altri copiati... la maggior parte di quei giochi, se non tutti, erano stand alone e non necessitavano installazione... giochi tipo Test Drive III e Prehistorik; forse l'unico installabile era Superkarts, ma non ci giocavo molto spesso.
Quando ho comprato un PC con Windows 98 e ho cominciato a giocare da CD, indubbiamente ho percepito il cambiamento in meglio.
Giochi molto più evoluti, molto più grandi, più fluidi.
La mia esperienza è stata un pò particolare, dato che sono passato dai giochi DOS su 3.1 ai giochi Windows su Win98.
E' vero che le prestazioni del CD erano migliori su tutti i punti di vista, però da un certo punto, ho sempre avuto un pò di nostalgia per il vecchio supporto.
Sul vecchio PC, chiudevo il sistema operativo, entravo in DOS e aprivo il gioco direttamente dal floppy; avevo l'impressione che tutte le risorse del sistema fossero dedicate al gioco, e che il gioco girasse al posto del sistema operativo, non c'era niente che girasse in background e consumasse risorse, rallentando il gioco o cose del genere.
Il suono del lettore floppy, e i giochi che quando si chiudevano ti lasciavano dei messaggi strani nella riga di comando, come dei saluti (ora non ricordo di preciso).
Certo, era un sistema meno affidabile, più scomodo, meno intuitivo e più difficile da gestire, però era anche più caratteristico.
Giocando su CD, ci sono grandi pregi, ma anche dei difetti... ci sono i giochi che ti chiedono di inserire il CD originale anche se non serve a nulla, solo per proteggere dalla pirateria, ci sono i pop-up dell'antivirus o di qualche processo di sistema, che minimizzano il gioco o in alcuni casi lo fanno addirittura crashare, ci sono i processi di sistema che causano rallentamenti, ci sono molti più problemi di compatibilità rispetto al passato, specialmente quando escono dei giochi più nuovi e il tuo PC non li regge.
Tuttavia, il nuovo supporto era sicuramente meglio, e non aveva più senso utilizzare i floppy.
Ogni volta che c'è un cambiamento, c'è qualcosa che si perde e qualcosa di nuovo che arriva, anche quei valori che il gioco su floppy aveva e che nel passaggio al CD si sono persi, era necessario perderli, perchè sul nuovo sistema operativo niente di tutto quello aveva più senso.
La maggior parte delle proprietà di cui ho parlato comunque non sono strettamente legate al supporto, ma al cambio di generazione, e sono influenzate da elementi esterni come lo sviluppo della potenza hardware, il multitasking, l'arrivo di Internet, ecc.
In quanto al supporto in se, io penso che i floppy fossero più belli, erano di plastica, tutti chiusi, non entravi mai a contatto con la superficie magnetizzata a meno che non volevi farlo di proposito... con il CD sono sempre stato preoccupato di rovinarlo, di graffiarlo, mi è sembrato molto fragile (tutto sommato era molto più fragile il floppy, ma la sensazione che trasmetteva il CD era quella).
Un'altra cosa che mi ha sempre infastidito del CD è l'impossibilità di scrivere o modificare il contenuto, a meno che non si fosse posseduto un componente hardware dedicato e un CD vuoto o riscrivibile.
Il CD era complessivamente migliore, ma non ho mai nutrito una grande simpatia per le unità ottiche, e sono felice che lentamente stiano sparendo nell'epoca attuale, sostituite da dischi a stato solido di vario tipo.


