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> [RECENSIONE] GOLDEN SUN L'ALBA OSCURA
haures
messaggio Monday 13 June 2011 - 16:08
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SOLE DI MEZZANOTTE

“After going dark six years ago, 2010 will see a new dawn” (Reggie Fils-Aime).

Golden Sun L’Alba Oscura”, sviluppato da CAMELOT e presentato inizialmente all’ E3 2009, è il continuo della fiabesca avventura sviluppata e –per la maggior parte– conclusasi nei due precedenti episodi per GBA (rispettivamente "Golden Sun” e “Golden Sun L’Era Perduta”). E’ quindi doveroso fornire al lettore un introduzione ai capitoli precedenti in quanto le vicende de “L’Alba Oscura” si ricollegano conseguentemente alla fine dei precedenti episodi.
Sul mondo “piatto” di Weyard il potere dell’ alchimia (legato agli elementi acqua, fuoco, terra e aria) che regola e sostiene la vita di ogni essere vivente e non, è stato da tempo sigillato all’ interno del Monte Aleph affinché nessun uomo potesse più desiderare di governare tale immensa forza. Gli abitanti del villaggio di Vale, situato ai piedi del monte, sono da lungo tempo i custodi di questo antico segreto e ognuno di loro è capace di usare un determinato tipo di energia elementale. Queste persone vengono chiamate Adepti. Quando i protagonisti Isaac e Garet insieme allo studioso Kraden e alla loro amica Jenna scoprono che dei ladri hanno intenzione di entrare nel tempio del monte sacro, cercando prove della loro colpevolezza finiscono per venire usati per arrivare alla fonte di quell’ antico potere, gli astri elementali.
Inizia così il viaggio che porterà i nostri eroi ad esplorare un vasto mondo, a riattivare i fari elementali capaci di scatenare il temuto “Sole d’oro” la furia degli elementi, e a liberare ancora una volta l’alchimia un tempo reclusa.
Golden Sun coinvolge il giocatore in un mondo fantastico, dove la magia è Psinergia, ovvero il potere della mente, che permette di manipolare gli elementi non solo in battaglia ma soprattutto durante la fase esplorativa per poter risolvere vari enigmi; in tal modo le magie interagiranno con l’ambiente circostante ad esempio sgombrando ostacoli, trasformando l’acqua in colonne di ghiaccio, bruciando oggetti per liberarci la via o facendo crescere piante rampicanti per crearci un passaggio.



"TALE PADRE, TALE FIGLIO"

La trama di “Golden Sun L’Alba Oscura” si posiziona 30 anni dopo l’avvento del Sole d’oro. Weyard non è più lo stesso; la sua morfologia è cambiata, nuove terre sono emerse e altre sono scomparse a causa degli effetti devastanti del “Sole d’oro” che ancora si ripercuotono. Protagonisti di questo episodio saranno Mattew (figlio di Isaac, taciturno come suo padre), Ricky (figlio di Garet, il “combina guai”) e Karis (figlia di Ivan, posata e giudiziosa) i quali dovranno presto partire in esplorazione per recuperare una piuma del leggendario uccello Roc. Un nuovo pericolo incombe inoltre sul mondo, Vortici Psinergici appaiono casualmente risucchiando la Psinergia da ogni cosa, adepti compresi. Il gameplay è sostanzialmente rimasto uguale a quello dei precedenti capitoli, sebbene si sia passati a modelli poligonali in 3D dei personaggi, delle evocazioni e dei Djinn. Gli scontri si svolgono tramite incontri casuali ma che fortunatamente non sono così frequenti da creare noie al giocatore; per quanto riguarda le battaglie, il sistema è quello di un classico JRPG a turni. Comanderete le azioni di ognuno dei 4 personaggi schierati in battaglia. Il vostro party comprenderà entro la fine del gioco ben 8 personaggi divisi su due file, mettendo così in evidenza coloro che volete schierare in battaglia da quelli che invece faranno da “riserva”. Potrete inoltre scambiare i personaggi “attivi” con quelli di riserva all’ inizio di ogni turno. Deciderete inoltre la vostra personale strategia di combattimento attaccando con le armi o con la psinergia, la quale ovviamente cambierà di elemento in base all’ adepto chiamato in causa e consumerà Punti Psinergia. Potrete anche usare i Djinn, piccole e buffe creature ognuna appartenente ad uno dei quattro elementi (ce ne sono in totale 72); ogni Djinn possiede un caratteristico attacco offensivo, difensivo o curativo da poter usare in battaglia. Dopo aver scatenato il potere di un Djinn, questo potrà esservi utile per evocare potenti spiriti ed arrecare ancora più danni al nemico. Maggiore sarà il numero di Djinn chiamati ad evocare, maggiore sarà il danno causato. Il prezzo da pagare però è alto perché per ogni Djinn usato le vostre statistiche si abbasseranno nettamente almeno finché il periodo di riposo di queste creature non sarà terminato rendendole così riutilizzabili. Questi esseri speciali devono inoltre essere scovati e spesso serviranno psinergie che precedentemente non avevate, oppure andranno combattuti e una volta sconfitti entreranno a far parte del vostro team. Un consiglio? Acchiappateli tutti! Per ogni Djinn ottenuto le vostre statistiche si alzeranno di qualche punto.



