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#1
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![]() Chan 2.0 ![]() Gruppo: Veterani Messaggi: 10.883 Iscritto il: Fri 4 February 2005 - 16:07 Da: Sciacca Utente Nr.: 3.859 Feedback: 30 (100%) ![]() viewtiful.vega ![]() |
Quick Links Homepage: http://eng.supercard.cn/ Updates: GbaRL.it Download Area I nostri ringraziamenti vanno al Team Supercard e a Romman per averci fornito il sample di questa recensione. Supercard: a meno che non siate dei completi esordienti nel mondo dell'hacking GBA/DS (o viviate su Marte), il nome non dovrebbe esservi sconosciuto. Questo marchio, infatti, e' responsabile di una vasta gamma di prodotti di successo ed ampiamente conosciuti tra gli addetti del settore e non. Tornando indietro nel tempo, poi, quando il touch screen lo si poteva vedere solamente in Star Trek e il Gameboy Advance era il massimo della tecnologia, quella grossa, pesante e strana cartuccia blu con l'alloggiamento per le SD fu per molti di noi (me compreso) il primo passo dentro questo particolare mondo. La loro striscia vincente non e' ancora finita: dopo una partenza lenta e incerta, dovuta soprattutto alla estrema giovinezza del sistema operativo della card che presentava un certo numero di difetti, il kit Supercard DS One si e' affermato come uno dei piu' affidabili, ricco di caratteristiche (alcune delle quali esclusive) e meglio supportati sul mercato. Nonostante le vendite per questo kit siano state più che sufficienti perchè il team potesse riposare sugli allori, l'ultimo anno ha visto un flusso costante di aggiornamenti, ciascuno dei quali migliorava le performance generali della card o aggiungeva nuove funzioni; adesso, il nostro sito e' orgoglioso di recensire l'ultimo aggiornamento di questo apprezzato hardware, la Supercard DS ONE SDHC, che chiameremo da ora in poi 'Mk. II'. Introduzione & Caratteristiche Semplicità d'utilizzo, eccellente qualità costruttiva, supporto costante: queste tre caratteristiche hanno sempre contraddistinto le Supercard. Ciò era vero per le (relativamente) vecchie flashcard per GBA, funzionanti con le CF o le SD, ed è tuttora vero per questa nuova DS ONE: tutto ciò di cui avete bisogno è nella cartuccia, sia esso l'homebrew patching, opzioni di gioco avanzate o semplicemente gustarsi un pò di musica; l'unico vero requisito, al fine di utilizzare la card e' ovviamente una microSD. Visti poi gli standard raggiunti da questo team, non possiamo che aspettarci l'eccellenza da questa nuova card. Come abbiamo brevemente menzionato sopra, questo non è del tutto un nuovo design, quanto piuttosto una versione aggiornata della largamente diffusa DS ONE non SDHC, e la riprova di ciò è data anche dal fatto che gli aggiornamenti del sistema operativo sono condivisi da entrambi i modelli di Supercard. Come di consueto apriamo questa recensione dando un rapido sguardo alla lista delle funzionalità così come ci viene fornita dal produttore:
Comunque, conoscendo il team SC, non definiremmo questa lista come definitiva e non saremmo sorpresi se nuove funzionalità venissero aggiunte o migliorate - dopo tutto, l'annuncio del Real Time Save è stata un'uscita del tutto inaspettata - quindi è tenendo a mente queste tacite promesse che proseguiamo la nostra recensione. -------------------- |
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#2
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![]() Expert GBA/NDS ![]() Gruppo: Membri Messaggi: 2.348 Iscritto il: Mon 18 December 2006 - 15:58 Da: Alessandria Utente Nr.: 15.418 Feedback: 2 (100%) ![]() 2294 - 3975 - 5724 ![]() |
E' con un certo senso di deja-vu che ci avviciniamo al nostro banco di prova, anche solo per tutte le volte che ci siamo trovati di fronte alla tipica confezione giallo-rossa di DHL: il campione che ci è stato inviato è stato l'ultimo ad uscire di fabbrica, nonostante nel tardo febbraio 2008 siano state apportate leggere modifiche alla piastra dei circuiti di cui, comunque, terremo conto più avanti. Questa volta abbiamo ricevuto un pacchetto piuttosto voluminoso: dopo aver aperto l'involucro esterno ci troviamo di fronte ad una solida confezione; la terza immagine mostra il contenuto: la nostra flashcard avvolta nel pluriball. Dire che la DS ONE fosse "ben confezionata" è