Per quanto riguarda le console, il passaggio al CD è stato, personalmente, molto più negativo.
Escludendo componenti aggiuntivi che permettevano la lettura dei CD su console di generazioni precedenti, la prima console che utilizzava il CD come supporto di memoria è stata la prima versione della PlayStation.
Da quando sono arrivati i CD, è arrivata la necessità di salvare su memory card, perchè i dati su CD non possono essere modificati (su N64 solo alcuni giochi richiedevano una periferica apposita per salvare, la maggior parte salvavano direttamente su cartuccia), e la relativa perdita dei salvataggi molto frequente per l'inaffidabilità delle memory card; è arrivato il crash perchè il CD salta e il gioco smette di funzionare, è arrivato il loading infinito, è arrivato lo spazio extra, che vuol dire filmati in CG, che vuol dire meno importanza al gameplay e più importanza ad elementi secondari quali grafica, storia, filmati...
Ho sempre ammirato la scelta (probabilmente sbagliata in ottica di marketing ma coraggiosa) di Nintendo di rimanere alle cartucce; è vero che non si potevano inserire filmati e musiche grandi mega e mega, ma i caricamenti erano molto più veloci (diciamo istantanei) e il tutto era molto più solido e affidabile; oltre al fatto che come dicevo prima, la maggior parte dei giochi (o almeno di quelli proprietari Nintendo) non aveva bisogno di una memory card.
E' vero, Sony ha pubblicizzato la sua PlayStation come un non-videogioco, nella sua campagna pubblicitaria ha puntato sul ridicolizzare i videogames del passato (ricordate la pubblicità in cui prendevano in giro Pacman), e sopratutto, la PlayStation poteva leggere i CD musicali, quindi non era solo un videogioco, era anche un lettore multimediale utile, i videogiochi "puri" erano per bambini.
Purtroppo questo messaggio è riuscito a passare, si è diffuso e divenne l'opinione comune, ed è anche grazie a questo che Playstation trionfò e il Nintendo 64 non fu un grande successo come ci si aspettava.
Come già qualche utente prima di me ha scritto, le cartucce erano per bambini, il futuro era il CD, il CD è serio, ci puoi sentire la musica, mentre la cartuccia serve solo a giocare, è per bambini... io mi sono sempre opposto a questa filosofia, ma Sony è riuscita ad imporla, e per questo il mercato dei videogames è stato dominato dalle unità ottiche fino all'attuale generazione, nonostante ora ci siano i mezzi per sostituirle.
Per fortuna Nintendo sta cercando di cambiare questo scenario, e io spero vivamente che ci riescano, se prima i CD erano il futuro, oggi penso che i "CD" (blue ray o quello che vuoi) siano destinati a sparire rimpiazzati dalle unità a stato solido, e questa prospettiva non mi dispiace affatto.
Già alcuni computer portatili non hanno il lettore CD, i tablet e gli smartphone non lo hanno mai avuto, c'è sempre meno spazio per i "dischetti".

Sono un pò di parte biggrin.gif

Inviato da: averino il Tuesday 17 January 2017 - 23:32

Mi piace molto questo post. Lo condivido e ribadisco che, per me, i giochi sono qualitativamente peggiorati nel ventennio appena passato. Intrrnet e i cd sono stati una combo letale!

QUOTE (hem @ Tuesday 17 January 2017 - 21:32) *
PS.: Se vuoi citarmi nella tua tesi, citami con il nome Iko, non come Hem, dato che già ho provato a richiedere un cambio di nome utente ma dai piani alti mi hanno detto che non si può fare tongue.gif

Io ho cominciato ad usare i PC un pò tardi rispetto alla mia generazione... ho comprato un pc usato con Windows 3.1 quanto già tutti avevano Windows 95 e stavano passando a Windows 98.

