D: Gli amiibo sono region locked?R: No, un
amiibo comprato in Giappone o Nord America è perfettamente compatibile con le console europee... e viceversa.
D: Quanti amiibo esistono?R: Stando alle dichiarazioni iniziali,
Nintendo non ha intenzione di porre limiti alla quantità di
amiibo che potrebbe lanciare sul mercato.
Ad oggi sono stati annunciati un totale di
214 amiibo: 9 di questi non sono ancora in commercio, mentre del totale solo 194 sono in vendita in Europa.
Alcuni personaggi sono rappresentati da più statuette con pose differenti, altri
amiibo sono disponibili in varie colorazioni (ad esempio gli
Yoshi di lana).
D: Gli amiibo raffiguranti lo stesso personaggio, ma di serie diverse, si comportano differentemente?R: Generalmente no, ma ogni
amiibo ha il proprio codice univoco e può essere riconosciuto con precisione dal gioco. Ad esempio in
The Legend of Zelda: Breath of the Wild i vari
amiibo di
Link sbloccano ciascuno specifici regali. Quando è richiesto un
amiibo generico può essere usato il personaggio di qualsiasi serie: ad esempio in
Mario Kart 8 la tuta di
Link si può sbloccare con ogni singolo
amiibo che raffigura il personaggio.
D: Cosa sono le carte amiibo?R: Le
carte amiibo sono delle card plastificate con al loro interno un chip NFC. Sono già compatibili con diversi giochi per i quali non è richiesto un
amiibo particolare, ma semplicemente uno random.
D: Quante carte amiibo esistono?R: Esattamente come i normali
amiibo,
Nintendo non sembra voler porre un freno alla produzione di
carte amiibo.
Ad oggi esistono ben
566 carte amiibo annunciate e già disponibili, delle quali 16 non sono in vendita in Europa. Dal conteggio sono escluse 3
carte amiibo disponibili in Europa, ma presenti con qualche particolare differente in Nord America e/o Giappone.
D: La carta amiibo di un personaggio ha le stesse funzionalità della relativa statuetta e viceversa?R: Potrebbe, ma non è detto. Come per le statuette, ogni carta ha un proprio codice univoco e i software riconoscono se viene usato un
amiibo o una
carta amiibo (ne è un esempio il gioco
Animal Crossing: amiibo Festival). In sostanza, dipende tutto da come viene programmato ogni singolo titolo.
D: Esistono delle collaborazioni tra Nintendo e altri produttori per la realizzazione di amiibo?R: Sì, alcune anche molto improbabili. Sono discusse più avanti.
D: Cosa sono gli amiibo X Skylanders SuperCharges?R: Nintendo ha avviato una collaborazione con
Activision e il suo brand di successo
Skylanders. Il risultato sono due statuette
Skylanders dedicate ai personaggi
Donkey Kong e
Bowser. Lo stile è quello tipico degli altri
Skylanders, ma uno switch sotto la base permette di usarli anche come
amiibo per i personaggi di
Donkey Kong e
Bowser.
Inizialmente non erano disponibili in vendita singolarmente, ma solo negli
Starter Pack dedicati alle console
Nintendo. Ora invece sono venduti anche in specifici dual-pack, ovvero personaggio + veicolo. Inoltre sono state prodotte anche due varianti
Dark con colorazione e poteri diversi (questi sono ancora esclusivi degli
Starter Pack).
D: Non ho capito, gli amiibo X Skylanders SuperCharges sono amiibo o Skylanders?R: Entrambe le cose poiché funzionano sia come
amiibo che come
Skylanders.
Limitandoci al lato
amiibo, sono da considerare a tutti gli effetti delle statuette ufficiali essendo
presenti nella line-up Nintendo disponibile sul sito dell'azienda.
D: A proposito dei Super Mario Cereal venduti da Kellogg's...R: Purtroppo sì, chi vuole una collezione completa deve procurarsi la scatola! Sono riportati nella
line-up ufficiale Nintendo sia in U.S.A. che in Canada, già questo dovrebbe essere sufficiente. Analizzando il tag si scopre essere classificato come
carta amiibo e viene univocamente riconosciuto dal software - in
Super Mario Odyssey compare la frase
"Oh, è un amiibo delizioso!".