un eufemismo: al team un premio per la cura che hanno impiegato nel confezionamento, è stato necessario ricorrere a qualcosa ben più tagliente di un normale paio di forbici per scalfire la scatola. Comunque, tornando alla nostra Supercard DS ONE, eccovi nelle figure sottostanti la confezione: Ricordando vagamente un libro, la confezione della DS ONE Mk.II è identica a quella che ospitava la precedente versione non-HC di questa card, nonostante una differente palette di colori e incluse le nuove funzionalità. Il verde "Matrix" è la tinta dominante, qualcosa a cui siamo abituati sin dall'uscita del suddetto film. Sulla facciata non è cambiato molto dalla precedente DS ONE: il logo della card occupa quasi l'intero spazio insieme al marchio Supercard direttamente sotto, nell'angolo in alto a destra si trova il simbolo "MicroSD compatibile"; tutti i marchi succitati sono in rilievo, cosa che da una piacevole sensazione tattile alle rifiniture della confezione. Notevoli aggiunte sono il logo SDHC e un piccolo marchio giallo che pubblicizza una delle più importanti funzionalità della card: il real-time save. Sul retro si trova il consueto elenco completo delle caratteristiche, compresi gli ultimi aggiornamenti da parte del Team SC, come il multi-saver ed il Blue Light Engine (protocollo di proprietà Supercard) per assicurare ottime performance con le velocità di I/O delle MicroSD; il codice a barre e gli standard di compatibilità sono poco sotto. Le quattro icone prima della lista delle funzionalità danno un punta di nostalgia: sono l'ultima evoluzione del "manuale delle istruzioni" delle precedenti Supercard, illustrando in breve il funzionamento della card. La confezione della DS ONE è sigillata dal produttore con un adesivo che funge sia da garanzia che da mezzo per mantenere la scatola chiusa: rimosso con attenzione - viene via molto facilmente ma non vi consigliamo di strapparlo per evitare danni - il contenuto si rende accessibile. Lussuoso: questa è la prima impressione che si ha osservando l'interno della confezione: sulla sinistra una piccola tasca contiene un foglietto di istruzioni e, un po' nascosto, un MiniCD con una vecchia versione del Supercard DS ONE OS (che verrà descritto tra breve), mentre la porzione destra della scatola è un grosso pezzo di gommapiuma nero che ospita la DS ONE stessa e un piccolo lettore di MicroSD/HC. Fin ad oggi, questo è, sotto ogni aspetto, una delle migliori confezioni che abbiamo mai visto: pur non essendo la "lattina" delle G6, la scatola della DS ONE è ben costruita e finemente decorata (posto che non consideriamo l'Engrish come un problema), veramente splendida all'apertura. La card e il lettore sono ben protette ed il tutto è disposto con cura per un facile accesso, cosa che è sempre un "di più", considerato che questo tipo di hardware non è destinato soltanto ad hackers ed utenti esperti ma anche a "novellini" dell'ambiente. Diamo ora uno sguardo più da vicino al contenuto, cominciando con le istruzioni e il CD dei driver. Effettivamente, più che un manuale questo foglietto di carta è una sorta di breve reminder di riferimento, scritto sia in Cinese che in Inglese (una lingua per lato); si dimostra tuttavia utile per descrivere le operazioni di base dell'hardware e il profilo delle sue funzionalità più avanzate, come le tre modalità che descriveremo nella relativa sezione della recensione. Abbiamo gradito come le funzionalità più importanti, come il self-test mode, siano state citate insieme al troubleshooting e alle domande sugli aggiornamenti del firmware; tanto complete quanto un manuale PDF, le istruzioni prestampate si rivelano sempre inestimabili specie per un hardware "insolito" come le flashcard. L'unico punto a sfavore è il font incredibilmente piccolo che è stato usato: ci siamo chiesti se fosse o meno il caso di usare una lente d'ingrandimento. Per quanto riguarda il CD dei driver: abbastanza interessante, non contiene soltanto l'OS per la DS ONE ma anche per tutti gli altri prodotti Supercard, cosa che si dimostra utile per chi, possedendoli, desidera sfruttare appieno la succitata interazione con la DS ONE. Nonostante ciò vi consigliamo di scaricare dal sito le ultime versioni dal sito ufficiale, visto che l'OS fornito è una vecchia versione 3.0 del Dicembre 2007. La