Ho ereditato da mio zio alcuni floppy disk con dei giochi, alcuni originali, altri copiati... la maggior parte di quei giochi, se non tutti, erano stand alone e non necessitavano installazione... giochi tipo Test Drive III e Prehistorik; forse l'unico installabile era Superkarts, ma non ci giocavo molto spesso.
Quando ho comprato un PC con Windows 98 e ho cominciato a giocare da CD, indubbiamente ho percepito il cambiamento in meglio.
Giochi molto più evoluti, molto più grandi, più fluidi.
La mia esperienza è stata un pò particolare, dato che sono passato dai giochi DOS su 3.1 ai giochi Windows su Win98.
E' vero che le prestazioni del CD erano migliori su tutti i punti di vista, però da un certo punto, ho sempre avuto un pò di nostalgia per il vecchio supporto.
Sul vecchio PC, chiudevo il sistema operativo, entravo in DOS e aprivo il gioco direttamente dal floppy; avevo l'impressione che tutte le risorse del sistema fossero dedicate al gioco, e che il gioco girasse al posto del sistema operativo, non c'era niente che girasse in background e consumasse risorse, rallentando il gioco o cose del genere.
Il suono del lettore floppy, e i giochi che quando si chiudevano ti lasciavano dei messaggi strani nella riga di comando, come dei saluti (ora non ricordo di preciso).
Certo, era un sistema meno affidabile, più scomodo, meno intuitivo e più difficile da gestire, però era anche più caratteristico.
Giocando su CD, ci sono grandi pregi, ma anche dei difetti... ci sono i giochi che ti chiedono di inserire il CD originale anche se non serve a nulla, solo per proteggere dalla pirateria, ci sono i pop-up dell'antivirus o di qualche processo di sistema, che minimizzano il gioco o in alcuni casi lo fanno addirittura crashare, ci sono i processi di sistema che causano rallentamenti, ci sono molti più problemi di compatibilità rispetto al passato, specialmente quando escono dei giochi più nuovi e il tuo PC non li regge.
Tuttavia, il nuovo supporto era sicuramente meglio, e non aveva più senso utilizzare i floppy.
Ogni volta che c'è un cambiamento, c'è qualcosa che si perde e qualcosa di nuovo che arriva, anche quei valori che il gioco su floppy aveva e che nel passaggio al CD si sono persi, era necessario perderli, perchè sul nuovo sistema operativo niente di tutto quello aveva più senso.
La maggior parte delle proprietà di cui ho parlato comunque non sono strettamente legate al supporto, ma al cambio di generazione, e sono influenzate da elementi esterni come lo sviluppo della potenza hardware, il multitasking, l'arrivo di Internet, ecc.
In quanto al supporto in se, io penso che i floppy fossero più belli, erano di plastica, tutti chiusi, non entravi mai a contatto con la superficie magnetizzata a meno che non volevi farlo di proposito... con il CD sono sempre stato preoccupato di rovinarlo, di graffiarlo, mi è sembrato molto fragile (tutto sommato era molto più fragile il floppy, ma la sensazione che trasmetteva il CD era quella).
Un'altra cosa che mi ha sempre infastidito del CD è l'impossibilità di scrivere o modificare il contenuto, a meno che non si fosse posseduto un componente hardware dedicato e un CD vuoto o riscrivibile.
Il CD era complessivamente migliore, ma non ho mai nutrito una grande simpatia per le unità ottiche, e sono felice che lentamente stiano sparendo nell'epoca attuale, sostituite da dischi a stato solido di vario tipo.


Per quanto riguarda le console, il passaggio al CD è stato, personalmente, molto più negativo.
Escludendo componenti aggiuntivi che permettevano la lettura dei CD su console di generazioni precedenti, la prima console che utilizzava il CD come supporto di memoria è stata la prima versione della PlayStation.
Da quando sono arrivati i CD, è arrivata la necessità di salvare su memory card, perchè i dati su CD non possono essere modificati (su N64 solo alcuni giochi richiedevano una periferica apposita per salvare, la maggior parte salvavano direttamente su cartuccia), e la relativa perdita dei salvataggi molto frequente per l'inaffidabilità delle memory card; è arrivato il crash perchè il CD salta e il gioco smette di funzionare, è arrivato il loading infinito, è arrivato lo spazio extra, che vuol dire filmati in CG, che vuol dire meno importanza al gameplay e più importanza ad elementi secondari quali grafica, storia, filmati...
Ho sempre ammirato la scelta (probabilmente sbagliata in ottica di marketing ma coraggiosa) di Nintendo di rimanere alle cartucce; è vero che non si potevano inserire filmati e musiche grandi mega e mega, ma i caricamenti erano molto più veloci (diciamo istantanei) e il tutto era molto più solido e affidabile; oltre al fatto che come dicevo prima, la maggior parte dei giochi (o almeno di quelli proprietari Nintendo) non aveva bisogno di una memory card.
E' vero, Sony ha pubblicizzato la sua PlayStation come un non-videogioco, nella sua campagna pubblicitaria ha puntato sul ridicolizzare i videogames del passato (ricordate la pubblicità in cui prendevano in giro Pacman), e sopratutto, la PlayStation poteva leggere i CD musicali, quindi non era solo un videogioco, era anche un lettore multimediale utile, i videogiochi "puri" erano per bambini.
Purtroppo questo messaggio è riuscito a passare, si è diffuso e divenne l'opinione comune, ed è anche grazie a questo che Playstation trionfò e il Nintendo 64 non fu un grande successo come ci si aspettava.
Come già qualche utente prima di me ha scritto, le cartucce erano per bambini, il futuro era il CD, il CD è serio, ci puoi sentire la musica, mentre la cartuccia serve solo a giocare, è per bambini... io mi sono sempre opposto a questa filosofia, ma Sony è riuscita ad imporla, e per questo il mercato dei videogames è stato dominato dalle unità ottiche fino all'attuale generazione, nonostante ora ci siano i mezzi per sostituirle.
Per fortuna Nintendo sta cercando di cambiare questo scenario, e io spero vivamente che ci riescano, se prima i CD erano il futuro, oggi penso che i "CD" (blue ray o quello che vuoi) siano destinati a sparire rimpiazzati dalle unità a stato solido, e questa prospettiva non mi dispiace affatto.
Già alcuni computer portatili non hanno il lettore CD, i tablet e gli smartphone non lo hanno mai avuto, c'è sempre meno spazio per i "dischetti".