NOTE BRILLANTI SU PAESAGGI MELODIOSI

Il tema grafico di questo gioco è uno dei più luminosi, colorati e visivamente deliziosi che si siano mai visti su Nintendo DS. Particolare menzione va fatta per l’uso sapiente di effetti di luce e colori durante le animazioni delle psinergie.
E’ inoltre impossibile non notare la cura dedicata alle animazioni delle summon che acquistano in 3D una nuova vita e un nuovo motivo per continuare ad esistere nei JRPG (tradizione che ormai è portata avanti quasi unicamente dalla saga di Final Fantasy).
Molto ben fatti e visivamente appaganti sono anche i modelli poligonali dei personaggi principali in battaglia mentre la world-map, seppur graficamente molto semplice, non manca di tenere alti gli standard qualitativi della serie e anche se di dimensioni più ridotte rispetto al precedente episodio, garantisce molte ore di esplorazione.
Le musiche sono ancora una volta ad opera di Motoi Sakuraba; temi epici e spensierati si alternano a ritmi cupi e misteriosi. Sicuramente il comparto audio delizia e non stanca anche se un paio musiche verranno utilizzate per più aree. Sakuraba ha anche ben pensato di arrangiare qualche tema musicale dei precedenti episodi e riproporlo in veste nuova, cosa che sicuramente farà molto gioire i veterani della serie. Aspettatevi dunque delle musiche accattivanti, e appassionanti, ma probabilmente non così epiche da farvele rimanere in testa perennemente.



TUTTO LO SCIBILE, IN DUE VOLUMI!

La quest principale porterà via al giocatore almeno 30-35 ore, e possiamo anticiparvi già da subito che non c’è necessità di impegnarsi in lunghe sessioni di Level-up come spesso accade; le battaglie sono “abbastanza facili”, forse troppo. Questo difetto è riscontrabile soprattutto durante gli scontri con i boss, i quali vi daranno probabilmente “filo da torcere” solamente a livelli molto bassi. Altro punto a sfavore è l’assenza di una Hard Mode una volta finito il gioco e sicuramente l’eliminazione dell’Arena per i combattimenti in multiplayer, presente invece nei due capostipite.
Le sub-quest invece non sono molte e sono terminabili in 3-4 ore. Alcune in particolare, possono essere portate a termine solo dopo aver finito la Storia principale; potrete così accedere a 3 aree segrete che vi permetteranno di sconfiggere altrettanti boss molto più potenti. Va da sé che riceverete, una volta sconfitti, le ricompense più rare del gioco.
Sicuramente una delle innovazioni migliori invece, riguarda la presenza di un’ enciclopedia dei Djinn che registrerà tutti i dati su quelli che siete riusciti a catturare dandovi la possibilità di vedere quanti ne avete lasciati indietro; inoltre la presenza di un’altra enciclopedia, suddivisa in Lemmi, raccoglierà tutte le informazioni necessarie riguardanti l’avventura e fornirà anche al giocatore che per la prima volta si avvicina a Golden Sun, tutti i dettagli relativi ad eventi, persone e rovine, incontrate o esplorate durante l’attuale o le precedenti avventure.
Ultima e forse la più inattesa ma gratificante innovazione è quella del sistema di “apprendimento delle tecniche”. Se nei precedenti episodi alcune armi disponevano di un particolare attacco critico, in questo episodio ogni arma dispone di almeno due o più attacchi speciali che possono essere imparati solamente con l’uso costante della stessa arma. Potrete quindi scegliere se disfarvi della precedente in favore di una con migliori caratteristiche, oppure tenere quella che avete per padroneggiare anche le tecniche più potenti.
Sicuramente, si sarebbe dovuto porre più attenzione su una maggiore marcatura dello spessore psicologico dei personaggi; nessuno dei protagonisti riesce infatti a delinearsi in maniera netta, tale da stupire il giocatore per il suo carattere o per il suo impatto nella storia. Risultano così dei personaggi “accessori”, quasi delle marionette, che si muovono sullo scenario di una grande storia avventurosa.
Peccato anche per la presenza di ben 2 “punti-di-non-ritorno” ovvero zone della World-map che risultano inaccessibili col susseguirsi della trama; tale scelta, sebbene comprensibile e necessaria per lo sviluppo della narrazione come intesa dagli sceneggiatori, può rendere alcuni Djinn ed evocazioni irrimediabilmente non recuperabili, non lasciando altra scelta al giocatore che vuole completarlo alla perfezione che iniziare una nuova partita, o avvalersi dell’ uso di una guida.



CONCLUSIONI

PRO:
+ Gameplay invariato ma mai noioso, complesso al punto giusto.
+ Nuova grafica in 3D accattivante e appagante.
+ Storia mano a mano sempre più intrigante. Pretenderete un seguito!
+ Nuovo sistema di acquisizione di esperienza per le armi.

CONTRO:
- Battaglie troppo facili, mancanza di effettivi stimoli (Boss).
- Mancanza di una modalità online e multiplayer.
- Poche sub-quest e longevità migliorabile per le potenzialità del DS.
- Caratterizzazione dei personaggi blanda e punti di non-ritorno.

Golden Sun L’Alba Oscura risulta essere messo un po’ in ombra da Dragon Quest IX, l’unico altro esponente del genere con cui può effettivamente competere, in particolare perché quest’ ultimo riempie proprio alcune delle lacune appena analizzate. Nonostante ciò, Golden Sun rimane un valido e solido JRPG come pochi se ne vedono, con una storia ancora capace di far sognare e appassionare sebbene una mole di testo a tratti ripetitiva rischi di sconfortare i meno abituati. Il sistema di battaglie tiene alto l’interesse mentre la trama e l’uso di ben curati effetti grafici esalta appieno l’esperienza di gioco, trasmettendo quel senso di “epico viaggio” come ben pochi giochi al giorno d’oggi sanno ormai fare.

Grafica 9
Sonoro 8
Innovazione 7.5
Longevità 8
Giocabilità 9

TOTALE 8,5






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Messaggio modificato da haures il Saturday 30 July 2011 - 21:26


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