Supercard DS ONE è accompagnata da un piccolo lettore USB di microSD 2.0, compatibile con lo standard HC. Design lineare ma elegante, il connettore USB è protetto da un cappuccio bianco: lo slot per le card è sopra il lettore dove si trova anche un piccolo occhiello per attaccarlo ad un portachiavi o collare. Una volta connesso è riconosciuto automaticamente dai maggiori OS (lo abbiamo testato su Windows Vista e su Ubuntu Linux) ed un led rosso si illumina sull'unità. Una nostro appunto negativo ad un altrimenti eccellente lettore è dovuto a quanto esposta resti la microSD: pressochè come le vecchie supercard CF, la microSD è inserità soltanto per metà, pronta a rompersi se colpita accidentalmente e rimuoverla richiede un leggero sforzo. Esaminiamo ora la flashcard in sè: la DS ONE Mk.II è una FC Slot-1, identica per forma e dimensione ad una cartuccia della Nintendo, si differenzia dalla sua controparte non-HC per l'involucro bianco e la nuova grafica dell'adesivo che copre interamente la parte anteriore. Sul retro si trova il disegno del corretto orientamento che la microSD deve avere per l'inserimento ed anche una piccola vite, il cui ruolo spiegheremo in seguito. Lo slot per le microSD è a molla: che questo sia un pro o un contro è questione di gusti personali e qualità di costruzione dell'hardware; alcuni produttori hanno optato per la molla altri hanno scelto diversamente. Visto il disastroso risultato con la versione europea della R4, preferiamo di gran lunga questo tipo di meccanismo poichè permette una facile estrazione della card che, altrimenti, richiederebbe l'uso di unghie. Nonostante la microSD non resti incastrata nell'alloggiamento, la necessità di utilizzare la punta delle dita o le unghie è inevitabile: la molla stessa esercita una leggera resistenza contro la microSD, cosa che supponiamo sia dovuta al fatto che la flashcard è nuova ed i componenti sono di prima qualità. Abbiamo citato una piccola vite sul retro della flashcard: mentre altri produttori hanno scelto di unire le due metà della cover con piccole cerniere in plastica o tramite colla (cosa, quest'ultima, che ci ha dato parecchi fastidi a dire il vero), la scelta del Team Supercard ci permette di avere facile accesso alla piastra dei circuiti, come mostrato qui sopra. Non l'abbiamo rimossa completamente dal suo alloggiamento poichè il retro delle componenti (cioè il modulo PSRAM) spunta da un foro nella metà anteriore dell'involucro ed aderisce al retro dell'adesivo, ma questo non è qualcosa che ostacoli l'utente dall'operare sulla piastra. I possessori del vecchio modello noteranno come la circuiteria è ora di colore verde mentre si supponeva fosse di colore rosso, ciò nonostante questo è solo un cambiamento estetico; abbiamo parlato di come, nel febbraio 2008, il produttore pare abbia aggiornato il design della card: apparentemente le uniche modifiche consisterebbero nello spostamento del chip (nascosto sotto una spessa goccia di resina) e della batteria (il cui scopo non è chiaro). Le modifiche sono comprensibili se si pensa ad una delle più grandi debolezze della DS ONE: la PSRAM. Tutta la serie delle Supercard, fin dai primi esemplari, ha sempre usato questa componente, il cui guasto ha sempre invariabilmente compromesso l'intero hardware. Ultimamente una grossa partita si è rivelata difettosa o comunque estremamente fragile a questo proposito, cosa che spiega il cambio di design. In generale questa DS ONE Mk.II dimostra di essere un'unità ben costruita: la cover plastica è solida e tenuta chiusa in maniera sicura da cerniere in plastica ed una sola vite, cosa che assicura protezione contro urti e simili pur non compromettendo la possibilità, da parte di utenti più esperti, di dare un'occhiata all'interno; tuttavia, ciò che non ci ha convinto appieno, è stata la scelta (ccomune ad altri prodotti come la DS-Link, la DS-TT e la EDGE DS) di mantenere la PSRAM "vulnerabile", coperta soltanto dall'adesivo. Vedendo come la batteria interna, altra importante componente, sia stata spostata in una posizione più sicura e considerando come il suddetto chip sia alla base di un comune problema harware, sarebbe stato ben più saggio tentare di chiuderlo tra due cover plastiche. -------------------- |
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