Sono un pò di parte biggrin.gif


Inviato da: uriel7 il Wednesday 18 January 2017 - 08:48

@Averino:
Ero adolescente quando lo Snes (a cartucce) era il sogno bagnato di noi tutti giovani nerd... E rimanemmo tutti sconvolti la volta in cui il nostro compagno di classe "ben agiato" ci invitò a casa sua per mostrarci il "Magicom": una cartuccia dalla dubbia provenienza per il 16bit di Nintendo che s'interfacciava ad un lettore di floppy da 3,5". Lo shock ci ammutolì quando, a spregio del nostro scetticismo, inserì un dischetto con sopra scarabocchiato "SF2" e dopo pochi secondi partì la scrittina "Capcom" accompagnata dal famoso jingle e dalla sequenza di due ragazzotti che si picchiano davanti ad un grattacielo: quella scatoletta era la realizzazione di molti dei nostri desideri proibiti (alcuni altri invece avrebbero richiesto del "materiale morbido", ma questo è un altro discorso...) di cuccioli di uomo squattrinato ed infranse un nostro dogma; scoprimmo infatti che le cartucce delle console non erano inviolabili come avevamo ritenuto sino a quel momento, e la cosa ci turbò per qualche ora... Fino a quando non uscimmo di casa sua, dopo aver provato una miriade di "giochi su floppy" per dedicarci ad altre azioni tipicamente idiote adolescenziali. smile.gif

Inviato da: SupEr yOshI93 il Wednesday 18 January 2017 - 11:45

Devo dire che mi piace (e spero anche a voi altri) la piega che sta prendendo la discussione. Ovviamente in questo ambito è giusto ed ovvio che si finisca su molte altre prospettive o tematiche e soprattutto nella pirateria che è un discorso che porta con sè conseguenze sia positive che negative in svariati ambiti, nonostante il termine sia principalmente utilizzato in senso negativo.
E' pieno di cose interessanti e risposte ben farcite a cui adesso cercherò di replicare buttando , anche, i miei pensieri pinch.gif (scusate se non vado di quote+). Ovviamente riririririgrazie per il vostro tempo e le vostre parole biggrin.gif.

@Averino Beh no, l'introduzione del CD non ha "colpe" dirette sulla produzione qualitativa dei giochi. Semplicemente quando è divenuto più accessibile e diffondibile (che è un concetto base , dopotutto, dell'innovazione tecnologica) sul mercato, questo ha portato ad un'aumento quantitativo della produzione di software. E in questo aumento quantitativo, è una conseguenza che ci siano maggiori percentuali di prodotti con standard non molto elevati. Oggettivamente ci sono stati anche molti prodotti validi.
Che poi la pirateria abbia influito sulla produzione di giochi poco ispirati, non è proprio una colpa da attribuirle. La pirateria c'è sempre stata e sempre ci sarà. Dico solo che se un gioco non vende o non ne vengono prodotti di buoni, è un pò troppo facile puntare il dito alla "causa" più ovvia. Ci sono tanti altri fattori, in primis il non sapere ascoltare i fan o le audience o anche il non saper creare testi producenti.

@IKO (pinch.gif) mi son riletto un paio di volte il tuo post, c'hai veramente messo tanta roba. Poi imho la gente preferiva la play perché era un supporto più completo e screditava n64 perché aveva una sola funzione "frivola", quella del gioco; questa avvisaglia si era già presentata quando incominciarono a produrre unicamente PC(console da gioco) destinati ai videogiochi ed agli adolescenti. Purtroppo è un processo automatico ecco.
Comunque anche parlando di Nintendo che vuole cambiare le cose, diciamo che sta ascoltando la sua audience. Ovvio che per la legge dei grandi numeri, fra questi qualche scontento ci sarà sempre. Però in effetti, fra riflettere sul come si stia ponendo non più tanto sul discorso di mercato ma più sul discorso sociale e funzionale. Ma qua sto divagando.

