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![]() No-Life GBARL ![]() Gruppo: Collaboratori Messaggi: 10.319 Iscritto il: Fri 1 June 2007 - 10:13 Utente Nr.: 18.505 Feedback: 37 (100%) ![]() 0546-7433-3902 ![]() 1203-9369-0029 ![]() ricky1585 ![]() |
Lanciato strategicamente sul mercato il 12 ottobre 2013, day-one dei sicuri best-seller Pokémon X / Y, il 2DS è l'ultima novità di Nintendo nel campo delle console handheld, dopo il lancio del 3DS nel 2011 e del 3DS XL nel 2012. L'azienda giapponese l'ha definito come un "3DS senza 3D" e risulta di fatto complicato darne una definizione più precisa: nuova console o restyling esagerato? Introduzione & Caratteristiche 3DS senza 3D, sulla carta il 2DS è proprio questo. Le caratteristiche tecniche sono del tutto simili a quelle di 3DS e 3DS XL. Nintendo 2DS » Clicca per leggere lo Spoiler! « Già dalle specifiche, è possibile notare alcune piccole differenze a livello tecnico, ma procediamo con ordine.
Questi cambiamenti sono però banali se si pensa alla mancanza più evidente: il supporto alla tecnologia 3D! Dopo appena due anni, Nintendo pare proprio tornare sui suoi passi, sconfessando quella che dichiarò come la nuova innovazione dopo l'introduzione del touch screen. No, diciamolo, Nintendo non ha fatto una vera e propria marcia indietro, almeno stando ai comunicati. Il 2DS è pensato e pubblicizzato come console per i giovanissimi (ricordiamo che l'uso della tecnologia 3D è sconsigliato ai bambini sotto i 6 anni): sfruttando anche il malcontento di coloro che tengono il 3D disattivato (per fastidio o semplicemente perché ritenuto inutile), in ottica mercato Nintendo ha pensato bene di creare un 3DS più economico andando ad eliminare la tecnologia più costosa e più discussa. Ma il 3D non si poteva disattivare tramite una levetta? Certo, su 3DS e 3DS XL il 3D è disattivabile in qualunque momento; non solo, i genitori preoccupati per la vista dei propri figli possono anche impostare il Filtro Famiglia per fare in modo che il 3D non sia proprio attivabile. Possibile che Nintendo abbia pensato che ci sia talmente tanta disinformazione da dover creare apposta una console senza 3D? È più probabile che in questo momento di crisi economica globale Nintendo abbia cercato di raggiungere un bacino di utenza sempre più grande giocando sul prezzo della console, parecchio inferiore ai tradizionali modelli. La tabella dei prezzi ufficiali nel momento della stesura di questa recensione è molto chiara.
Basterà questo per rendere il 2DS una console popolare? Scopriamolo insieme, andando ad esaminare il modello FTR-001, colore nero + blu. Per l'Italia, è disponibile anche la colorazione bianco + rosso, mentre in Nord America questo colore è sostituito dalla combinazione nero + rosso; strana scelta, forse questa "terza" colorazione arriverà da noi in un secondo momento. Ricordiamo che il 2DS è commercializzato in Nord America, Europa, Australia e Nuova Zelanda, mentre non c'è nessuna notizia al momento per il territorio giapponese. |
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![]() No-Life GBARL ![]() Gruppo: Collaboratori Messaggi: 10.319 Iscritto il: Fri 1 June 2007 - 10:13 Utente Nr.: 18.505 Feedback: 37 (100%) ![]() 0546-7433-3902 ![]() 1203-9369-0029 ![]() ricky1585 ![]() |
Primo contatto La scatola riprende i colori della console, con il nero usato per il fronte e per il retro, mentre il blu colora tutti i bordi. Torna la finitura lucida, attrazione per le impronte come per la scatola del 3DS, mentre quella del 3DS XL è di semplice cartone. Le dimensioni sono ridotte, 21,4 x 13,5 x 6,7 cm. Nel confronto, la scatola del 3DS è molto più grande (23 x 15,9 x 9,7 cm), mentre quella del 3DS XL risulta addirittura più piccola (18,5 x 13,1 x 5,5 cm). Il design generale è molto sobrio e ricorda veramente tanto quello del 3DS. Frontalmente è visibile il nome della console con una sua foto, quasi con la stessa impaginazione del 3DS; in aggiunta c'è un semplice logo che ricorda che il 2DS visualizza solo immagini in 2D. Sui lati sono riportati vari avvisi generali ed una nota che ricorda (ancora) che tutti i software sono visualizzati solamente in 2D. Il retro può tranquillamente essere definito speculare a quello della scatola del 3DS: sul lato sinistro c'è la foto del 2DS, sul lato destro i contenuti della confezione con una nota, ovvero che il 2DS fa parte della famiglia 3DS ed usa perciò gli stessi servizi online e gli stessi software, ma senza effetti 3D. Interessante notare come, vista l'assenza della base di ricarica (per il 2DS non è stato creato un accessorio simile), sul retro della scatola il relativo "box" sia stato rimpiazzato indicando la presenza del manuale di istruzioni e della guida rapida all'installazione. Cosa troviamo dunque nella scatola del 2DS?
