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Messaggio
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![]() No-Life GBARL ![]() Gruppo: Collaboratori Messaggi: 10.324 Iscritto il: Fri 1 June 2007 - 10:13 Utente Nr.: 18.505 Feedback: 37 (100%) ![]() 0546-7433-3902 ![]() 1203-9369-0029 ![]() ricky1585 ![]() |
![]() Digital Foundry è una nota rubrica del portale Eurogamer.net all'interno della quale vengono pubblicati diversi articoli di natura tecnica. Recentemente è nata una sua sottosezione, The Secret Developers, dove chi crea videogames (in un rigoroso anonimato) può parlare liberamente secondo il proprio punto di vista degli argomenti più discussi del momento. L'ultimo articolo della serie ci racconta diversi retroscena sulla difficoltà di sviluppare un videogame su Wii U quando la console doveva ancora essere lanciata sul mercato. Offre inoltre un interessante punto di vista sul perché Wii U non abbia (al momento) avuto il successo inizialmente ipotizzato da Nintendo. Questo articolo ha già suscitato diverse reazioni, fortunatamente per Nintendo in senso positivo. Christopher Arnold (creatore di Ping 1.5+) e Hideki Kamiya (game designer di Platinum Games), entrambi via Twitter, hanno dichiarato che oggi sviluppare su Wii U è simile a quanto avviene con PS3 e Xbox 360. Arnold, in particolare, senza risparmiare frecciatine al portale Eurogamer, sostiene che l'articolo sia fuorviante in quanto riferito ai primissimi kit di sviluppo, mentre oggi le cose sono molto più semplici. L'articolo originale è in lingua inglese, ma noi di GBArl.it abbiamo deciso di tradurlo per dare a tutti la possibilità di leggere questa interessante storia. Essendo abbastanza lungo, è pubblicato al secondo post di questa news. Non mi resta che augurarvi buona lettura, e fateci sapere cosa ne pensate ![]() |
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