@Bombottino questa non la sapevo. Giusto per rimanere sul tema di diritti d'autore, inizialmente il software non era neanche concepito come bersaglio per un business. Dobbiamo ringraziare il buon Gates che incominciò ad intimare all'HCC di sganciare i soldi per il suo Winzozz, creato anche grazie al kit altair. biggrin.gif Sicuramente e legalmente avrà avuto ragione ma il fatto di essere libero, è un aspetto che il software fin dagli albori ha avuto. Ma è un pensiero terra terra, ovvio che oggigiorno niente è regalato.

Se agli altri non ho risposto direttamente è perché non avevo nulla da controbattere o il contenuto del post è perfetto così com'è. smile.gif

Giusto un piccolo pensiero, o meglio provocazione, (non inneggio alla pirateria, so dove siamo pinch.gif) ma se una persona non può accedere ad un contenuto di qualsiasi tipo (non intendo solo in termini finanziari) e l'unico modo per accedervi è procurarselo tramite siti di file sharing non ufficiosi, in che modo danneggia una società finanziariamente se tanto non vi avrebbe avuto comunque la possibilità di ottenerlo?

Inviato da: CiccioFritz il Wednesday 18 January 2017 - 16:23

CITAZIONE (SupEr yOshI93 @ Wednesday 18 January 2017 - 11:45) *
Giusto un piccolo pensiero, o meglio provocazione, (non inneggio alla pirateria, so dove siamo pinch.gif) ma se una persona non può accedere ad un contenuto di qualsiasi tipo (non intendo solo in termini finanziari) e l'unico modo per accedervi è procurarselo tramite siti di file sharing non ufficiosi, in che modo danneggia una società finanziariamente se tanto non vi avrebbe avuto comunque la possibilità di ottenerlo?


Questa possibilità (escludo i termini finanziari) penso sia rivolta a meno dell'1% dei videogiocatori, e cioè quei patiti o di titoli che non hanno trovato uno sbocco sul mercato europeo o quelli che non hanno vissuto l'epoca dell'originale e la "fatica" ti recuperare l'originale è superiore al divertimento steso del gioco (magari per un quindicenne recuperare uno snes e una cartuccia e poi giocarselo su un LCD.. meh....). In alternativa a questo, oggi chiunque può avere accesso a tutto (non è detto che ci riesca, ma è sicuramente in grado e ha le possibilità per riuscirci).

La pirateria ha avuto in passato il pregio di far vendere tante, tantissime consolle (o anche computer, sia chiaro), far "affezionare" la clientela e avere così un bacino potenziale di utenza spaventoso.

Io per primo finchè non sono stato economicamente indipendente non ho mai chiesto un soldo ai miei e non ho mai comprato un gioco in originale: giocando su PC e non avendo necessità di online (erano altri tempi, vecchi tempi), la pirateria era quasi scontata se non si era collezionisti. Poi era bellissimo vedere da amici scatole e manuali originali, ma era una spesa che non ritenevo giusto accollare ai miei genitori.

Oggi gli strumenti contro la pirateria ci sono e funzionano, esistono protezioni su giochi PC non ancora aggirate e comunque la componente online unita alla maggiore fruibilità a basso costo (se si compra su steam durante le offerte si spende davvero poco) ha fatto si che non sia forse più così vantaggioso darsi alla pirateria (se non altro perchè un gioco ha sempre bisogno di diverse patch prima di essere completamente fruibile, quindi è una lotta continua ad aggiornamenti e relativi rilasci di crack).

Fatto sta che come tutti i settori, i margini si sono ridotti e i costi alzati notevolmente. Una software house che debba tenere anche solo uno staff di 20 persone sotto contratto per sviluppare un gioco (sviluppo, amministrazione ,marketing, logistica) immagino abbia costi di gestione non indifferenti, che anche se finanziati devono poter garantire un determinato rientro e in un determinato tempo, o in caso contrario quella specifica SH chiude i battenti.

Forse semplicemente poter finalmente pagare autonomamente ciò che voglio mi ha reso più eticamente corretto, ma fatto sta che se oggi "provo qualcosa", se deve restare sul mio hdd poi lo compro.