In quanto alla "conservazione", si consiglia ai collezionisti NIB (New In Box) di fare uno strappo alla regola e aprire la scatola (con tutte le precauzioni del caso). Si tratta pur sempre di cereali, un alimento soggetto a deperire nel tempo con tutte le conseguenze del caso. Meglio tenere il solo cartone e avere la pancia piena a colazione!
D: A proposito degli amiibo del torneo...R: STOP!
Come ampiamente specificato nella relativa sezione, sono da considerare
FUORI COLLEZIONE. Avranno un valore economico? Certo. Ogni collezionista li vorrebbe? Assolutamente. È frustrante sapere che esistono e non poterli avere? Ovvio. Quando però si parla di "collezione completa" occorre far riferimento a qualcosa di tangibile, in questo caso la
line-up ufficiale Nintendo dove non c'è il minimo riferimento.
D: Troppe collaborazioni... cosa ha senso collezionare quando si parla di amiibo?R: Tutto dipende dal vostro approccio al collezionismo.
Chi vuole avere una collezione completa deve fare riferimento alla
line-up ufficiale Nintendo. Non basta, perché ci sono amiibo esclusivi per il solo Giappone e per il solo Nord America, occorre quindi incrociare le liste presenti sui vari siti nazionali di
Nintendo.
Sostanzialmente esistono due collezioni "madre": statuette e carte
amiibo. Delle prime fanno parte gli
amiibo X Skylanders SuperCharges, delle seconde fanno parte i
Super Mario Cereal. La collezione completa è ovviamente composta da entrambe, ma si può benissimo decidere di collezionare solo una o più serie delle statuette / carte (ad esempio la serie
Super Smash Bros. oppure statuette e carte
amiibo della serie
Animal Crossing). Insomma, ognugno di noi ha la propria idea di cosa collezionare ed è libero di scegliere cosa comprare.
Chi colleziona nella speranza di un futuro guadagno economico, beh prima di tutto non ha ben chiaro cosa voglia dire "collezionare". Ad ogni modo, oggi è totalmente impossibile dire quale statuetta / carta abbia un potenziale valore. Dopo un periodo iniziale in cui
Nintendo ha sbagliato tutto (produzione al minimo sindacale, impossibile trovare un
amiibo senza prenotazione per altro assolutamente non garantita), ora nel corso dei mesi ci sono diverse ristampe, basta avere pazienza nel caso non si riesca a trovare un
amiibo al day-one. In Italia, però, la situazione è più delicata: le grandi catene di distribuzione non ordinano più gli
amiibo e nei negozi specializzati di videogiochi la prenotazione è quasi un obbligo. Per fortuna su Internet è l'opposto, il Web rimane dunque il mezzo consigliato per l'acquisto di
amiibo.
D: Ci saranno delle ristampe per ogni amiibo?R: Non è possibile sapere se
ogni singolo
amiibo avrà quantomeno una ristampa, ma
Nintendo ha ribadito più volte l'obiettivo di non voler lasciare nessuno a mani vuote. Le serie più richieste sono oggetto anche di molteplici ristampe, tanto che spesso un
amiibo introvabile al day-one dopo alcuni mesi è lì a prendere polvere sullo scaffale di un negozio.
D: È possibile distinguere una ristampa dalla prima stampa?R: Sì, dopo tanti approcci sembra sia stata trovata la soluzione definitiva a questo problema. Sostanzialmente, tutto ruota attorno al numero di serie. L'unica cosa impossibile da capire ad occhio nudo sembra sia la "nazionalità" (EUR, JAP, USA) per la quale occorre analizzare le informazioni all'interno del chip NFC.
D: Come ho la certezza di possedere un amiibo prima stampa o una sua ristampa?R: Per avere la certezza assoluta, bisogna interpretare il numero di serie riportato sulla base dell'
amiibo stesso. Ma non si preoccupino i collezionisti, un ragionamento analogo lo si può fare anche a scatola chiusa!
Partiamo dal numero di serie completo, posto sotto la base dell'
amiibo: si tratta di un codice alfanumerico del tipo NNNNNNLLLLLN, dove "N" indica un numero e "L" una lettera. Questo codice può essere scomposto nella forma NN-N-NNN-LLLL-LN.
- NN: numero della settimana in cui è stato prodotto l'amiibo.
- N: anno in cui è stato prodotto l'amiibo (è indicata solo l'ultima cifra, 4 per 2014, 5 per 2015, ecc.).
- NNN: ad oggi, non è ancora ben chiaro cosa rappresenti e tutti gli amiibo hanno la stessa sequenza composta da tre zeri.