Fa sicuramente scalpore il ritorno del blocco alimentatore, qui indicato come blocco alimentatore per Nintendo 3DS essendo esattamente lo stesso (anzi, è dal DSi che Nintendo usa sempre lo stesso). L'alimentatore era stato eliminato nella confezione del 3DS XL per mantenere bassi i costi e dato che la maggioranza degli utenti ha già un DSi o un 3DS (per questo la scatola è molto compatta). Cosa pensare di questa scelta? Da un lato, essendo il 2DS pensato per i giovanissimi, è probabile che possa essere la loro prima console e dunque in casa non ci sarebbe un alimentatore compatibile. Dall'altro lato, il costo del 2DS poteva essere ancora più contenuto senza alimentatore e viste le vendite di DSi / DSi XL / 3DS è veramente così improbabile che in casa non ce ne sia uno? Soliti dilemmi già visti in occasione del lancio del 3DS XL, ma questa volta non ci sarà nessuna discussione e la scelta di Nintendo è sicuramente apprezzata. Tolti dalla confezione alimentatore e manuali, bisogna estrarre il cartonato interno per poter avere accesso alla console. Qui il primo disappunto. Il 2DS è all'interno di una semplice busta di plastica trasparente, diversa dalle solite buste bianche antigraffio in cui siamo abituati a vedere le console handheld degli ultimi anni. Aggiungendo la mancanza del design a conchiglia e dunque schermi esposti, potete vedere nella foto come si presentava lo schermo superiore appena estratto il 2DS. Per fortuna niente di danneggiato, solo sporco superficiale, un bel panno umido e tutto è tornato come nuovo, ma lo spavento c'è stato, eccome. Il 2DS mantiene la sobrietà della scatola e ne segue la colorazione, con fronte / retro di colore nero e i bordi di colore blu. Unico vezzo, una striscia blu sul retro, proprio nel mezzo, dove è possibile trovare il pennino (colore blu), collocato nuovamente su un lato come nel 3DS XL. Sullo stesso lato trovano posto l'indicatore della connessione Wi-Fi e lo slot per le schede di memoria SD. Lo sportellino che dà accesso allo slot è il migliore mai visto da quando è stato introdotto con la console DSi: non più un pezzo di plastica fissato alla scocca con una membrana "elastica", bensì un vero e proprio sportellino che si apre e si chiude come una finestrella, senza doverlo allontanare dalla scocca. Sul lato opposto c'è la levetta per regolare il livello dell'audio, audio che anche a causa dell'unico speaker presente risulta leggermente più basso rispetto a quello del 3DS. Sul lato inferiore sono presenti il connettore per le cuffie (usandole si ha a disposizione un audio stereo) e la levetta per la modalità riposo che se attivata replica il funzionamento del 3DS quando gli schermi vengono chiusi a console accesa. Sul lato superiore, infine, ci sono lo slot per le cartucce DS / 3DS, il ricevitore infrarossi e la presa per l'alimentatore. Come definire il design generale del 2DS? Particolare, diciamo particolare. I gusti sono assolutamente soggettivi e c'è un senso di stranezza dopo 9 anni di console DS / 3DS a conchiglia, ma una volta visto dal vivo e soprattutto tenuto in mano, il 2DS... non è affatto male. A livello di materiali, la console è solida, ma non indistruttibile, anzi la plastica nelle mani "si sente". Plastica che finalmente è di tipo ruvido e non lascia impronte, un sollievo per tanti giocatori. La disposizione dei tasti è stata ridefinita per una maggiore ergonomia, obiettivo non solo raggiunto, ma si potrebbe dire ampiamente superato. L'ergonomia è probabilmente il punto di forza del 2DS, anche se la nuova impugnatura fa sembrare la console ancora più leggera di quello che è realmente (260g contro 235g del 3DS e 336g del 3DS XL). I tasti rendono un buon feeling, soprattutto gli ampi grilletti. Da rivedere, però, il tasto di accensione / spegnimento e il tasto Home, un po' troppo piatti e livellati con la scocca. Osservando la console frontalmente, notiamo come il microfono sia stato spostato alla sinistra del touch screen e non più sotto di esso. I led di avviso per la batteria / carica / sleep mode sono al fianco del tasto Start, mentre sopra i quattro tasti A / B / X / Y c'è un ampio spazio, lasciato vuoto dallo speaker mancante, dove è stato collocato un led più grande del normale per le notifiche SpotPass / StreetPass. Un accenno sulle fotocamere: sono sempre tre e sono sempre le stesse del 3DS, quindi una frontale e due posteriori, queste ultime in grado di fotografare con effetto 3D. Questo effetto però, come è facile intuire, sarà visibile soltanto visualizzando la foto su una console 3DS / 3DS XL. Per concludere, una comparazione visiva tra i modelli della famiglia 3DS: |
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