Inviato da: averino il Wednesday 18 January 2017 - 23:39

Io sono contro la pirateria. Le idee hanno un valore... se vengono "rubate" tutto si appiattisce e nessuno si sforza ad avere buone idee ma solo idee che fanno parlare (e non è la stessa cosa).

QUOTE (CiccioFritz @ Wednesday 18 January 2017 - 16:23) *
QUOTE (SupEr yOshI93 @ Wednesday 18 January 2017 - 11:45) *
Giusto un piccolo pensiero, o meglio provocazione, (non inneggio alla pirateria, so dove siamo pinch.gif) ma se una persona non può accedere ad un contenuto di qualsiasi tipo (non intendo solo in termini finanziari) e l'unico modo per accedervi è procurarselo tramite siti di file sharing non ufficiosi, in che modo danneggia una società finanziariamente se tanto non vi avrebbe avuto comunque la possibilità di ottenerlo?


Questa possibilità (escludo i termini finanziari) penso sia rivolta a meno dell'1% dei videogiocatori, e cioè quei patiti o di titoli che non hanno trovato uno sbocco sul mercato europeo o quelli che non hanno vissuto l'epoca dell'originale e la "fatica" ti recuperare l'originale è superiore al divertimento steso del gioco (magari per un quindicenne recuperare uno snes e una cartuccia e poi giocarselo su un LCD.. meh....). In alternativa a questo, oggi chiunque può avere accesso a tutto (non è detto che ci riesca, ma è sicuramente in grado e ha le possibilità per riuscirci).

La pirateria ha avuto in passato il pregio di far vendere tante, tantissime consolle (o anche computer, sia chiaro), far "affezionare" la clientela e avere così un bacino potenziale di utenza spaventoso.

Io per primo finchè non sono stato economicamente indipendente non ho mai chiesto un soldo ai miei e non ho mai comprato un gioco in originale: giocando su PC e non avendo necessità di online (erano altri tempi, vecchi tempi), la pirateria era quasi scontata se non si era collezionisti. Poi era bellissimo vedere da amici scatole e manuali originali, ma era una spesa che non ritenevo giusto accollare ai miei genitori.

Oggi gli strumenti contro la pirateria ci sono e funzionano, esistono protezioni su giochi PC non ancora aggirate e comunque la componente online unita alla maggiore fruibilità a basso costo (se si compra su steam durante le offerte si spende davvero poco) ha fatto si che non sia forse più così vantaggioso darsi alla pirateria (se non altro perchè un gioco ha sempre bisogno di diverse patch prima di essere completamente fruibile, quindi è una lotta continua ad aggiornamenti e relativi rilasci di crack).

Fatto sta che come tutti i settori, i margini si sono ridotti e i costi alzati notevolmente. Una software house che debba tenere anche solo uno staff di 20 persone sotto contratto per sviluppare un gioco (sviluppo, amministrazione ,marketing, logistica) immagino abbia costi di gestione non indifferenti, che anche se finanziati devono poter garantire un determinato rientro e in un determinato tempo, o in caso contrario quella specifica SH chiude i battenti.

Forse semplicemente poter finalmente pagare autonomamente ciò che voglio mi ha reso più eticamente corretto, ma fatto sta che se oggi "provo qualcosa", se deve restare sul mio hdd poi lo compro.


Inviato da: hem il Thursday 19 January 2017 - 03:44

Trovo molto interessante l'argomento e mi piace contribuire e rendermi utile!

CITAZIONE (SupEr yOshI93 @ Wednesday 18 January 2017 - 11:45) *
Giusto un piccolo pensiero, o meglio provocazione, (non inneggio alla pirateria, so dove siamo pinch.gif ) ma se una persona non può accedere ad un contenuto di qualsiasi tipo (non intendo solo in termini finanziari) e l'unico modo per accedervi è procurarselo tramite siti di file sharing non ufficiosi, in che modo danneggia una società finanziariamente se tanto non vi avrebbe avuto comunque la possibilità di ottenerlo?