- LLLL: indica il personaggio, ad esempio tutti i Mario della serie Super Smash Bros. hanno la stessa sequenza "AAAA".
- LN: sigla della fabbrica in cui è stato prodotto l'amiibo.
A livello collezionistico, gli unici numeri importanti sono i primi tre: settimana e anno di produzione. Se confrontati con la data di lancio di un certo
amiibo, è semplicissimo capire se si tratta di una prima stampa o di una ristampa. Facciamo un esempio pratico:
amiibo di
Mario della serie
Super Smash Bros. con numero di serie 354000AAAAW2. Esaminando i primi tre numeri, si scopre che questo
amiibo è stato prodotto durante la 35a settimana dell'anno 2014. I tempi coincidono con la data del day-one (questo particolare
amiibo è stato prodotto PRIMA), per cui si tratta di una prima stampa. Prendiamo lo stesso
amiibo, ma con ipotetico numero di serie 355000AAAAW2. Un solo numero ha completamente cambiato il valore di questo
amiibo: è stato prodotto durante la 35a settimana... del 2015, per cui è al 100% una ristampa.
Risulta ormai chiaro che con un semplice incrocio di dati si può verificare con una certa accuratezza se abbiamo tra le mani una prima stampa o una ristampa. Occorre inoltre tenere a mente che un certo
amiibo potrebbe essere prodotto nell'arco di più settimane: ritornando al precedente esempio, potremmo incontrare tre
Mario con numeri di serie 354000AAAAW2 / 364000AAAAW2 / 374000AAAAW2. È un dettaglio irrilevante, a patto che la settimana di produzione sia ANTECEDENTE l'effettivo day-one.
Infine, un'ultima nota: tutti gli
amiibo sono prodotti in Giappone e non sembra che
Nintendo "divida" la produzione. Per quello che ad oggi si conosce, un certo personaggio viene prima prodotto in serie e successivamente diviso in tanti lotti da spedire in tutto il Mondo. Il numero della settimana in cui è stato prodotto l'
amiibo non può in alcun modo indicare la sua "zona" di provenienza. Rifacendoci al solito
Mario, quello con seriale 354000AAAAW2 potrebbe essere stato destinato al Giappone e quello con il numero 364000AAAAW2 all'Europa... ma potrebbe tranquillamente essere il contrario!
D: Sì, tutto molto bello... ma io gli amiibo li colleziono nella loro scatola!R: Come detto, è possibile distinguire una ristampa anche a scatola chiusa.
Sul retro, sovraimpresso sul cartone - di norma verso l'angolo in basso a destra e purtroppo ben poco leggibile - è riportato un numero di serie "ristretto". Questo numero ad oggi si presenta in due varianti.
- La forma più comune prevede cinque caratteri alfanumerici. I primi tre (solo numeri) sono quelli di interesse per un collezionista e indicano settimana e anno di produzione, esattamente come riportato nel numero seriale alla base dell'amiibo - per la cronaca gli ultimi due caratteri identificano la fabbrica.
Il nostro abusato Mario con numero di serie 354000AAAAW2 avrà dunque riportato sulla sua scatola il numero 354W2: 35a settimana, anno 2014. Niente di più semplice. - Alcune serie (ad esempio Kirby o TLOZ Breath of the Wild) sul cartone riportano un seriale composto da sei caratteri alfanumerici. Anche qui gli ultimi due caratteri indentificano la fabbrica, quindi sono importanti solamente i primi quattro caratteri che indicano la data estesa di produzione nel formato GG.M.A (giorno - mese - anno).
Prendiamo ad esempio l'amiibo del Guardiano della serie TLOZ Breath of the Wild. Una prima stampa potrebbe riportare sul cartone il codice 27X6G1: 27 ottobre 2016. Il terzo numero indica infatti il mese: dall'1 al 9 per i mesi da gennaio a settembre, X per ottobre, Y per novembre e Z per dicembre. Questa data in particolare ricade nella 43a settimana dell'anno 2016, e infatti il seriale alla base dell'amiibo (che rimane sempre e comunque quello descritto poco sopra) sarà 436000AKAMG1.
Non è dato sapere il motivo di questa differenziazione, al momento c'è una sola fabbrica (indicata con G1) che sfrutta il seriale con sei caratteri alfanumerici - per altro molto più immediato per un collezionista che può confrontare direttamente le date invece di fare calcoli sul numero della settimana.