La pirateria è un'azione illegale, quindi le aziende hanno tutto l'interesse a combatterla.
C'è chi pirata perchè è appassionato di videogiochi ma non ha i soldi per comprarli, c'è chi pirata per mancanza di rispetto, o chi lo fa per altri motivi, tuttavia, se ci allontaniamo dagli schieramenti di chi sostiene e chi combatte la pirateria e osserviamo la situazione dall'esterno, possiamo concludere che ognuno svolge semplicemente il suo ruolo.
Con questo voglio dire che, l'azienda combatte la pirateria perchè deve difenedre le sue proprietà, perchè essa porta a danni economici (discutibile, dato che ci sono prove del contrario) ma sopratutto di immagine.
Io, che non faccio parte di nessuna di queste aziende, non ho nessun interesse a oppormi alla pirateria, quindi non provo alcun disprezzo nei confronti di chi la pratica, a meno che non sia spudoratamente a scopo di lucro (tipo vendere una cartuccia per piratare i giochi a 80 euro nonostante il valore effettivo sia decisamente più basso, oppure chi vendeva le cartucce bootleg spacciandole per giochi originali; in quel caso siamo veramente ai livelli della truffa).
Non sto assolutamente promuovendo la pirateria, sto solo dicendo che io, in quanto elemento esterno che non è direttamente coinvolto dalla cosa, non mi sento di potermi schierare dalla parte delle aziende se non per moralismo; in pratica, sono loro che si devono preoccupare di questa cosa, non noi giocatori (ciò non vuol dire che noi dobbiamo danneggiarli, sia chiaro, ma non siamo nemmeno pagati per difenderli).

Per questo, la pirateria a fini di preservare del software che sarebbe altrimenti perduto, la reputo come una cosa positiva.
Come spiegavo prima, ognuno interpreta il suo ruolo, ognuno ha una coscienza, ognuno conosce i rischi che corre e l'impatto di quello che fa... la pirateria è illegale e può essere punita, chi la pratica corre un rischio, la legge la vieta.
Ma ammiro chi pratica quel tipo di "pirateria" a scopo di documentare la storia videoludica; loro affrontano dei rischi, spendono soldi, e solo per far sì che un software non venga dimenticato.
Ciò che oggi è un atto di illegalità, tra 50 o addirittura 100 anni potrebbe essere interpretato come una grande opera di archeologia informatica.
Basta osservare ciò che è successo con il ritrovamento di 4 giochi di Kirby per SatellaView dati ormai per persi, avvenuto qualche mese fa.

Spero di non aver oltrepassato troppo la linea, ho cercato di essere più onesto possibile.

EDIT: Bene credo di aver deviato un pò la discussione, tornando sula domanda, come dicevo, i danni della pirateria sono principalmente di immagine... un'azienda che rende il prorpio software accessibile tramite pirateria viene percepita come un'azienda poco seria, debole, poco sicura, poco affidabile.
Inoltre, il software "perduto" potrebbe essere incompleto, di bassa qualità, difettoso, e potrebbe danneggiare l'immagine della qualità dei prodotti di tale azienda.
Oppure, semplicemente, l'azienda in questione non sta sfruttando quel software, ma potrebbe decidere di sfruttarlo in futuro, e la pirateria potrebbe danneggiare questa possibilità (ma tra Virtual Console e NES mini, anche questo è discutibile).

Inviato da: CiccioFritz il Thursday 19 January 2017 - 11:41

CITAZIONE (averino @ Wednesday 18 January 2017 - 23:39) *
Io sono contro la pirateria. Le idee hanno un valore... se vengono "rubate" tutto si appiattisce e nessuno si sforza ad avere buone idee ma solo idee che fanno parlare (e non è la stessa cosa).


Visto che mi hai quotato ma sei stato molto sintetico nella risposta, vorrei capire: le mie parole fanno trasparire che io sia a favore della pirateria? perchè se questo è il messaggio che passa, forse ho bisogno di tornare sui banchi di scuola.

Il concetto è che la pirateria ha portato ad uno sviluppo mastodontico del mondo videoludico, e questo è un dato di fatto: se una cosa è gratis, tutti la prenderanno. Poi spetta alle persone, maturando (perchè a 10 anni nessuno si preoccupa del diritto di autore o delle ripercussioni economiche della pirateria), capire che il lavoro che c'è dietro ad un videogioco deve essere retribuito e da questo dipenderà il futuro di una saga che magari amiamo o di uno sviluppo della tecnologia videoludica. Oggi non c'è più lo speculatore che campa con la pirateria, l'omino che ti vende i CD copiati della Play o musicali per pochi spicci.