D: È possibile distinguere "al volo" una ristampa dalla prima stampa?R: Questo è possibile (al momento) solo con:
- gli amiibo della serie Super Smash Bros. venduti fino a luglio 2015
- i cinque amiibo della serie The Legend of Zelda: Breath of the Wild venduti a marzo 2017.
Ad oggi,
Nintendo ha adottato cinque differenti packaging indicati dalle sigle C0 / C1 / C2 / C3 / C4. Queste sigle non indicano prima stampa o ristampa, ma il diverso tipo di disegno usato per il retro della scatola dell'
amiibo.
- C0: 11/2014, sul retro della scatola è presente soltanto il GamePad del Wii U.
- C1: 07/2015, sul retro della scatola sono presenti sia il GamePad del Wii U che il New Nintendo 3DS.
- C2: 09/2015, sul retro della scatola sono presenti il GamePad del Wii U, il New Nintendo 3DS e il Nintendo 3DS con il lettore/scrittore NFC.
- C3: 06/2017, sul retro della scatola sono presenti Switch, il GamePad del Wii U, il New Nintendo 3DS e il Nintendo 3DS con il lettore/scrittore NFC.
- C4: 07/2017, sul retro della scatola sono presenti Switch, il New Nintendo 3DS e il lettore/scrittore NFC (senza la console Nintendo 3DS).
Le date si riferiscono al periodo in cui è stato introdotto l'imballo per i nuovi amiibo in uscita. È chiaro che se si compra l'
amiibo di
Mario della serie
Super Smash Bros. con packaging C1, questo non potrà che essere una ristampa (un esempio
in questo post).
Il packaging delle ristampe non è stato cambiato per tutte le serie: ad esempio, si possono trovare
amiibo della serie
Super Mario con imballo C0, per poi scoprire dal numero di serie che si tratta di una ristampa. Questa "confusione" deriva dal fatto che
Nintendo usa i diversi packaging per indicare la compatibilità di un dato
amiibo con una data console in relazione ad un dato gioco, nel momento in cui questo
amiibo esce sul mercato.
Ecco due esempi pratici per comprendere meglio.
- 14° Set della serie Super Smash Bros., packaging C2 in quanto sono pensati per il gioco Super Smash Bros. disponibile su Wii U, 3DS e New Nintendo 3DS. Questi personaggi ovviamente possono essere usati in titoli per Nintendo Switch che prevedono l'uso di generici amiibo, ma il loro utilizzo primario è nel gioco Super Smash Bros. per Nintendo Wii U e 3DS.
- amiibo della serie Pikmin, packaging C2 e non C4 come invece sarebbe logico pensare essendo uscito nel luglio 2017. Al day-one non era disponibile nessun titolo specifico per Nintendo Switch, piuttosto il suo uso primario è nel gioco Hey! Pikmin esclusivo per 3DS, Nintendo ha quindi deciso di usare un packaging che non rappresentasse Switch.
D: Quanto costano gli amiibo?R: Ufficialmente... non si sa!
Nintendo aveva inizialmente consigliato per l'Europa un prezzo di
€14,99 (in Nord America $12,99 e in Giappone ¥1,200 ). Nel corso degli anni ci sono state varie oscillazioni, da un minimo di €12,99 fino ad arrivare a €19,99. Oggi il prezzo medio varia tra €14,99 e €16,99. Fanno poi eccezione i seguenti
amiibo a causa delle differenti dimensioni / bundle:
- serie Yoshi's Woolly World, Mega Yoshi di lana a €39,99
- serie Detective Pikachu a €30,99
- serie amiibo X Skylanders SuperCharges a €24,99.
Anche in Nord America e Giappone i prezzi non sono costanti.
D: Quanto costano le carte amiibo?R: Prezzi e confezionamento variano per i tre principali mercati. Ad esempio, per la serie
Animal Crossing in Nord America il singolo pacchetto contiene 6 carte a $5,99, mentre in Giappone il singolo pacchetto è da 3 carte a ¥324.
Relativamente all'Europa:
- serie Animal Crossing - pacchetto da 3 carte a €4,99.
- serie Animal Crossing Sanrio Collaboration Pack - unico pacchetto da 6 carte a €5,99.
- serie Mario Sports Superstars - pacchetto da 5 carte a €5,99.
F.A.Q. a cura di rdaelmito in esclusiva per GBArl.it.
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