La pirateria oggi come ieri uccide le case di produzione (anche se, oggettivamente, non ricordo grandi casi di bancarotta causati dalla pirateria... da prodotti scadenti che non hanno venduto si, invece...), ma in egual misura fa si che un prodotto arrivi alle masse, che poi decideranno in autonomia se retribuire o no questo prodotto. C'è chi dice che la pirateria è inutile, che se uno vuole può comprare e se non piace rivendere. 1) con il digitale questo non è ancora possibile (e io compro solo in digitale, chi ha più tempo di andare per negozi a comprare supporti fisici) 2) serve tempo per comprare fisico e rivendere fisico (e, come detto prima, non ce l'ho). Io non compro a scatola chiusa e chi mi permette una demo uso una demo, se non me lo permetti mi arrangio come posso o non compro. Chi ci perde?



Inviato da: averino il Thursday 19 January 2017 - 22:04

Non credo che tu sia a famore della pirateria, ti ho citato perchè secondo me lasciar passare certi comportamenti perchè tu non sei direttamente coinvolto è riduttivo. La pirateria allarga i mercati... è un dato di fatto... non viene subita ma usata da chi gestisce ad alti livelli i mercati. Un esempio è la tv a pagamento. Ma chi ci guadagna? Io non credo noi. Posso dirti però che premium di oggi somiglia molto alla mediaset (gratis) di ieri

QUOTE (CiccioFritz @ Thursday 19 January 2017 - 11:41) *
QUOTE (averino @ Wednesday 18 January 2017 - 23:39) *
Io sono contro la pirateria. Le idee hanno un valore... se vengono "rubate" tutto si appiattisce e nessuno si sforza ad avere buone idee ma solo idee che fanno parlare (e non è la stessa cosa).


Visto che mi hai quotato ma sei stato molto sintetico nella risposta, vorrei capire: le mie parole fanno trasparire che io sia a favore della pirateria? perchè se questo è il messaggio che passa, forse ho bisogno di tornare sui banchi di scuola.

Il concetto è che la pirateria ha portato ad uno sviluppo mastodontico del mondo videoludico, e questo è un dato di fatto: se una cosa è gratis, tutti la prenderanno. Poi spetta alle persone, maturando (perchè a 10 anni nessuno si preoccupa del diritto di autore o delle ripercussioni economiche della pirateria), capire che il lavoro che c'è dietro ad un videogioco deve essere retribuito e da questo dipenderà il futuro di una saga che magari amiamo o di uno sviluppo della tecnologia videoludica. Oggi non c'è più lo speculatore che campa con la pirateria, l'omino che ti vende i CD copiati della Play o musicali per pochi spicci.

La pirateria oggi come ieri uccide le case di produzione (anche se, oggettivamente, non ricordo grandi casi di bancarotta causati dalla pirateria... da prodotti scadenti che non hanno venduto si, invece...), ma in egual misura fa si che un prodotto arrivi alle masse, che poi decideranno in autonomia se retribuire o no questo prodotto. C'è chi dice che la pirateria è inutile, che se uno vuole può comprare e se non piace rivendere. 1) con il digitale questo non è ancora possibile (e io compro solo in digitale, chi ha più tempo di andare per negozi a comprare supporti fisici) 2) serve tempo per comprare fisico e rivendere fisico (e, come detto prima, non ce l'ho). Io non compro a scatola chiusa e chi mi permette una demo uso una demo, se non me lo permetti mi arrangio come posso o non compro. Chi ci perde?


Inviato da: CiccioFritz il Thursday 19 January 2017 - 23:25

CITAZIONE (averino @ Thursday 19 January 2017 - 22:04) *
Non credo che tu sia a famore della pirateria, ti ho citato perchè secondo me lasciar passare certi comportamenti perchè tu non sei direttamente coinvolto è riduttivo.


Continuo a non capire le tue risposte, ma poichè non è lo scopo per cui scriviamo, alzo bandiera bianca

Inviato da: SupEr yOshI93 il Tuesday 24 January 2017 - 12:08

CITAZIONE (hem @ Thursday 19 January 2017 - 03:44) *
cuttone

Non c'è una strada giusta sull'argomento. Ma neanche una sbagliata. Quello che voglio semplicemente dire è che in un ambiente come il nostro, oggi giorno bisogna saper valutare la situazione nella sua singolarità. Le linee guida incominciano ad appiattirsi in una realtà che è interconnessa tra tantissime idee e visioni. Si può solo tenere care le esperienze passate e saperle rielaborare nel presente e in future nuove situazioni. E soprattutto avere gli strumenti per saper valutare il tutto.




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